Piante e fiori

Conosciamo meglio l’Albuca spiralis, la “pianta cavatappi”

Caratteristiche, consigli per la coltivazione e problemi più comuni

L’Albuca spiralis è una pianta succulenta dalla forma molto caratteristica. Fatto che la rende unica e facilmente identificabile. Nota anche come “pianta elicottero” o “pianta cavatappi”, ha foglie stranissime: lunghe, sottili e che si arricciano su sé stesse come fossero delle spirali. Un’altra particolarità di questa varietà botanica sta nel fatto che è una pianta che fiorisce in inverno, mentre in primavera e in estate va in riposo vegetativo.
Ideale da tenere in giardino, viene spesso utilizzata a scopo ornamentale nei giardini rocciosi. Ed è perfetta anche da tenere in vaso come pianta da appartamento.
Andiamo allora a scoprire tutto quel che c’è da sapere per prendersene cura.

Conosciamo meglio l’Albuca spiralis, la “pianta cavatappi”

Caratteristiche della Albuca spiralis

Appartenente alla famiglia delle Asparagaceae ed originaria del Sud Africa, l’Albuca spiralis è una bulbosa che cresce in inverno che, al massimo, può raggiungere i 20 cm. Si tratta di una succulenta dalle particolarissime foglie arricciate di un bel verde brillante che, a differenza della maggior parte delle piante, va in riposo vegetativo durante l’estate.

Vediamo come si presenta.

  • Dimensioni: piccole, altezza max di 20 cm
  • Bulbo: sodo e carnoso, è grigio-verde ed è avvolto da una pellicola sottile trasparente che si squama col crescere della pianta
  • Foglie: di colore verde brillante hanno una particolarissima forma arricciata a spirale (da qui il nome). In estate seccano e cadono, per poi rinascere durante la stagione autunno/invernale
  • Fiori: piccoli e a forma di campanula, spuntano sulle estremità delle foglie. Di colore verde, presentano margini giallo chiaro. L’intenso profumo ricorda le note di burro e di vaniglia

Varietà

Ci sono diverse varietà di Albuca. Le più comuni sono:

  • A. namaquensis, dai fiori di un bel bianco candido
  • A. aurea, coi fiori giallo oro
  • A. altissima, dai piccoli fiori bianchi, può raggiungere i 50-60 cm di altezza
Albuca spiralis
Una pianta dall’aspetto davvero inconfondibile.

Fioritura della Albuca spiralis

Tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, ogni stelo produce diversi fiori, ognuno dei quali può durare 1 settimana circa. Tuttavia, la fioritura completa può durare svariate settimane, più o meno fino a metà primavera.

Piuttosto grandi, rispetto alle dimensioni della pianta, i suoi fiori sono molto belli. Hanno forma campanulata ed un colore che va dal bianco al giallo. Talvolta sono anche verdi, coi bordi gialli. Compaiono su uno stelo spesso e lungo che parte dal centro delle foglie a spirale.
Hanno un profumo molto gradevole che ricorda la vaniglia. Quando fa molto caldo, il profumo si fa più intenso.

Albuca spiralis, cura

Nonostante si tratti di una pianta grassa, la coltivazione dell’albuca spiralis non è propriamente semplice, ma neppure impossibile. Basta conoscere le sue caratteristiche e le sue esigenze. Tra l’altro, non è particolarmente delicata anche perché vive tranquillamente durante i periodi freddi. La si può coltivare sia in vaso che in piena terra. In entrambi i casi, valgono i consigli riportati qui di seguito.

  • Clima: sopporta bene il freddo. Resiste fino a -5°C e sopporta anche le brevi gelate. Per questo la si può coltivare outdoor senza problemi anche nelle zone con inverni piuttosto rigidi. Di contro, sopporta poco il caldo esagerato. Quando le temperature superano i 28 gradi è bene spostarla in un luogo ombreggiato
  •  Esposizione: la si può esporre ai raggi del sole purché non troppo caldi. A inizio fioritura evitare le lunghe esposizioni al sole
  • Terreno: ottimo il terriccio specifico per piante grasse. In alternativa, creare un mix fatto con 3 parti di terriccio, 3 di sabbia di fiume grossolana ed una parte di perlite. Volendo, distribuire della ghiaia tutt’attorno al bulbo
  • Irrigazione: in estate va annaffiata pochissimo, al massimo 1 o 2 volte al mese, specie se coltivata in climi secchi. Durante la stagione produttiva, invece, va irrigata regolarmente anche tutti i giorni fino al completamento della fioritura. Attenzione però alle quantità: somministrare sempre poco acqua per volta
  • Concimazione: a inizio primavera somministrare del concime a lento rilascio in modo tale da garantire ai bulbi le sostanze nutritive necessarie per favorire la fioritura e far ripartire la crescita delle foglie
  • Rinvaso: operazione da eseguire solamente quando i bulbi hanno colmato l’intero contenitore. In genere, ciò accade nel giro di 2-3 anni. Utilizzare un vaso più grande del precedente e del nuovo terriccio ben drenato
Albuca spiralis
Anche di questa pianta esistono diverse varietà

Albuca spiralis in casa

Si tratta di una pianta da clima secco e asciutto. Soffre infatti l’eccessiva umidità. È perfetta come pianta d’appartamento, specie se il tasso di umidità media della stanza va da basso a moderato.

