Allergie stagionali: tutto quello che c’è da sapere
Le allergie stagionali sono fastidiose e sempre più diffuse, ma ci sono strategie naturali sia per alleviarne i sintomi che per prevenirle: bisogna agire sull’alimentazione, sulla pulizia, usare le medicine dolci e tenersi lontano dai pollini!
Con l’arrivo della primavera, esplode la stagione dei pollini e di conseguenza quella delle allergie stagionali. I dati parlano chiaro: ogni anno circa il 20% degli italiani, proprio in questo periodo dell’anno si trova a dover fare i conti con tosse secca, starnuti, rinite, lacrimazione, prurito e congestione nasale.
Ma che cos’è esattamente l’allergia primaverile? Si tratta di una risposta errata dell’organismo alle proteine contenute nei pollini che entrando in contatto con le mucose danno luogo allo sviluppo di anticorpi che regolano le funzioni autoimmunitarie e attivano la produzione di istamina.
Ci sono soggetti più colpiti e altri meno o per nulla coinvolti, ciò dipende non solo da fattori ereditari ma anche dalle abitudini di vita, dall’ambiente in cui si vive, dall’alimentazione… i fattori sono molteplici. Ma quali sono i pollini tipici di questo periodo? In particolare, cipressi, faggi, castagni, querce, ortiche, parietarie, graminacee. Quest’ultime poi sono quelle più dannose poiché ampiamente diffuse in campagna e nelle grandi città.
Sommario
Quali sono i rimedi farmacologici?
La terapia d’elezione è quella a base di antistaminici da assumere sotto controllo medico per tutta la stagione dei pollini. Per quel che riguarda gli effetti collaterali, con le formule di “ultima generazione” sono abbastanza ridotti ma poi questo dipende dalla sensibilità individuale. Spesso infatti, la tipica sonnolenza non dipende tanto dal farmaco in sé quanto ad una risposta dell’organismo al sonno disturbato che la stessa allergia comporta. Altro rimedio farmacologico è il cortisone, che comporta lo stesso, non pochi e fastidiosi effetti collaterali.
E i rimedi offerti dalla Natura?
Innanzi tutto, come per ogni cosa, anche per l’allergia è bene prevenire. Vediamo allora quali “strategie” mettere in pratica per giocare d’anticipo e scongiurare reazioni allergiche, specie se si è soggetti.
Alimentazione
Come sempre l’alimentazione è un elemento cardine. Ecco che allora non bisogna farsi mancare le giuste quantità di vitamine, soprattutto B, C e K e fermenti lattici, poiché l’equilibrio intestinale è alla base del benessere di tutto l’organismo. A tavola, è bene evitare il consumo di alimenti crudi come frutta e verdura, spesso “imparentate” con le piante incriminate. In particolare le graminacee come albicocche, ciliegie, pomodori, pesche, agrumi, meloni, kiwi; e le betullacee come mele, prezzemolo, soia, nespole, carote, finocchi, fave, sedano.
Pulizia
E’ importante tenere pulito l’ambiente domestico, eliminando la polvere il più possibile e cercare di non favorirla con tendaggi pesanti e tappeti. E’ consigliabile l’utilizzo di zanzariere e, in caso di vento e pioggia è bene tenere le finestre chiuse.
Pollini
Evitare i pollini. È opportuno informarsi grazie ai bollettini pollini e allergie disponibili su quasi tutti i siti che si occupano di meteo.
Medicine dolci: omeopatia, agopuntura e fitoterapia
Per quel che riguarda la cura vera e propria, l’omeopatia offre diverse possibilità che un bravo professionista saprà consigliare in base al caso: allium cepa per curare alcune forme di raffreddore; sabadilla officinarium per starnuti e congestioni nasali; euphrasia in caso di occhi arrossati e tosse notturna. Anche l’agopuntura si è rivelata un rimedio vincente, trattamenti regolari infatti donano sollievo al sistema immunitario. La fitoterapia invece offre una serie di piante come l’urtica dioica dall’effetto antinfiammatorio, sotto forma di tisana o compresse; la tinospora e il farfaraccio per congestioni nasali, prurito e starnuti.
E il vaccino?
La terapia di desensibilizzazione attraverso il vaccino va iniziata in autunno, quando ancora non è presente alcun sintomo tipico dell’allergia. In genere, uno specialista dopo aver valutato il caso, prescrive una serie di immunoterapici in gocce o compresse da assumere a giorni alterni. In caso di poliallergia, è possibile richiedere un preparato unico che contenga due o tre pollini.
Immagine via shutterstock.
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Ultimo aggiornamento il 26 Giugno 2024 da Rossella Vignoli
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