Sai cos’è la tintura madre? Ecco come si prepara e a cosa serve
Cos'è, a cosa serve e gli esempi delle più utilizzate per i disturbi più comuni
Quando si cerca un rimedio erboristico spesso ci si imbatte in questo preparato: ma vi siete mai chiesti cosa sia e a cosa serve la tintura madre? Scopriamolo insieme con la nostra guida.
In fitoterapia la tintura madre (o estratto idroalcolico) rappresenta uno dei principali rimedi naturali di tipo erboristico ottenuto a partire da materie prime, tipicamente piante ed alcol.
In questo modo si possono avere in forma liquida (più o meno acquosa, in base al tipo di solvente utilizzato) tutte le proprietà terapeutiche attribuite a quella pianta da cui la tintura madre viene ricavata, conservandola anche al meglio e favorendo l’assorbimento dei principi attivi.
Sommario
- A cosa serve la tintura madre
- Come si fa la tintura madre
- Tintura madre, benefici
- Che differenza c’è tra tintura madre e soluzione idroalcolica
- Tintura madre per dimagrire
- Tintura madre propoli
- Tintura madre valeriana
- Tintura madre passiflora
- Tintura madre calendula
- Tintura madre cardo mariano
- Tintura madre tarassaco
- Tintura madre biancospino
- Controindicazioni
- Guide e approfondimenti
A cosa serve la tintura madre
La tintura madre è alla base della maggior parte dei farmaci omeopatici ed è regolarmente utilizzata nella medicina erboristica e in fitoterapia. La produzione è codificata e soggetta a severi controlli di laboratorio. Esistono anche tinture madri ottenute a base di erbe secche, ma in questo caso i principi attivi sono meno forti.
Sul mercato esistono varietà corrispondenti a circa un centinaio di piante. In base alle piante utilizzate può essere efficace per combattere la fatica e le oscillazioni dell’umore o per combattere le malattie infettive o contro l’ipertensione.
Come si fa la tintura madre
Per preparare la tintura madre si lascia macerare lentamente a freddo la parte normalmente utilizzata della pianta (foglie, radici, fiori, cortecce, semi e resine) nel solvente (di solito l’alcol opportunamente ridotto di gradazione) così da estrarne le proprietà fitoterapeutiche.
La pianta deve macerare per tre settimane in questa miscela. L’alcool deve avere gradazione tra 60° e 95°.
La miscela deve essere regolarmente mescolata lontano dalla luce in modo che si carichi dei principi attivi della pianta utilizzata. Viene quindi filtrata per mantenere solo la soluzione liquida.
Autoproduzione? meglio di no
Vi chiedete se è possibile produrla come fai da te? La risposta è si, è possibile preparare una tintura madre da soli, ma richiede molto tempo e generalmente sconsigliamo il fai da te.
Le piante devono infatti essere prima lavate in acqua pulita e poi pesate per verificare che le proporzioni siano corrette.
Ci vorranno 50 grammi di piante per 10 centilitri di alcool.
- Tagliate le piante in piccoli pezzi, mettetele in un recipiente sigillato e riempitelo di alcol fino a coprire completamente le erbe.
- Mescolate la soluzione.
- Lasciatela riposare per tre settimane in un luogo asciutto e buio.
Una volta trascorso questo periodo di tempo, dovete passare il liquido attraverso un filtro e recuperare la tintura madre. Scrivete la data di produzione della tintura e che erba contiene. La durata massima di conservazione è di cinque anni.
Attenzione: sconsigliamo comunque di assumere il prodotto fai da te ed in generale vi raccomandiamo di visitare un medico preventivamente all’assunzione, anche in caso di prodotti acquistati in erboristeria.
Tintura madre, benefici
I vantaggi della tintura madre sono legati al suo possibile uso prolungato e alla migliore conservazione, grazie all’alcool in essa contenuto; la tintura madre è anche facile da impiegare per trattare e curare da soli alcuni disturbi.
Si può ingerire, preferibilmente lontano dai pasti, diluita in acqua o con altri ingredienti, preferibilmente evitando di mischiare due tipi di tintura madre per scongiurare eventuali effetti di interazione.
Si tratta inoltre di un prodotto facile da reperire in erboristeria ad un prezzo conveniente.
