Spesa biologica

Cosa è classificabile come abbigliamento biologico e cosa non lo è? La guida pratica

L’abbigliamento biologico è una categoria di prodotti ben precisa e si può riconoscere dalle etichette. Scopriamolo meglio in questa guida.

Cosa è classificabile come abbigliamento biologico e cosa non lo è? La guida pratica

Abbigliamento biologico: bella espressione, sicuramente suggestiva e che ispira fiducia in noi consumatori… ma cosa significa di preciso?

Una risposta in via di principio è la seguente.

Abbigliamento biologico: definizione e origini

In sostanza, si tratta di tutti quei capi di abbigliamento derivanti da fibre che vengono trattate con sostanze naturali e a basso impatto ambientale.

Come noto, gli abiti sono prodotti a partire da fibre vegetali o dal manto degli animali. E’ il modo in cui trattiamo queste materie che permette di parlare di abbigliamento biologico o meno.

Fondata nel 1972 per supportare e promuovere l’agricoltura biologica, l’IFOAM (International Federation of Organic Agriculture Movements), nel 1998 ha pubblicato gli Standard per il Tessile Biologico per avere una base comune da utilizzare sui mercati internazionali.

Anche l’Italia segue questi standard , che si snocciolano in numerosi punti che ne assicurano la provenienza biologica.

I vantaggi dell’abbigliamento biologico

In generale, abbiamo un più basso impatto ecologico durante il processo di crescita e trasformazione delle fibre naturali in tessuti e oggetti. Le fibre naturali devono essere state coltivate e certificate da agricoltura biologica, anche se l’uso di alcuni elementi chimici durante le fasi di trasformazione è ammesso nel caso in cui non ci sia un sostituto biologico.

Cosa importante, è comunque è ridotto al minimo ed utilizzando sostanze sostenibili per minimizzare l’impatto sulle persone e sull’ambiente.

Inoltre, vengono adottate politiche ambientali quali riciclo, risparmio energetico, nei siti di produzione.

Ma i vantaggi non finiscono certo qui: si usano detergenti, sgrassanti e saponi biodegradabili. Qualsiasi accessorio non biologico, come bottoni, cerniere lampo, filo elastico deve essere sulla lista degli accessori approvati e non contenere nichel.

Come riconoscere l’abbigliamento biologico

E ora veniamo alla parte più pratica, che coinvolge noi consumatori. Coma facciamo a riconoscere l’abbigliamento biologico e naturale? Dalle etichette.

Le etichette che troviamo applicate su questi capi sono:

•    100% Biologico” (oppure “100% Organic” in inglese)
I componenti sono biologici certificati, compreso il filo per cucire. Inoltra, stati seguiti tutti i criteri di trasformazione degli standard.

•    Biologico (oppure “Organic”  in inglese)
Perlomeno il 95% (in peso) delle fibre devono essere biologiche certificate e devono essere applicati tutti i criteri di trasformazione degli standard. Per il 5% restante le fibre possono essere non-biologiche o sintetiche, purché non si trovino nella lista delle fibre tossiche non consentite.

•    Fatto con fibra biologica (specificando quale fibra)
Almeno il 70% (in peso) del capo è stato prodotto con fibre coltivate o allevate biologicamente.

abbigliamento biologico
E tu, conosci i vantaggi dell’abbigliamento biologico?

Da notare è che i produttori seguono il modello del biologico tessile, volontariamente ma è obbligatorio che si sottopongano ai controlli per poter utilizzare ciascun marchio di garanzia.

Questi capi oggi li troviamo, in alcuni negozi specializzati ma per lo più in rete, dove vi sono molte aziende che stanno divulgando la cultura dell’abito che aiuta la natura e che ritorna alle tradizioni. Si spera che le buone pratiche in questo campo vengano incentivate in futuro. Ma per ora la strada è ancora lunga e sconosciuta ai più.

Prodotti e approfondimenti

Qualche esempio di abbigliamento biologico reperibile online?

Magliette e felpe

Calzini per bimbi e adulti

Abiti e giacche

Intimo

Eccovi anche altri approfondimenti interessanti sul tema del biologico:

Per finire, sempre sul tema alimentazione naturale e del biologico, eccovi tutti i riferimenti sul nostro sito nella sezione che abbiamo dedicato alle recensioni delle strutture attive nel biologico in Italia:

Ultimo aggiornamento il 14 Marzo 2024 da Rossella Vignoli

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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