Guida all’allergia al nichel: cause, sintomi e rimedi anche naturali per alleviare il fastidio
Il nichel è un metallo pesante molto diffuso che causa allergia da contatto
L’allergia al nichel è una reazione anomala del sistema immunitario in seguito al contatto con oggetti contenenti questo metallo o all’ingestione di alimenti che ne contengono anche una minima parte. Ma cos’è, dove si trova e come possiamo evitarlo? Approfondiamo meglio questa allergia e i suoi sintomi.
Sommario
Conosciamo il nichel
Noto come nikel o nichelio (Ni è il simbolo chimico) è un microelemento presente nel nostro organismo nella quantità di 1 mg in totale. Presente soprattutto nelle ossa e nel pancreas, all’interno dell’organismo umano ha una sua funzione precisa:
- attiva alcuni enzimi
- facilita l’assorbimento del ferro presente negli alimenti
Tuttavia i composti di nichel non vengono mai utilizzati in medicina perché ritenuti velenosi.
Dove si trova il nichel
Oltre che nella minima quantità nel nostro organismo, il nichel è un metallo pesante molto utilizzato per la produzione di bigiotteria e per la produzione di molti oggetti d’uso comune.
Ad esempio le monete, le chiavi, diversi attrezzi da lavoro o utensili da cucina, ma può essere presente anche in prodotti di bellezza e igiene personale (ma fortunatamente la normativa europea è molto rigida a riguardo).
Inoltre è contenuto in numerosi alimenti: si tratta di soprattutto di frutta e verdura, per via delle concentrazioni di metallo nel terreno. Infatti è ampiamente diffuso nell’aria, nel suolo e nelle piante.
Eliminarlo completamente dalla nostra vita non è praticamente possibile, perché si trova ovunque. Può essere perfino nell’acqua del rubinetto e a volte contenuto anche in acque minerali. E può essere eliminato con un filtro per acqua.
Quali sono i sintomi dell’allergia al nichel
I sintomi sono quelli di una dermatite da contatto di tipo allergico, che compare a circa 48 ore dall’esposizione al metallo. Sono questi i sintomi immediati:
- dermatite, sotto forma di eczema o puntini. In alcuni casi può sfogare in vescicole che fanno male o addirittura nella comparsa di orticaria.
- prurito accompagnato alla dermatite. Può essere anche molto intenso ma bisogna evitare di grattarsi per non causare lesioni alla pelle peggiorando la situazione.
- sfoghi localizzati con bruciore, dolore e gonfiore. Sono i casi più gravi e bisogna subito contattare un medico per seguire la terapia farmacologica.
Nei casi più gravi e, più di rado, dopo l’ingestione di grosse quantità di nichel attraverso degli alimenti o acqua contaminata, si possono sviluppare sintomi gastrointestinali come:
- nausea, vomito,diarrea
- crampi e dolore addominale
- bruciore di stomaco
- gonfiore addominale
- inappetenza e astenia
Con il passare del tempo le manifestazioni tipiche dell’allergia possono diventare molto scomode e dolorose.
Come scoprire di essere allergici
La diagnosi di allergia al nichel comincia con l’anamnesi del proprio medico curante. La visita gli permette di ricostruire la storia clinica del paziente.
Se lo ritiene giusto, si procederà con un esame obiettivo, coadiuvato da alcuni test cutanei come il patch-test.
Attraverso l’esame obiettivo il medico analizza attentamente i sintomi, ma la conferma diagnostica prevede l’esecuzione di Patch-test che mostrano con precisione a quali set di sostanze e alimenti è allergico il paziente.
Eseguire il Patch-test è indolore: vengono applicati dei cerotti contenenti differenti sostanze sul dorso del paziente. In questo modo si verifica l’eventuale sensibilità dell’organismo al metallo.
Dopo 2-3 giorni vengono rimossi i cerotti e il medico può osservare le eventuali reazioni allergiche cutanee locali e, in caso positivo, confermare la diagnosi di allergia al nichel.
Quali sono le cause dell’allergia al nichelio
L’allergia, in generale, è causata da un errore del sistema immunitario, che alla presenza di una sostanza per altri individui innocua, reagisce per difendere l’organismo dalla sua esistenza.
Una volta sviluppata l’allergia il sistema immunitario si attiva scatenando tutti i sintomi allergici quando si entra in contatto con tale sostanza.
Il contatto con il metallo
L’allergia può avvenire già dal primo contatto, oppure svilupparsi progressivamente ad ogni successiva esposizione.
Nel caso del nichel, questa si scatena soprattutto indossando orecchini, braccialetti, collane, orologi, toccando chiavi, cellulari, monete o ingerendo alcuni dei tanti alimenti che ne contengono una piccola quantità.
Ma vi sono anche altri modi di entrare contatto con questo metallo:
- contaminazione delle falde acquifere mediante scarti industriali che inquinano
- rilascio da pentole e tegami usati per cuocere il cibo
- esposizione all’aria inquinata
- esposizione a fumo di tabacco, o di combustione fossile
- esposizione prolungata a fotocopiatrici
Attenzione. Il nichel può essere utilizzato anche come mordente nella stampa e tintura di tessuti.
Chi è più a rischio
Le statistiche parlano di circa il 10% della popolazione potenzialmente allergica a questo metallo.
Gli individui più esposti sono:
- lavoratori dei metalli pesanti
- chi vive a contatto con questo metallo
- pazienti con familiarità per patologie allergiche
Come prevenire l’allergia al nichel?
Possiamo cercare di ridurre la probabilità di sviluppare una forma allergica al nichel evitando ad esempio una esposizione prolungata a oggetti che lo contengono come gioielli e bigiotteria.