Che differenza c’è tra tintura madre e soluzione idroalcolica
Le soluzioni idroalcoliche sono del tutto simili alle tinture madri. Vengono soltanto prodotti mediante tecnica diversa.
La tintura madre viene realizzata con macerazione alcolica di erbe officinali, alcool e acqua per 20-40 giorni;
La soluzione idroalcolica trasferisce alla soluzione di acqua e alcool la quasi totalità dei principi attivi delle piante, in poco tempo, a temperatura ambiente e senza danneggiare né cellule né DNA.
Tintura madre per dimagrire
Per contrastare sovrappeso e ritenzione idrica con la tintura madre, si consiglia di ricorrere alla tintura madre di pilosella, pianta dalle ottime proprietà diuretiche e drenanti. Un vero concentrato di salute che elimina le tossine, aumenta la diuresi, sgonfia le estremità e aiuta a dimagrire.
Dosi consigliate: 30 gocce in un bicchiere d’acqua dopo ogni pasto per cicli di 3 mesi e 1 di stop.
Oltre alla pilosella, le tinture madri più efficaci – a seconda dello specifico problema – sono le seguenti:
- Ananas per cellulite e ritenzione idrica e cellulite
- Equiseto, dall’azione drenante e diuretica
- Guaranà accelera il metabolismo
- Ippocastano: migliora la circolazione e aiuta a combattere la cellulite
- Ortica, ottimo diuretico
- Anice stellato e finocchio: migliorano la digestione e combattono il gonfiore addominale.
Il dosaggio di assunzione è uguale per tutte: 20-30 gocce per 2-3 volte al dì.
Tintura madre propoli
La tintura madre di propoli è molto diffusa. Si tratta della classica propoli in gocce da poter usare per svariati disturbi. Nello specifico, è efficace contro i malanni stagionali e le affezioni alle vie respiratorie. Non a caso la propoli è uno dei rimedi naturali più usati per prevenire tosse, mal di gola e raffreddore. Rinforza inoltre il sistema immunitario. Molto efficace nella lotta ai funghi, viene usata contro infezioni da candida e micosi della pelle. Applicata sulle ferite ne velocizza la guarigione.
Molti non lo sanno, ma la propoli è inoltre ricca di flavonoidi, indispensabili per la correzione di alti valori di grassi nel sangue e di conseguenza per le patologie a livello cardiocircolatorio.
L’attività antinfiammatoria della propoli aiuta in caso di disturbi del cavo orale come carie, gengiviti, afte, placche e tonsilliti.
Infine, l’azione antibatterica della propoli si è rivelata efficace contro infezioni da Helicobacter pylori, il batterio che è causa di forme di gastriti croniche e dell’ulcera peptica.
Dosaggi
- Prevenzione dei malanni stagionali: qualche goccia diluita in acqua tiepida o miscelata con un po’ di miele 2-3 volte al giorno
- Uso topico: ne basta qualche goccia da applicare direttamente sulla ferita mediante garza sterile
- Uso interno: 20-40 gocce diluite in acqua tiepida o miscelate con un cucchiaino di miele per 2-3 volte al giorno
- Lavande esterne per candida: qualche goccia sciolta in acqua tiepida
Tintura madre valeriana
Ricca di flavonoidi e alcaloidi, la valeriana è una pianta utile per curare i disturbi del sonno e per l’ansia. Perfetta anche per la cura dell’intestino irritabile.
La tintura madre di valeriana è una preparazione idroalcolica ottenuta per macerazione a freddo in solvente idroalcolico, ottenuta dalla sommità aerea fiorita.
È particolarmente indicata contro ansia e insonnia. Agisce infatti come tranquillante, rilassante naturale, sonnifero e sedativo. Ma anche come analgesico: allevia infatti spasmi e dolori. Abbassa inoltre anche la pressione arteriosa.
Dosaggio: l’uso generalmente consigliato è di 15-30 gocce di tintura madre in un po’ d’acqua mezz’ora prima di andare a letto.
Prima dell’assunzione si consiglia un consulto medico per valutare i singoli casi. La valeriana può infatti portare effetti collaterali soprattutto in caso di uso continuo e prolungato.
Se ne sconsiglia l’assunzione sia in gravidanza che durante l’allattamento nonché ai bambini di età inferiore ai 6 anni.
