Erbe medicinali e aromatiche

Scopriamo i benefici e le proprietà del Ginseng e come utilizzarlo al meglio

Tutto su questa pianta medicamentosa originaria dell’Asia Orientale e del Nord America

Scopriamo tutte le varietà ed i benefici del Ginseng, la pianta più famosa della medicina tradizionale cinese, conosciuta e diffusa anche in Occidente per le sue proprietà energizzanti.

Scopriamo i benefici e le proprietà del Ginseng e come utilizzarlo al meglio

Un alleato naturale che aiuta a stimolare il sistema immunitario, a combattere la stanchezza fisica e intellettuale.

Cercheremo di elencarne insieme i benefici per la salute e gli utilizzi, sfatando anche qualche leggenda senza però trascurarne le controindicazioni e gli effetti collaterali, ma cominciamo subito dalle origini.

Da dove viene il Ginseng

Pianta medicamentosa originaria dell’Asia Orientale e del Nord America, è ricca di proprietà e benefici effetti conosciuti da secoli soprattutto nei Paesi orientali, suo luogo di origine.

Il suo nome scientifico è Panax Ginseng ed appartiene alla famiglia delle Araliacee.

Cosa vuol dire il nome?

La parola panax deriva dal greco pan che vuol dire ‘tutto’ e akèia cioè ‘cura’, lo stesso termine da cui deriva la parola italiana panacea, il classico rimedio di tutti i mali.

L’etimologia del suo nome è la prova più lampante della capacità curativa che da tempi immemori gli viene attribuita.

Il nome cinese proviene da rènshēn, che significa letteralmente ‘pianta dell’Uomo’, proprio per la forma umana delle sue radici.

ginseng

Descrizione della pianta

Si tratta di una pianta erbacea perenne dalle modeste dimensioni (30-80 cm), caratterizzata da foglie dal colore verde intenso dentate e sottili, da fiori giallognoli e da frutti rosso-violacei lucidissimi grandi come piselli.

Nella medicina cinese è tra gli elisir di giovinezza per le sue tante virtù terapeutiche, ma la conoscenza di questa pianta risale ad epoche ancora più remote e nei più antichi trattati di medicina dell’inizio dell’era cristiana.

La varietà più pregiata è coltivata in Cina, ed è chiamata ginseng bianco. La sua radice è semplicemente pulita ed essiccata, ridotto in pezzetti o in polvere. In Giappone, Vietnam e Corea è coltivato il ginseng rosso, la cui radice è cotta al vapore e poi essiccata.

Si trova anche nei Paesi occidentali, specie in Nord America. Si adatta ai climi e ai terreni di montagna: le coltivazioni si trovano nelle aree tra i 700 e i 1500 m di altitudine.

Qual è la differenza tra il ginseng rosso e il ginseng bianco?

Il rosso e il bianco sono entrambe varietà, ma differiscono per il modo in cui vengono preparati:

  • Il rosso viene cotto a vapore e poi essiccato,
  • mentre il ginseng bianco come anticipato viene essiccato senza essere cotto a vapore. Alcuni sostengono che il rosso sia più potente del bianco, ma non ci sono prove scientifiche definitive a sostegno di questa affermazione.

Per cosa fa bene il Ginseng

Le sue proprietà curative sono concentrate nella radice, dall’aspetto esteriore antropomorfo. Molto spesso, infatti, le radici tendono ad avere una forma simile al corpo umano.

La medicina tradizionale cinese è utilizzato lo impiega come stimolante del Qi, la fonte dell’energia vitale. Infatti, aumenterebbe la forza e il volume del ‘sangue’, la vitalità e l’appetito, e calmerebbe la ‘mente’ e portando alla ‘saggezza’.

Si ritiene che agisca su tutto il corpo in diversi modi sottili e che contribuisca in modo olistico alla salute e al benessere.

ginseng

Gli vengono attribuite capacità curative, energetiche e rivitalizzanti fin dall’antichità, grazie al complesso vitaminico, agli oli essenziali e ai polisaccaridi contenuti nelle sue radici.

