Dopo l’allenamento intenso, si accumula l’acido lattico, che provoca dolore muscolare: come prevenirlo?
Dopo un’intensa sessione di allenamento è possibile riscontrare indolenzimento muscolare e bruciore. Ciò è dovuto all’accumulo di acido lattico, un fisiologico sottoprodotto del metabolismo anaerobico. Ecco come smaltirlo e cosa fare per prevenire l’accumulo.
Sommario
L’acido lattico, detto anche lattato, è un sottoprodotto del metabolismo anaerobico che tende a prodursi nel corso di una fatica muscolare. Può aumentare in base all’intensità dell’attività fisica svolta ma tende ad essere smaltito nell’arco di poche ore. Bisogna pertanto sfatare il falso mito per cui i dolori muscolari che si avvertono qualche giorno dopo un intenso allenamento siano dovuti all’accumulo di questo prodotto. La formazione di questo acido segnala la produzione di maggiore energia per riuscire a protrarre lo sforzo fisico. Alcuni semplici rimedi e l’adozione di comportamenti adeguati può aiutare a prevenirne l’accumulo e a scongiurare le sensazioni dolorose ad esso associate.
Acido lattico come si forma
Questo prodotto si forma in seguito all’accumulo di idrogeno in eccesso, derivante dalla trasformazione del glucosio. L’idrogeno in eccesso legandosi all’acido piruvico forma questo sottoprodotto.
Tende ad essere smaltito nell’arco di due-tre ore dall’allenamento.
Acido lattico muscoli
Tutti i principali gruppi muscolari possono essere colpiti dall’accumulo di questo composto. In particolare, a seguito di un’intensa sessione di training, gambe e braccia possono risultare maggiormente indolenzite.
Esercizi di allungamento e stretching aiuteranno a ridurre le sensazioni dolorose avvertite nel corso dell’allenamento o subito dopo. Se non si interviene nelle sessioni successive si potrà verificare uno strappo muscolare
Acido lattico dolori
I principali sintomi che evidenziano l’accumulo di questo composto sono i dolori muscolari e la sensazione di bruciore avvertita nel corso dell’allenamento.
L’affaticamento conseguente può portare ad una pausa nell’attività fisica oppure ad una vera e propria interruzione poiché impossibilitati a continuare.
È bene specificare che i dolori muscolari che si avvertono 24 o 48 ore dopo un allenamento non sono imputabili a questo acido.
Questo tipo di indolenzimento, facilmente avvertito a seguito della ripresa dell’attività fisica o dopo una sessione molto faticosa, è dovuto a microtraumi.
Acido lattico alle gambe
L’accumulo di acido nelle gambe è una delle circostanze più comuni che si possono riscontrare durante un’intensa attività fisica.
Trattandosi di muscoli grandi, i quadricipiti necessitano di allenamento mirato e graduale senza bruschi cambiamenti nelle metodiche.
Pertanto durante o subito dopo l’attività fisica si può avvertire senso di indolenzimento o dolore muscolare a carico degli arti inferiori e non ha nulla a che vedere con i traumi sportivi.
Acido lattico adduttori
Gli adduttori sono i muscoli presenti nell’interno coscia, utilizzati soprattutto da chi effettua prestazioni calcistiche. I calciatori possono risentire quindi dell’accumulo di acido in questa parte del corpo.
Acido lattico braccia
I muscoli delle braccia interessati da eventuale indolenzimento e bruciore post-allenamento sono bicipiti, tricipiti, pettorali e quelli dell’avambraccio.
Acido lattico a cosa serve
Serve all’interno del processo utile per fornire ulteriore energia ai muscoli e a tutto l’organismo. La formazione di questo sottoprodotto del metabolismo anaerobico è necessaria per favorire lo smaltimento delle scorie prodotte e scongiurare eventuali danni dovuti ai radicali liberi.
Sebbene il corpo lo interpreti come un segnale di pericolo causando sintomi dolorosi, non arreca disturbi all’organismo.
Acido lattico benefici
Pur provocando dei dolori e sensazioni spiacevoli, si tratta del prodotto fisiologico di un processo legato al metabolismo del nostro corpo.
La sua presenza segnala la produzione di maggiore energia per affrontare uno sforzo fisico ulteriore.
Acido lattico come smaltirlo
Questo doloroso accumulo può essere smaltito mettendo in pratica alcune utili strategie e buone abitudini. Innanzitutto è consigliabile realizzare esercizi di stretching e di allungamento dopo una sessione di allenamento.
In alternativa, ci si può dedicare ad un lavoro di defaticamento muscolare o di recupero attivo.
Un altro consiglio utile prevede di non interrompere l’attività fisica in modo improvviso. Dedicarsi al riposo assoluto non agevola, infatti, lo smaltimento di questo fisiologico sottoprodotto del nostro metabolismo corporeo.
Meglio evitare un sovraccarico di attività fisica ma dosare il training in modo progressivo e graduale. Inoltre, anche un massaggio decontratturante, meglio se eseguito da personale esperto, rappresenta una valida strategia da adottare per affrontare i sintomi dolorosi.
Acido lattico rimedi
Una semplice e valida buona abitudine per trovare sollievo contro l’accumulo di questo acido consiste nell’assicurare all’organismo la corretta idratazione.
Bisogna, quindi, introdurre liquidi dopo un’intensa attività fisica che comporti un alto livello di sudorazione.
Anche l’assunzione di frutta ricca di potassio, come banane e albicocche disidratate, subito dopo l’allenamento, è un comportamento altamente consigliato.
In generale, è consigliato assumere cibi ricchi di vitamine e sali minerali, come la frutta e la verdura.
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Ultimo aggiornamento il 12 Marzo 2024 da Rossella Vignoli
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