Attenzione anche i bottoni dei jeans e le borchie di cinture e scarpe possono contenere questo metallo e spesso passano inosservati. Ma vediamo quali consigli mettere in pratica per ridurre il rischio di sensibilizzazione al nichelio.
Consigli pratici
Evitate, se possibile, l’uso di oggetti che possano contenere il nikel, come: bigiotteria, orologi, chiavi, accendini, parti metalliche degli occhiali, monete, manici degli ombrelli, utensili da cucina, forbici, aghi e ditali, maniglie, strumenti medici ed odontoiatrici, fili elettrici…
Insomma tutti oggetti di uso comune che purtroppo dovranno essere sostituiti con analoghi in plastica o altri materiali.
Usate pentole in acciaio inox al 100%.
Allergia al nichel, dieta ad eliminazione
Se l’allergia è stata diagnostica bisognerà evitare totalmente usa serie di alimenti che contengono nichel.
Se invece si tratta di intolleranza si potrà portare avanti una dieta ad eliminazione, una dieta cioè che evita tutti gli alimenti a più alto contenuto di nichel accompagnata da una dieta di rotazione dei cibi per arrivare al miglioramento dei sintomi. Quali eliminare:
- tutti i cibi in scatola
- farina integrale e farina di mais
- verdure e legumi come asparagi, funghi, cipolle, spinaci, pomodori, lattuga, carote
- frutta come pere, prugne, uva passa,
- semi oleosi come nocciole, mandorle e arachidi
- tè
- cacao
- margarina
- aringhe, ostriche
Allergia al nichel: come curarla
Non esiste cura per eliminare l’allergia al nichelio ma unicamente dei farmaci in grado di alleviare i sintomi della allergia da contatto con il metallo.
Si tratta di un farmaco antistaminico e nei casi più gravi, è necessario un cortisonico. Va sottolineato che il rischio di shock anafilattico in questo caso è molto basso.
Allergia al nichel: rimedi naturali
Per chi soffre di allergia o intolleranza da nichel si possono utilizzare alcuni rimedi naturali che alleviano i sintomi. Si tratta non di cure ma di rimedi naturali che completano il trattamento farmacologico.
È possibile utilizzare delle erbe aromatiche, fiori, foglie che migliorano il benessere dell’intestino. Per esempio una tisana a base di finocchio, semi di anice verde, aneto e coriandolo che aiuta nei casi di gonfiore, bruciore addominale e disturbi intestinali.
Tra i rimedi naturali va consigliata l’assunzione di ribes nigrum sotto forma di macerato glicerico e l’olio di perilla in perle.
Allergia al nichel: cosa fare e non fare
Sono tante le curiosità e le cose vere e meno vere che dicono in merito alla allergia a nichel. Il consiglio è quello di affidarsi sempre ad un medico allergologo che chiarirà ogni dubbio. Ma vediamo quali solo le domande più frequenti in merito a questa sensibilizzazione da metallo pesante.
Il nichel fa ingrassare?
L’allergia al nichel non fa ingrassare. Però i soggetti che manifestano questa allergia o intolleranza possono soffrire di evidenti gonfiori.
Chi è allergico può fare tatoo e piercing?
La diffusione dei tatuaggi è una delle cause delle dermatiti in aumento tra la popolazione più giovane.
La causa potrebbe essere la parafenilendiammina, che serve a fissare il colore, che è un agente chimico e spesso è anche responsabile di arrossamenti, prurito, gonfiori nella zona interessata. La reazione di tipo allergico può essere complicata dal formarsi di noduli sottocutanei, i granulomi.
Si può dunque affermare che potrebbe essere presente anche del nichel nella sostanza o nell’ago utilizzato per tatuare è dunque importante accertarsi presso centri specializzati.
Si possono usare i piercing?
Anche i piercing sono una delle cause più frequenti di dermatite. Ovviamente inserire nella pelle oggetti di metallo come anelli, barrette, cerchietti può aumentare la possibilità di reazioni allergiche.
Essendo questi gioielli realizzati in leghe di metalli è alto il rischio che sia presente anche il nichel.
Ma non solo: potrebbe essere in nichel l’ago con cui viene creato il buco nella pelle in cui viene inserito il piercing.
Il consiglio è di rivolgersi sempre a centri certificati che sanno bene cosa fanno e prima di decidere di fare un piercing è meglio accertarsi che gli strumenti e i gioielli siano nichel-free.
Si può fare la ricostruzione delle unghie
Il nichelio è una sostanza che si può trovare spesso nei cosmetici, anche nei gel che usa per la ricostruzione delle unghie e nello smalto..
Si possono tingere i capelli?
Molte tinture per capelli contengono nichel: sul mercato però si trovano anche le colorazioni per capelli nichel-free.
Si può fumare?
La relazione tra fumo e nichel non è positiva. Nelle foglie di tabacco, così come nel fumo che scaturisce dalla combustione, infatti è presente una buona quantità di questo metallo.
Inoltre la vicinanza del fumo di sigaretta a zone sensibili come bocca e occhi aumenta la possibilità di fare insorgere i classici sintomi da intolleranza o allergia al nichelio: eczemi e dermatiti.
Tra l’altro non si tratta solo di un rischio da contatto.
La combustione del tabacco risulta nociva anche perché il nichel arriva a raggiungere i polmoni, entra nel sangue. E accumulandosi, col tempo, potrebbe favorire a livello di concause l’insorgere di patologie degenerative: questo dicono gli esperti.
E la sigaretta elettronica?
Vale lo stesso per la sigaretta elettronica poiché contiene la stessa quantità di nichel-cromo delle sigarette di tabacco. Anzi quella elettronica contiene anche alluminio e ferro quindi sembra che possa essere anche più nociva per l’organismo di quella tradizionale.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2024 da Rossella Vignoli
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