Questi elementi favoriscono la capacità dell’organismo di resistere allo stress, rafforzando il sistema immunitario e nervoso, e migliorando le performance fisiche e mentali, quando ce n’è più bisogno.

Principali benefici del ginseng

In particolare, gli si riconosce un effetto:

  • tonificante naturale portentoso
  • stimolante delle difese immunitarie perchè aiuta il rilascio di ACTH, un ormone che facilita la liberazione di cortisolo, detto anche ‘ormone dello stress’, che a sua volta stimola e migliora le difese immunitarie.
  • tonico, ricostituente e stimolante per il corpo ma anche per la mente, per i cosiddetti ginsenosidi, che sono, dal punto di vista chimico, delle saponine, e in cui si concentrano i principi attivi
  • rinvigorente delle facoltà di memorizzazione e della concentrazione intellettuale, agendo sul sistema nervoso e aiutando a superare situazioni come surmenage intellettuale, stress emotivi, stati depressivi. Per questo è adatto agli studenti. Va detto che sebbene alcune ricerche suggeriscono che posso in effetti migliorare la funzione cognitiva, compresa la memoria, i risultati sono contrastanti e sono necessari ulteriori studi.

Per il fisico

Questa radice è un tonico anche dal punto di vista fisico, per cui è utile anche a chi svolge lavori impegnativi e con ritmi pesanti.

Ha anche proprietà adattogene, quindi aiuta il fisico ad adeguarsi ai cambiamenti soprattutto climatici e ambientali, stimola il sistema immunitario e previene l’invecchiamento perché combatte i radicali liberi.

L’estratto di ginseng ha anche proprietà ipoglicemizzanti che lo rendono un ottimo coadiuvante nella gestione del diabete mellito, e stimolanti poiché favorisce la riduzione dell’affaticamento mentale e fisico in tempi rapidissimi.

Molto interessanti anche per la medicina tradizionale, sono gli ultimi studi da cui sono emerse le sue proprietà antitumorali, oltre al suo positivo impiego nel trattamento dei malati di cancro. In quest’ultimo caso, infatti, il ginseng sembrerebbe utili ai malati di cancro per meglio tollerare i trattamenti chemioterapici che spesso sono molto spossanti.

Importantissima scoperta è anche quella per cui  questa pianta rafforzerebbe l’efficacia di alcuni farmaci chemioterapici e ostacolerebbe quello che in medicina è chiamato multidrag resistance, cioè la capacità delle cellule tumorali di resistere progressivamente all’efficacia dei medicinali chemioterapici.

Come integratore

Le ricerche dimostrano che questa radice asiatica stimola il sistema immunitario, combatte la stanchezza fisica e mentale ed aiuta a recuperare le forze.

Per questo è consigliato procedere con uno o più cicli come integratore. Ne esistono diverse formulazioni, con percentuali di ginsenosidi differenti, sia in tintura madre, che come semplice radice essiccata, che estratto standard.

Per dimagrire

Aiuta a controllare i livelli di zucchero nel sangue, quindi può fare bene in caso di diabete, ma non aiuta a dimagrire di per se.

Non ci sono infatti prove scientifiche che dimostrino che possa aiutare a far perdere peso direttamente. Tuttavia, può migliorare i livelli di energia e ridurre lo stress, due fattori che possono aiutare le persone a raggiungere i loro obiettivi di perdita di peso in modo indiretto.

Quali possono effere gli effetti sessuali

E’ considerato anche un afrodisiaco naturale particolarmente adatto al risveglio dell’interesse sessuale negli uomini e al miglioramento delle performance.

Molte preparazioni medicinali della Medicina Tradizionale Cinese lo utilizzano per il trattamento di varie disfunzioni sessuali.

Uno studio pubblicato nel 2008 che ha contro-esaminato 7 studi clinici ha concluso che questa l’estratto della radice di questa pianta può essere utile per la disfunzione erettile, ma che l’evidenza non è forte.

