Scopriamo le proprietà, i benefici e le ricette con il Topinambur
Un tubero un tempo sostituto delle patate da riscoprire per le numerose proprietà amiche della salute
Oggi scopriamo le proprietà del topinambur, un alimento dimenticato della cucina povera ma ricco di nutrienti, con qualche suggerimento su come cucinarlo.
Sommario
Che cos’è il topinambur e qual è il suo aspetto
Passeggiando in campagna, lungo i sentieri di collina o semplicemente agli argini di una strada o di un fossato, capita spesso di imbattersi in una pianta a fusto lungo che in estate e in autunno regala delle belle fioriture a capolino di un colore giallo oro.
Sono simili a grandi margherite, ma dal portamento così eretto da essere difficilmente confondibile con altre specie floreali. Il suo aspetto ricorda il girasole, così come il comportamento eliotropico dei fiori, che tendono cioè a rivolgere il capo sempre in direzione dei raggi solari.
Quella pianta, così diffusa sulla nostra penisola e talmente rustica e tenace da diventare quasi infestante, produce dei tuberi commestibili.
Un tempo veniva consumato come sostituto delle patate: è il topinambur.
Origine
Il topinambur (nome scientifico Helianthus tuberosus) è anche conosciuto con il nome di ‘rapa tedesca’, ‘pera di terra’, ‘tartufo di canna’, ‘patata americana’ o ‘carciofo di Gerusalemme’ per via del sapore delicato e dolciastro che ricorda quello dei carciofi.
La pianta appartiene alla famiglia delle Asteracee ed è una verdura perenne il cui organo di sopravvivenza è proprio il tubero.
L’aspetto è variabile, ma generalmente buffo: si presenta, infatti, come una piccola patata bitorzoluta di colore bianco o violaceo e dalla forma irregolare.
Può essere raccolto proprio come una patata sia in inverno che in autunno, dopo che la pianta è seccata.
Consumato per decenni e poi gradualmente abbandonato, negli ultimi tempi l’uso del topinambur in cucina è stato riscoperto.
Da un lato per il suo sapore gradevole, per le sue proprietà e caratteristiche organolettiche.
Dall’altro, per la grande versatilità che lo rende una ingrediente-base per la preparazione di tantissime ricette.
Topinambur proprietà
A differenza delle patate, infatti, il topinambur non contiene amido, ma inulina, una molecola nutritiva dalla eccellenti proprietà.
Particolarmente indicato per chi vuol perdere peso e riattivare l’intestino pigro, il topinambur è in grado di abbassare il livello di assorbimento degli zuccheri e dei grassi da parte dell’intestino, tenendo così sotto controllo i livelli glicemici e il colesterolo.
Per questo motivo è un alimento adatto anche ai diabetici e a chi soffre di obesità.
Oltre a queste proprietà, l’inulina favorisce la motilità intestinale, previene la formazione di gas, riequilibra la flora intestinale e favorisce la digestione.
Cosa ancora più importante, il topinambur non contiene glutine ed è quindi consumabile anche da chi soffre di celiachia. È ricco di vitamina A e B e di arginina che aiuta il fegato e la cicatrizzazione dei tessuti.
Essendo un alimento dalle spiccate proprietà energetiche, infine, è indicato nella dieta di anziani, bambini e sportivi e in generale delle persone convalescenti. Recenti studi, inoltre, hanno dimostrato che il consumo di topinambur favorisce la produzione di latte nelle donne in gravidanza.
Qual è il gusto del topinambur?
Il topinambur presenta un gusto molto simile a quello del carciofo, ma con la consistenza della patata. Inoltre, è leggermente meno calorico rispetto a quest’ultima.
Topinambur ricette: crudo, cotto o tutt’e due?
In cucina, il miglior modo per consumare il topinambur e godere di tutte le sue proprietà benefiche è a crudo, magari unito all’insalata o tagliato a fettine sottili e condito con un filo d’olio e qualche goccia di limone. In questo caso non dovrà essere pelato, ma semplicemente lavato e spazzolato delicatamente.
Un’altra ricetta col topinambur crudo può essere una insalata con carote, invidia, avocado e prezzemolo. Grattugiate il topinambur crudo, unitelo agli altri ingredienti e condite con olio di oliva. Se volete, arricchite ulteriormente con frutta secca, come noci o arachidi.
Se consumato cotto, il topinambur deve essere privato della sua cuticola esterna e si presta a tutte le preparazioni tipiche delle patate.
Può essere saltato in padella, cotto al vapore e condito con spezie e olio, arrostito al forno, fritto, trifolato oppure ridotto in purea per preparare gustose zuppe di verdura.
In Piemonte è considerato una delle migliori verdure da intingere nella bagna cauda. E per una conservazione ottimale, si consiglia di riporlo in un luogo fresco e buio oppure in frigorifero, avvolto in un sacchetto di carta.
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Le ricette
Zuppa di topinambur
Vediamo come si può preparare una buona zuppa.
- Per preparare una zuppa di topinambur si possono sbucciare e tagliare a tocchetti 4 tuberi e poi soffriggerli con 1 patata.
- Aggiungete 1 litro di brodo, lasciate cuocere per 20 minuti e frullate: la vellutata è pronta!
Questa zuppa è davvero ottima con un tocco di panna su ogni piatto.
Un altro modo molto gustoso di consumare questo tubero, è quello di cuocerlo al forno per farne un contorno leggero e adatto ad accompagnare qualsiasi pietanza.
Gli ingredienti per due persone sono:
- 6 topinambur di medie dimensioni
- pangrattato
- aglio in polvere
- prezzemolo
- origano
Preparazione.
- Sbucciate i topinambur e affettateli sottilmente.
- Adagiateli in una teglia da forno precedentemente unta con un filo d’olio e, in una ciotola a parte
- Mettete un cucchiaio di pangrattato, origano tritato, sale, pepe e mezzo cucchiaino di aglio in polvere.
- Mescolate il tutto fin ad ottenere un composto piuttosto omogeneo.
- Infine, cospargete il condimento sulle fettine e infornate a 200° per circa mezz’ora.
- Mescolate di tanto in tanto per evitare che i topinambur si attacchino al fondo della teglia e, a cottura ultimata, servite con una spolverata di prezzemolo fresco.
La curiosità: il nome topinambur viene da quello di una una tribù brasiliana (attraverso il francese topinambour). Infatti, per un certo periodo, in Francia – dove il tubero sbarcò in prima istanza – si ritenne erroneamente che la pianta venisse dal Brasile. In realtà venne scoperto in Massachusetts dai primi esploratori europei, che ne associarono il sapore a quello del carciofo. Sul perché però in Nord America sia divenuto noto come “carciofo di Gerusalemme”, esistono due ipotesi. La prima è legata al progetto dei primi coloni di creare una “nuova Gerusalemme” in territorio nordamericano. La seconda è spiegata in termini di assonanza tra “girasole” (ricordate il comportamento eliotropico dei suoi fiori) e “Gerusalemme”. Chissà qual è quella corretta!
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Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2023 da Rossella Vignoli
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