Tintura madre passiflora
La tintura madre di passiflora è uno dei fitoterapici più usati per i disturbi della sfera nervosa. Svolge un’azione sedativa e calmante, molto efficace in caso di insonnia, ansia, stress, nevrosi, angosce.
Gli alcaloidi armanici presenti nella tintura madre della pianta, hanno inoltre un’azione antispasmodica. Rilassano la muscolatura liscia dell’utero e quella dell’apparato gastrointestinale e respiratorio. Per tali ragioni, la tintura madre di passiflora è particolarmente indicata in caso di dolori mestruali, colite spastica soprattutto di origine nervosa e tutte le forme dolorifiche caratterizzate da spasmi.
Per la preparazione della tintura madre si utilizzano foglie e parti aeree raccolte in primavera. Va utilizzata la pianta fresca.
Il rapporto in peso droga è il seguente: solvente di 1:10, gradazione alcolica di 65% vol.
Uso interno: 20-30 gocce diluite in poca acqua da 1 a 3 volte al giorno. Oppure 30-40 prima di andare a dormire.
Attenzione, l’uso concomitante della passiflora e di sedativi può potenziarne gli effetti collaterali. Controindicata in gravidanza e allattamento.
Tintura madre calendula
La tintura madre di calendula è molto indicata per le donne in quanto ha un’azione estrogenica utile per le disfunzioni riguardanti l’apparato genitale femminile. Regola il ciclo ormonale e, grazie anche alle sue proprietà antispasmodiche, calma i dolori mestruali e addominali.
L’estratto idroalcolico della pianta ha inoltre anche proprietà antinfiammatorie e decongestionanti soprattutto a livello della mucosa orofaringea. Per questo è particolarmente indicata anche in caso di colite, gastrite e ulcere.
Per uso topico, la tintura madre di calendula lenisce arrossamenti, prurito e irritazioni di vario genere. Favorisce inoltre il processo di cicatrizzazione.
Rapporto dosaggi: solvente 1:10, gradazione alcolica 55% vol.
Uso interno: 30-40 gocce per 2-3 volte al giorno. Max 180 gocce al giorno.
Uso esterno: 15-30 gocce diluite in acqua per fare impacchi ad azione antisettica, antinfiammatoria e cicatrizzante.
Tintura madre cardo mariano
Il cardo mariano è un potente decongestionante epatico che ha effetti positivi su tutti i disturbi collegati a un inefficiente funzionamento del fegato, il nostro principale organo depuratore. Il cardo mariano aiuta inoltre le donne che hanno bisogno di riequilibrare il proprio sistema ormonale.
Uso interno: 20 gocce 2 volte al giorno, 30 minuti prima dei pasti.
Tintura madre tarassaco
Il tarassaco è un potente detossificante epatico utilissimo per ripulire il fegato.
Dosaggio: 40 gocce per 3 volte al giorno sciolte in poca acqua naturale. Assumere lontano dai pasti.
Tintura madre biancospino
La tintura madre di biancospino è indicata per regolare il funzionamento dell’apparato cardiovascolare, soprattutto in caso di ipertensione (sia lieve che moderata), tachicardia, aritmie ed extrasistole.
Il biancospino agisce anche come spasmolitico, sedativo ed ansiolitico naturale. Utilissimo in questo caso per gli stati di ansia, agitazione, insonnia e disturbi della menopausa.
Rapporto dosaggi: solvente di 1:10, gradazione alcolica 65% vol.
Uso interno: 40 gocce diluite in poca acqua per 3 volte al giorno. Lontano dai pasti e la sera prima di coricarsi.
Sconsigliato in caso di pressione bassa.
Controindicazioni
Le tinture madri, di per sé, non presentano particolari controindicazioni. Se non quelle della pianta stessa.
Un altro svantaggio sta anche nel fatto di non conoscere bene il tipo e la concentrazione di principio attivo presente nel preparato (non sono titolate né standardizzate).
Per questo è meglio sempre chiedere consiglio ad uno specialista in caso di somministrazione, con estrema cautela soprattutto per i bambini.
Ricordatevi comunque che la tintura madre è sconsigliata per le donne in gravidanza e allattamento così come per chi è affetto da patologie epatiche o per chi ha problemi con l’alcool.
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Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Rossella Vignoli
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