Un altro studio condotto in Corea ha mostrato risultati promettenti nel migliorare la funzione sessuale nelle donne in menopausa

ginseng

Come usarlo in cucina

Questa radice dalle virtù energizzanti può essere impiegato in cucina per aromatizzare le pietanze, ma soprattutto è usato come integratore, sia in capsule che in polvere, per aiutare a combattere problemi di stanchezza e fatica

Ad esempio per caffè, biscotti, torte, muffin, primi piatti, vino, e perfino nel latte!

Per preparare bevande

Come ingrediente aromatizzante, è utilizzato inoltre in una grande varietà di bevande energetiche.

tè a base di questa pianta

Differenza fra caffè e ginseng

Il caffè è una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di molte varietà di piante tropicali appartenenti alla famiglia delle Rubiaceae, un gruppo di angiosperme che annovera oltre 600 generi e 13.500 specie.

Dal Ginseng si ricava una bevanda che viene chiamata caffè al ginseng che ne può costituire un’alternativa.

Sono entrambe due ottime bevande ricostituenti per l’organismo e possono essere alternate durante la giornata, sempre mantenendo le dosi massime consigliate.

Fra le differenze più rilevanti c’è quella relativa al contenuto di caffeina.

Quanta caffeina ha il ginseng?

La radice di questa pianta ha effetti stimolanti e tonici del sistema nervoso che sono simili alla caffeina, ma in realtà il ginseng non ne contiene affatto.

Può però aumentare l’effetto di alimenti, piante o altri integratori con proprietà stimolanti. Per cui non va presa in concomitanza con l’assunzione di caffè, tè, guaranà, cioccolato.

Caffé al Ginseng

Come anticipato è una bevanda alternativa al caffé, privo di caffeina, ma dalle virtù energizzanti ed è di origine asiatica.

La bevanda ha un aspetto simile a quello del caffè con latte.

Infatti si prepara con gli ingredienti caratteristici della crema di latte (solitamente di origine vegetale), zucchero ed estratto secco di ginseng.

Quando bisogna prendere il Ginseng

Questa pianta è nota per il suo effetto tonico e stimolante, per questo si consiglia di consumarlo al mattino.

Per terapie specifiche può essere assunto sotto forma di:

  • estratto standardizzato (30-40 mg)
  • compresse o capsule (2 al giorno)
  • tintura madre (30 gc)
  • radice essiccata (da 500 mg a 2 gr)

Quanto Ginseng bisogna prendere: le dosi

Per terapie specifiche, si può assumere sotto diverse forme e dosi.

Per ottenere un effetto stimolante del sistema immunitario, occorre puntare sull’estratto standardizzato (dal 4% al 7% di ginsenosidi), nella dose di 100-200 mg, per 2 volte al giorno.

Per migliorare l’affaticamento fisico o intellettuale, in caso di convalescenza, e per stimolare la funzione sessuale, si può prendere:

  • estratto da 4-7% di ginsenosidi: dose di 200 mg, per 1-3 volte al giorno.
  • tintura da 1:5 – g/ml: dose da 5-10 ml al giorno.
  • radice essiccata: dose da 500 mg a 2 gr sotto forma di capsule o decotto, fino a 3 gr, 3 volte al giorno.

Per fare un decotto, basta bollire 1-2 gr di radice sminuzzata taglio tisana in 150 ml di acqua per 10-15 minuti.

Chi non può prendere il Ginseng: controindicazioni ed effetti collaterali

È anche bene sapere che l’assunzione è sconsigliata in caso di tachicardia, ipertensione e ansia e insonnia, così come durante la gravidanza e l’allattamento.

Può interagire con alcuni farmaci, come gli anticoagulanti e gli ipoglicemizzanti. Inoltre, le donne in gravidanza o in allattamento e i bambini dovrebbero evitare di assumerlo senza il consiglio di un medico.

In associazione ai trattamenti antitumorali rafforza l’efficacia di questi ultimi, contrasta la formazione di metastasi, contrasta la recidiva tumorale, le nausee e perdite di peso ed è protettivo per il fegato e i reni.

Quali sono gli effetti collaterali

Tra gli effetti collaterali del ginseng riferiti ci sono mal di testa, insonnia, irritabilità, diarrea e reazioni allergiche. Tuttavia, questi effetti sono relativamente rari.

Fa male al cuore?

