Agricoltura e orti urbani per socializzare e condividere tra cittadini, anche in azienda!
Servono gli orti urbani per socializzare: questa è una realtà che forse salta meno agli occhi ma fa parte dei benefici della coltivazione di spazi incolti in città. Scopriamoli insieme.
Sommario
Cosa sono gli orti urbani
Gli orti urbani sono un fenomeno in crescita in tante parti del mondo, sono veri e propri spazi sottratti all’incuria.
Spesso in zone degradate delle città che grazie alla passione di associazioni o gruppi di amici diventano luoghi dove crescere cibo salutare ma anche relazioni umane.
Molti studi di urbanistica e sociologia dimostrano che laddove cresce bellezza c’è anche maggiore armonia sociale.
In Italia sono sempre esistiti spazi agricoli all’interno delle città, tanto che anche un luogo che appare fatto unicamente di pietra come Venezia aveva i suoi orti. La coltivazione di ortaggi e frutta in città divenne fondamentale durante la seconda guerra mondiale per sostenere i ceti meno abbienti messi a dura prove da embarghi e penuria di cibo. Con il boom economico e la cementificazione gli orti urbani si riducono.
E’ il fenomeno delle periferie-dormitorio delle grandi città del nord, dove confluisce soprattutto manodopera dell’Italia del Sud, che vede diffondersi nuovamente gli orti.
I comuni cominciano a farsi carico dell’assegnazione degli spazi e delle prime forme di regolamentazione. Il primo regolamento è varato dal Comune di Modena nel 1980.
FOCUS: Agricoltura sociale
I diversi tipi di orto urbano
Ma vediamo concretamente di cosa si tratta. Vale come approssimazione dire che esistono due categorie di orti urbani: i cosiddetti orti individuali e quelli comunitari, che si declinano in varie specie, tra cui quelli aziendali.
Orti urbani propriamente detti
Sono numerosi gli orti domestici, spazi verdi individuali che nascono su terreni privati, su iniziativa di singoli o famiglie.
L’esigenza è quella di disporre di frutta e verdura più sana ed economica.
Sono per lo più un hobby di chi può permettersi un giardino o un terrazzo abbastanza grandi per ospitare anche un orto.
FOCUS: Cos’è la Permacultura
Gli orti sociali sono creati su aree più vaste e sostenuti da associazioni ed istituzioni.
Nei paesi anglosassoni, dove il fenomeno ha più successo, vengono chiamati “community garden” parola che evoca la funzione collettiva di questi spazi:
- non solo destinati a produrre cibo sano ma a dare valore alla comunità che se ne prende cura.
L’esperimento più esteso è quello sviluppato nel quartiere dell‘East New York. Qui dal 1995 enti locali e organizzazioni cittadine hanno lavorato per riqualificare zone della città degradate in cui sono letteralmente fioriti numerosi giardini comunitari di quartiere.
Gli esempi non mancano nemmeno in Italia, come il bando ColtivaMi che a Milano assegna 171 orti ai cittadini desiderosi di ridare vita a spazi inutilizzati, favorendo le relazioni sociali ed un uso consapevole del territorio.
Sempre a Milano, esiste il Boscoincittà realizzato e sostenuto da migliaia di cittadini volontari. Un’area di 110 ettari di boschi, sentieri, corsi d’acqua e orti urbani curato dal Centro per la Forestazione Urbana.
Orti aziendali
Un’altra tipologia di orti sono quelli aziendali, sostenuti dalle imprese innovative che preferiscono vedere i loro dipendente dedicarsi al giardinaggio invece che sostenere le spese mediche di ore e ore perse a causa di malattie psicosomatiche legate allo stress.
Cosa sono gli orti aziendali e come sono nati? Diffusi soprattutto nella Silicon Valley, in California, sono spazi verdi di proprietà di un’azienda dove i dipendenti coltivano ortaggi frutta per sé e per la mensa comune.
I risultati sono stati subito incoraggianti, infatti si è visto che le relazioni tra i dipendenti si fanno più distese, aumenta il senso di appartenenza ad un gruppo ed il livello di soddisfazione personale.
L’apporto alle nostre necessità vitali fornito della natura, non si riduce quindi solo alla sua componente alimentare.
Pensate al beneficio che sperimentiamo quando camminiamo in un bosco o anche solo quando contempliamo un paesaggio il più possibile non contaminato dall’uomo: una forma sottile di armonia ci pervade e ci permette di liberarci dello stress e degli aspetti più competitivi che ci portano a sviluppare conflitti con chi ci è vicino.
Un orto, oltre a darci cibo sano ci procura la soddisfazione di creare qualcosa di bello insieme agli altri. Questo senso di realizzazione e di gratificazione, individuale e collettiva, è uno dei benefici più profondi duraturi che un orto possa fornire.
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Ultimo aggiornamento il 3 Marzo 2019 da Rossella Vignoli
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