Tutti gli usi ed i benefici dell’amamelide, una vera pianta della salute
Alla scoperta dell’amamelide, una pianta diffusa in Europa e in Nord America, impiegata nel trattamento dei problemi legati alla circolazione e nota per le sue proprietà vasocostrittrici e astringenti.
Sommario
L’amamelide (nome scientifico Hamamelis virgianana) è una pianta originaria delle regioni orientali degli Stati Uniti e del Canada, dove cresce spontaneamente soprattutto nelle foreste umide.
La storia dell’amamelide
L’amamelide era utilizzata dagli Indiani d’America per il potere magico attribuito dagli sciamani a questa pianta oltre che per la sua notevole azione cicatrizzante.
E’ stata introdotta in Europa all’incirca nel 1700 come pianta ornamentale, ma via via è stata sempre più apprezzata per le sue numerose virtù terapeutiche. Ma quali sono queste proprietà?
Le proprietà
Le sue notevoli proprietà sono riconducibili all’elevata concentrazione di principi attivi: in essa, infatti, sono presenti tannini, flavonoidi, fenoli ed oli essenziali che svolgono un’azione decongestionante, antiemorragica e antinfiammatoria.
Grazie a queste sostanze, è ritenuta un rimedio naturale efficace da utilizzare in caso di disturbi a carico del sistema cardiocircolatorio. Viene utilizzata sia per uso interno che per esterno.
Gli vengono riconosciute proprietà positive per il trattamento delle gambe gonfie e delle emorroidi. E’ nota anche la sua azione benefica per vene varicose e flebite.
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La sua azione antiemorragica, invece, rende il suo impiego utile per contrastare un flusso abnorme durante il ciclo mestruale.
Per la sua attività antisettica e antibatterica, inoltre, è consigliata per il trattamento di gengive infiammate, mal di gola e laringite. Inoltre ha un’azione drenante e rafforza le pareti venose.
Gli utilizzi
La ricetta con l’amamelide
In cosmetica l’acqua di amamelide è un ingrediente base per preparati emollienti e per la pelle secca. In erboristeria per l’uso esterno è utilizzata sotto forma di tintura madre e pomata per decongestionare la pelle arrossata e acneica, mentre per l’uso interno come decotto e tisana.
Si può preparare un infuso di amamelide versando 1 cucchiaio di foglie della pianta (essiccate) in 1 tazza di acqua bollente; lasciate poi in infusione per circa 10 minuti e filtrate per poterlo bere, zuccherando a piacere.
Si utilizza anche la sua corteccia come decotto. Tritata grossolanamente e lasciata in infusione nell’acqua bollente per 10 minuti e poi filtrata.
Curiosità: lo sapevi che in Nord America è nota anche come “witch hazel“, letteralmente “strega nocciola”? Anche se in realtà le streghe non c’entrano nulla! In origine witch (strega) era wiche, che in inglese del diciassettesimo secolo voleva dire “pieghevole” o “curvabile”. Quindi nocciolo (pianta con cui comunque non dobbiamo confonderla) pieghevole.
Uso e dosaggio massimo giornaliero
Sotto forma di infuso, potete bere un massimo di 3 tazze al giorno (un cucchiaino di amamelide per tazza, lasciato in infusione per circa 15 minuti).
Come tintura madre, la dose raccomandata è di 3 o 4 ml 3 volte al giorno. Il dosaggio è lo stesso per l’essenza
In capsule, potete assumerne da 1 a 3 pillole una volta al giorno all’ ora di pasto. Non dovete comunque superare la dose di 6 capsule al giorno.
Ricerche mediche ed evidenze scientifiche
Si è dimostrata la sua efficacia nel trattamento delle emorroidi, delle vene varicose e delle contusioni.
Per quanto riguarda la sua efficacia nel trattamento delle infezioni e delle irritazioni cutanee, le sue proprietà sono state riconosciute in vari studi. In molti casi si è dimostrata meno efficace di farmaci contenenti altre sostanze attive, come ad esempio il cortisone.
La sua efficacia nell’alleviare i sintomi dell’eczema è invece confermata anche dai ricercatori.
Controindicazioni ed effetti indesiderati
Alle persone con pelle sensibile non è consigliabile applicare l’essenza di amamelide direttamente sulla pelle.
Può svilupparsi una irritazione cutanea localizzata se l’amamelide viene applicato direttamente sulla pelle.
In seguito all’ingestione sono stati registrati alcuni casi molto rari di bruciori di stomaco e irritazione intestinale.
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Ultimo aggiornamento il 31 Marzo 2021 da Rossella Vignoli
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