Guida all’acero rosso, una delle piante più coreografiche e fotografate
Un albero molto popolare soprattutto per la sua bellezza durante il foliage autunnale
Non tutti sanno che l’acero rosso è uno dei primi alberi a fiorire in primavera dopo il lungo letargo invernale. Ma è in autunno che questa pianta dà il meglio di sé, con lo spettacolo del foliage, quando il fogliame si accende nelle tonalità calde e intense del rosso, giallo e arancio. Ecco come coltivarlo in giardino e anche in vaso.
Sommario
Molto diffuso nei parchi e nei giardini di ogni angolo del Globo, l’acero rosso è un elegante e aggraziato albero a foglia caduca appartenente alla famiglia delle Aceraceae. Le piante del genere Acer si distinguono per l’aspetto elegante e il ricco fogliame decorativo di colore rosso intenso o vinaccia.
Comprendendo circa 200 specie diverse, gli aceri rossi possono presentarsi come piccoli arbusti di circa un metro di altezza o come alberi ad alto fusto decisamente imponenti. Alcuni esemplari, infatti, possono superare in 40 metri.
All’estremo opposto, esistono alcune varietà di acero rosso giapponese dalle dimensioni estremamente ridotte, coltivabili come bonsai e di grande impatto ornamentale.
Le principali caratteristiche di questa pianta, originaria delle zone settentrionali di Europa e America e dell’Asia orientale, sono il fogliame palmato semplice o composto, di forma lanceolata oppure oblunga, a seconda della specie. I fiori, invece, sono riuniti in grappoli di colore giallo o verde e a differenza delle foglie non sono particolarmente vistosi.
Come la stragrande maggioranza delle latifoglie, anche l’acero rosso predilige i climi temperati e i terreni ben drenati.
Le varietà orientali necessitano di terreni più umidi ed esposizioni in mezz’ombra, mentre le altre possono vivere benissimo anche in pieno sole e in suoli più asciutti.
Scopriamo ora tutto quel che c’è da sapere sull’acero rosso e le tecniche di giardinaggio più indicate per coltivarlo.
Varietà e tipologie dell’acero rosso
La famiglia delle Aceraceae comprende più di 200 specie del genere Acer, difficilmente elencabili. In generale, però, quelle di dimensioni più grandi sono le specie nord-americane e canadesi che raggiungono (e a volte superano) i 30-40 metri di altezza.
Le varietà di dimensioni più modeste, invece, sono quelle asiatiche che non superano, in genere, i 3-5 metri. Sempre in linea generale, possiamo dire che le specie più diffuse di acero rosso nel Mondo sono le seguenti:
- Acer Negundo
- Acer Palmatum
- Acer Japonicum
- Acer Platanoides
- Acer Pseudoplatanus (o Acero Maggiore, la più maestosa)
- Acer Saccharinum
Quella più diffusa e coltivata in Italia è l’acero palmato, ma sono altresì apprezzate anche le varietà nane, dal fogliame compatto nei toni porpora-violacei o marroni. Alcune varietà non cambiano colore e rimangono rosse per tutto l’anno. Altre, invece mutano in autunno creando effetti cromatici davvero scenografici.
L’acero rosso da cui si ricava il famoso sciroppo d’acero, invece, è l’Acer Saccharinum la cui corteccia, opportunamente incisa, rilascia una linfa dolciastra con cui si produce la melassa tanto cara agli americani.
Coltivazione
Tra tutti gli aceri rossi, quello palmato è forse il più adatto alle nostre zone climatiche, ma anche quello meno esigente. Si può coltivare facilmente in giardino ed è molto diffuso nei parchi e nelle zone boschive pre-appenniniche o collinari.
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Viste le dimensioni, può essere coltivato con successo anche in vaso e in generali in spazi ristretti. L’altezza che questa varietà può raggiungere, infatti, non supera mai i 150 cm.
L’acero rosso palmato, dunque, è una pianta dalla grande adattabilità. Piantumato in giardino assieme ad altri alberi, anche molto vicini e più grandi, non soffre lo spazio angusto e riesce a svilupparsi con grande caparbietà e autonomia.
Il momento migliore per procedere alla piantumazione va da ottobre a marzo, sia in piena terra che in vaso. In quest’ultimo caso occorre utilizzare un contenitore di 60-70 cm di diametro e sufficientemente profondo. Questo consentirà alla pianta di crescere liberamente evitando problematici rinvasi.
Il terreno deve essere umido, ricco, leggermente acidi e soffici. E’ consigliabile aggiungere una buona dose di torba o sabbia di fiume per facilitare il drenaggio. Questa pianta, infatti, non tollera ristagni ed è spesso attaccata da muffe e malattie fungine.
L’esposizione migliore è a mezzombra, in un luogo riparato e non esposto ai fenomeni atmosferici. Si tratta di un albero che non teme il freddo anche pungente, ma soffre molto se esposto per molte ore alla luce diretta del sole.
Le irrigazioni devono essere frequenti e generose, ma mai troppo abbondanti. Tra un’innaffiatura e l’altra occorre aspettare che il terreno sia completamente asciutto.
Per la potatura, l’inverno è il periodo ideale, ma si può procedere anche a marzo. L’importante è non procedere quando l’attività vegetativa della pianta è già iniziata.
Storia e significato
Esistono molte leggende e tradizioni popolari legate a questa pianta, alcune decisamente antiche. In Europa, alcuni alberi di acero vengono chiamati anche ‘alberi celtici‘ poiché i celti consideravano queste piante ‘magiche’.
Gli antichi romani, invece, attribuivano all’acero rosso un significato inquietante. Secondo la tradizione, infatti, l’acero rappresenterebbe la paura essendo legato al dio Fobos. Il motivo è che durante l’autunno le sue foglie si colorano di rosso, il colore del sangue e delle ferite inferte durante le battaglie. Questo ha probabilmente fatto sì che gli aceri rossi non si diffondessero così facilmente in Europa.
In alcune regioni della Francia, invece, si pensava che fosse capace di allontanare i pipistrelli, tant’è che alcuni ramoscelli venivano appesi alle finestre delle case per tenere lontani i pericoli e i cattivi presagi.
I canadesi, infine, hanno rielaborato la tradizione latina facendo dell’acero rosso il simbolo nazionale riportato anche sulla bandiera e sulle divise militari. In questo senso, infatti, il colore rosso del sangue è segno di coraggio e sacrificio per amor della Patria.
Altre informazioni utili
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Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2023 da Rossella Vignoli
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