Se si seguono le dosi consigliate, non ci sono controindicazioni per chi soffre di problemi cardiaci. Essendo un integratore dall’effetto stimolante ed energizzante, va comunque preso per cicli di non più di 10 settimane.

Ma bisogna comunque ricordare che dosi più elevate possono avere effetti come un aumento della pressione sanguigna, insonnia e palpitazioni.

In caso di pressione alta?

Si raccomanda di evitare il Ginseng in caso di pressione alta. Tra gli effetti indesiderati di un consumo eccessivo ci sono infatti nervosismo, insonnia, irritabilità, ma anche aumento della pressione sanguigna e palpitazioni.

Dove trovare il Ginseng

Poyere reperirlo facilmente sia nel reparto integratori dei supermercati, che nelle erboristerie e nelle drogherie, oltre che online.

La sua radice essiccata si trova pura in polvere, in compresse e polvere, così come tintura madre, ma anche in associazione ad altre piante officinali note per il potere rinvigorente come la Rodiola rosea, oppure antistress come il Guaranà, ma anche afriodisiache come il Tribulus terrestris. In questo caso è in genere disponibile in capsule o compresse:

Q&A: tutte le risposte alle vostre domande

Ecco la risposta ad alcuni quesiti che ci avete inviato via mail.

Perché assumere il ginseng?

Molte ricerche dimostrano che è un alleato per stimolare il sistema immunitario, combattere la stanchezza fisica e mentale e aiutare i convalescenti a recuperare le forze.

Sono i ginsenosidi, le sostanze attive del ginseng, a conferirgli il potere terapeutico.

Come si assume il ginseng? come anticipato è disponibile sotto forma di integratori alimentari, tisane, capsule, compresse, polveri e radici secche. La dose e il modo di assunzione possono variare a seconda della forma del prodotto e delle esigenze individuali.

Qual è la differenza tra zenzero e il ginseng?

Lo zenzero è una radice spessa e contorta con molti rami, ricoperta da una buccia grigio-marrone. Il ginseng è una radice che all’inizio assomiglia a una carota marrone chiaro, poi si divide in rami più piccoli e più fini.

Fa aumentare la pressione sanguigna?

Come evidenziato negli effetti collaterali, se consumato in eccesso può causare nervosismo, insonnia, irritabilità, diarrea, ed anche aumento della pressione sanguigna e palpitazioni.

Come usare il ginseng contro la stanchezza?

Il modo migliore è preparare un decotto mettendo da 1 a 3 grammi di radici di ginseng essiccate in 200 ml di acqua e facendo bollire per 10-15 minuti.

Lasciate raffreddare leggermente, filtrate ed è pronto.

Che sostanze sono simili al ginseng?

Esistono diverse piante e sostanze che sono state utilizzate in modo simile al ginseng nella medicina tradizionale per le loro proprietà terapeutiche.

Queste piante e sostanze sono simili per le loro proprietà adattogene e per i loro benefici per la salute. Va detto che gni sostanza ha comunque una composizione chimica unica e può avere effetti diversi sul corpo. Prima di utilizzare qualsiasi sostanza per scopi terapeutici, è importante quindi consultare un medico per determinare la sicurezza e l’efficacia della sostanza per le vostre esigenze.

Eccovi comunque le alternative possibili :

  • Eleuthero: anche se non ne è tecnicamente una varietà, è spesso chiamato “ginseng siberiano” per la sua somiglianza con quello asiatico. L’eleuthero è stato utilizzato tradizionalmente per migliorare la resistenza fisica e mentale, ridurre lo stress e migliorare la funzione immunitaria.
  • Rhodiola (rodiola rosa): una pianta che cresce in ambienti montani freddi e ha proprietà adattogene simili.
  • Ashwagandha:cresce in India e Africa e viene utilizzata nella medicina ayurvedica per le sue proprietà adattogene, per migliorare la resistenza e migliorare la funzione cognitiva.
  • Maca: una radice originaria del Perù che viene utilizzata tradizionalmente per migliorare la fertilità e l’energia e per la regolazione del sistema endocrino.

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Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2023 da Rossella Vignoli

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