Piante e fiori

Agave: un genere di piante succulenti tutto da scoprire

La varietà più nota è quella americana, ma ne esistono anche altre

Agave: andiamo a scoprire le cure necessarie per coltivare questo arbusto dalle lunghe foglie.

Agave: un genere di piante succulenti tutto da scoprire

Della famiglia delle Agavaceae, la pianta di agave spesso viene confusa con quella dell’aloe. In realtà si tratta di due specie completamente diverse.

È giunta fino a noi dall’America centrale e meridionale ed oggi la ritroviamo in molte zone d’Italia. Può essere coltivata sia in appartamento che all’esterno.

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Agave: caratteristiche della pianta

L’agave è un arbusto succulento perenne a portamento cespuglioso. È caratterizzata dalla presenza di foglie molto grandi, carnose e di forma triangolare, ricoperte di spine lungo i loro bordi. Il colore va dal grigio al verde chiaro, ma possiamo rintracciarne anche varietà striate.

Si sviluppano a piccoli gruppi e con crescita molto lenta. L’altezza varia da 50 cm a 2 metri. Essendo monocarpiche, fioriscono al raggiungimento della maturità, che avviene tra i 20 e i 30 anni. Nascono dei fiorellini bianchi a forma di campanula, nel periodo tra la primavera e l’estate. Subito dopo però sopraggiunge la morte della pianta.

foglie agave
Particolare delle foglie acuminate dell’agave

Varietà di agave

L’agave racchiude numerose specie che presentano foglie di aspetto differente. 

Agave americana

Una delle più note è sicuramente l‘agave americana con le sue grandi foglie spinose:

  • l’agave americana marginata presenta delle strisce gialle ai margini
  • quella striata concentra le strisce gialle e bianche al centro
  • quella medio-picta è striata al centro ma il colore è bianco-argentato.

Si sviluppa in tempi brevi ed ama le zone molto calde, ma riesce a tollerare anche temperature differenti. Può essere coltivata anche in vaso e proprio questo ne ha garantito la diffusione un po’ ovunque.

Curiosità: in rari casi, l’agave americana sviluppa uno stelo altissimo durante la fioritura, arrivando anche fino a 10-12 metri.

Agave americana marginata
Agave americana marginata

Agave stricta

L’Agave stricta è molto particolare, grazie alle foglie strettissime e lunghe 40 cm circa. Terminano con una spina e presentano dei fiori con uno stelo lungo fino a 2 metri.

Agave Victoria Reginae

L’Agave Victoriae Reginae è molto piccina rispetto alle altre specie e la ritroviamo per lo più nelle zone desertiche. Le foglie sono sottili e lunghe, con strisce di colore bianco.

Coltivazione dell’agave

Questa pianta ama i terreni ben drenati e va esposta in zone soleggiate. Può essere coltivata in vaso, ma spesso la ritroviamo nella macchia mediterranea e nei giardini rocciosi. Assicuratevi che il terreno sia composto per metà da sabbia.

Si tratta di una pianta che ama le temperature elevate e il clima secco: non a caso proviene dall’America del sud. Ci sono però delle specie che si sono adattate anche agli inverni rigidi e alle gelate, come l’agave americana e quella montana. Bisogna collocarla in una zona protetta dai venti.

Irrigazione

La pianta va annaffiata regolarmente in estate per evitare che il terreno sia asciutto. Durante l’inverno le irrigazioni andranno cadenzate per garantire la giusta umidità del terriccio. Se coltivata all’esterno, generalmente si accontenta delle piogge.

Concimazione

La concimazione va fatta solo a primavera e in estate. Si procede con una cadenza di ogni 3 settimane utilizzando del concime liquido diluito insieme all’acqua dell’irrigazione.

Potatura

La pianta non richiede di essere potata. L’unica accortezza è quella di eliminare le foglie secche alla base che potrebbero attirare i parassiti.

Moltiplicazione

Per riprodurre la pianta di agave si utilizzano i germogli che hanno raggiunto almeno i 10 cm di lunghezza. Si tagliano con cura utilizzando strumenti disinfettati e si lasciano asciugare i germogli per qualche giorno.

Poi si mettono in una composta umida e lontani dai raggi diretti del sole. Quando le piantine iniziano a fortificarsi, si effettua il rinvaso.

agave coltivazione

Agave: malattie e parassiti

Tra i parassiti quello più frequente è sicuramente la cocciniglia, riconoscibile dalle macchie di colore scuro nella pagina inferiore delle foglie. Potrebbero essere attaccate anche dai ragnetti rossi e dagli afidi, che potete eliminare utilizzando antiparassitari naturali.

Un rischio molto alto è invece dato dall’eccesso di acqua e dal gelo, che possono produrre la morte delle radici. Anche l’acqua accumulata sul fogliame può produrre danni.

Agave: proprietà

Proprio come l’aloe, possiede numerose proprietà per cui le sue foglie sono comunemente utilizzate come rimedio naturale.

Combatte la stitichezza e le ulcere dello stomaco e svolge un effetto emolliente. Rinforza il sistema immunitario, regola i livelli di zucchero e colesterolo.

Inoltre esercita un’azione preventiva contro diabete, osteoporosi e obesità. Sono presenti la vitamina A, le vitamine del gruppo B, la vitamina C, la vitamina D e la vitamina K.

Usi alternativi dell’agave

In commercio è possibile reperire il succo d’agave e lo sciroppo d’agave (o Miele di Maguey). Viene impiegato come dolcificante naturale in alternativa allo zucchero raffinato. Bisogna fare attenzione però a non eccedere nel consumo perché potrebbe apportare problemi digestivi.

Le foglie sono impiegate anche per la realizzazione di corde, abiti e carta e i suoi utilizzi sono noti fin dai tempi degli Aztechi. Oggi continua ad essere un ingrediente fondamentale per la preparazione di note bevande come la tequila, il pulque e il mezcal.

Significato dell’agave

Stando al linguaggio dei fiori, questo arbusto viene associato al grande amore che provoca struggimento fino alla “morte” simbolica: un po’ come accade alla pianta che nel momento della fioritura incontra poi la fine dell’esistenza.

Si regala anche in segno di lunga amicizia. Viene inoltre associata a sicurezza e longevità.

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Ultimo aggiornamento il 8 Agosto 2023 da Rossella Vignoli

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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Un commento

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