La sistemazione ideale è il davanzale di una finestra esposta a sud. Inoltre, è bene tenerla lontano da fonti di calore come i termosifoni. Evitare invece di metterla in bagno, stanza dove l’umidità è sempre piuttosto elevata. L’umidità eccessiva la fa soffrire e può provocare lo sviluppo di malattie come l’oidio o mal bianco. Sempre per il medesimo motivo, evitare di nebulizzare le foglie: diventerebbero molli fino addirittura a poter cadere. Nell’ipotesi peggiore, potrebbe manifestarsi la peronospora, una malattia a rapida diffusione.

Albuca spiralis, problemi

Dopo aver visto cosa fare per prendercene cura, vediamo quali problemi potrebbero manifestarsi.

Foglie gialle e caduta dei fiori

Se si comincia a notare che gli steli si indeboliscono, le foglie ingialliscono e che addirittura i fiori cominciano a cadere, allora le cause potrebbero essere 3:

  • irrigazioni troppo abbondanti
  • troppo caldo
  • esposizione esagerata ai raggi diretti del sole

Punta delle foglie marrone

In questo caso potremmo essere di fronte a delle bruciature provocate da un eccesso di sole o da una scarsa irrigazione. Tuttavia, questo fenomeno è un processo assolutamente naturale. All’inizio della stagione della fioritura, infatti, la pianta utilizza molte energie per emettere lo stelo fiorifero e poi per fiorire. Tale energia, viene pertanto veicolata dalle foglie ai fiori. Proprio per questo motivo, le foglie tendono a seccare, a partire dalle punte. Con il sopraggiungere dell’state, poi, le foglie seccheranno del tutto, per poi ricrescere in autunno.

Putrefazione di bulbi e radici

I sintomi che devono far pensare a questa patologia sono l’ingiallimento repentino delle foglie, la crescita lenta della pianta e la formazione di muffa sul terriccio.

In genere, ciò si verifica quando la pianta:

  • è esposta al gelo
  • c’è un eccesso di annaffiatura
  • è tenuta in luoghi umidi e/o al buio

In presenza anche del minimo sospetto, estrarre la pianta dal vaso ed esaminare radici e bulbo. Se le radici si presentano molli e marroni, tagliarle via prima che il marciume si propaghi anche a livello del bulbo. Se invece il marciume ha già intaccato anche il bulbo, eliminare tutte le parti marce e rinvasare la pianta in un contenitore nuovo con del compost fresco.

La pianta non fa fiori

In genere, se la pianta non fiorisce è perché non è riuscita ad andare in riposo vegetativo. Di solito, questo accade soprattutto con gli esemplari tenuti in casa, dove le temperature sono più o meno costanti tutto l’anno. In questo caso, quindi, l’unica soluzione da adottare è quella di assicurare alla pianta le temperature adeguate per permetterle di compiere appieno il suo ciclo vitale.

Le foglie crescono dritte e perdono il tipico movimento a spirale

Ecco un altro problema molto comune, dovuto principalmente a due fattori:

  • poca luce
  • calo delle temperature

Albuca spiralis, moltiplicazione

Ci sono 2 sistemi per poter moltiplicare questa pianta.

  • Semina: cospargere uno strato di semi in terriccio da mantenere sempre umido fino alla germinazione che, di solito, avviene nel giro di 8-10 giorni. Il semenzaio va tenuto in un luogo caldo e non esageratamente luminoso
  • Divisione dei bulbi o dei cespi si effettua dividendo (tagliando) i bulbi laterali che nascono sulla pianta, in questo modo si ottengono tutte piante identiche tra loro perché non interviene la variabilità genetica. In seguito alla divisione i nuovi bulbi si mettono in terriccio, assicurandosi che l’ambiente sia buio e umido, e dopo qualche giorno questi germineranno.
Albuca spiralis
Ecco perché viene chiamata anche “la pianta cavatappi”

Parassiti e malattie

In genere, non è molto soggetta all’attacco di parassiti. Tuttavia, non è da escludere che, in particolari circostanze, possa venire attaccata da acari, afidi e cocciniglie che tendono a localizzarsi sulla pagina inferiore delle foglie oppure a livello delle radici. Inoltre, le foglie potrebbero essere attaccate da malattie fungine piuttosto comuni come l’oidio, la botrite e la peronospora.

È una pianta velenosa?

È classificata come una pianta velenosa. L’ingestione di piccole quantità può causare nausea, vomito e perdita di appetito. Ovviamente, l’ingestione di quantitativi maggiori può anche avere conseguenze molto più gravi. Fare quindi molta attenzione se in casa ci sono animali domestici.

Albuca spiralis, prezzo

Non è una pianta semplicissima da reperire. Online, però, la si può trovare con facilità. Ci sono piantine a partire da 5,00 euro.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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