Amaryllis o Amarillide: una pianta tutta da scoprire
I suoi fiori sono stupendi: ma attenzione, questa pianta bulbosa è velenosa
Oggi andiamo alla scoperta dell’Amaryllis o Amarillide. Vedremo come coltivare con cura questa pianta molto apprezzata, ideale per chi vuole abbellire il giardino sul finire dell’estate.
Sommario
L’Amaryllis è una pianta bulbosa originaria del Sudafrica ed appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae. Comprende una sola specie, l’Amaryllis belladonna, che notoriamente viene chiamata amarillide.
Non tutti sanno che è una pianta velenosa, dal momento che contiene un alcaloide. Per questo motivo va sempre maneggiata con cura utilizzando dei guanti.
Questa pianta non va assolutamente confusa con il genere Hippeastrum, spesso chiamato Amaryllis in modo improprio. Quest’ultima pianta è difatti originaria del Sud America.
Amaryllis: descrizione della pianta
La pianta di Amaryllis riesce a raggiungere un’altezza complessiva di 70 cm. Gli steli floreali si presentano con un aspetto carnoso e robusto. Il colore è molto particolare, verde tendente al viola.
I fusti compaiono tra metà agosto e settembre e sulla loro parte terminale ospitano i fiori (da 8 a 16). Questi si presentano con la caratteristica forma di tromba e sono molto profumati. Sono composti da 6 tepali ricadenti e possono essere di colore bianco, rosa o rosso.
In autunno, dopo la fioritura, arrivano anche le foglie verdi, lunghe fino a 50 cm, dall’aspetto lucido. Proprio il fatto che i fiori compaiano prima delle foglie ne ha decretato il soprannome di “femmina nuda“, dal momento che lo stelo è completamente liscio e nudo.
Da questo punto in poi la pianta entra nel riposo vegetativo. Le foglie appassiranno nel periodo compreso tra maggio e giugno.
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Amaryllis: cure e coltivazione
Generalmente questa pianta richiede poche cure, soprattutto se abbiamo la fortuna di vivere in zone dal clima mediterraneo.
Potrebbe invece avere qualche problema se coltivata ad esempio al Nord Italia, dove gli inverni sono rigidi e piovosi.
Terreno
L’amaryllis dovrebbe essere coltivata in piena terra, ma se optate per la coltivazione in vaso, è bene che scegliate un contenitore profondo e grande.
Il terriccio deve essere ben drenato, per evitare i ristagni che favoriscono il marciume radicale. È bene mescolarlo anche con un po’ di sabbia e assicurarsi che sia ricco di sostanze organiche.
Posizione
Scegliete un luogo luminoso, ma evitate i raggi diretti del sole. Se la coltivate in giardino, assicuratevi che d’inverno sia ben protetta.
Temperature inferiori a -5 gradi possono metterne a rischio la sopravvivenza. Proprio per questo motivo molti scelgono di coltivarla in vaso oppure, se lasciata fuori, si provvede con una pacciamatura.
Messa a dimora
La messa a dimora va fatta a primavera. I bulbi sono grandi da 15 a 30 cm e vanno messi ad una profondità che sia pari a circa il doppio.
Anche tra un bulbo e l’altro si deve considerare una distanza di 30 cm almeno.
Bisogna sapere che ogni bulbo è in grado di produrre un solo fusto da cui possono germogliare fino a 2-3 fiori; ma se vengono coltivati con cura, possono nascere anche più fusti.
Irrigazioni
Le irrigazioni devono essere modeste e devono limitarsi al periodo della fioritura e della crescita delle foglie.
Ricordiamoci sempre che è originaria del Sudafrica quindi è abituata anche a sopravvivere alla siccità.
Concimazione
La pianta va concimata durante il periodo della crescita delle foglie e della fioritura.
Si suggerisce di utilizzare un fertilizzante liquido da somministrare durante le irrigazioni, almeno una volta al mese.
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Moltiplicazione
La moltiplicazione dei bulbi avviene mediante i bulbi piccoli che nascono intorno al bulbo principale. Si chiamano in gergo bulbilli.
Quando si trapiantano, è bene non aspettare la fioritura per il primo anno. La pianta ha tempi di crescita molto lenti, si parla di 3-6 anni. Questa operazione va effettuata tra giugno e agosto.
Non è consigliata invece la propagazione per seme, in quanto i primi risultati potrebbero vedersi dopo molti anni. Inoltre è davvero raro che la pianta arrivi a produrre frutti.
Amaryllis: malattie e parassiti
L’amaryllis generalmente è una pianta robusta e raramente si ammala. Tuttavia potrebbe essere colpita dalla mosca del narciso o dalla limaccia.
La mosca del narciso (Lampetia equestris), depone le sue uova a primavera, alla base delle foglie. Da qui escono delle larve che raggiungono il bulbo e si insediano al suo interno. Uno dei segnali di questo parassita è dato dalla crescita lenta delle sue foglie. Per rimediare sarà sufficiente lasciare i bulbi in acqua calda per almeno un’ora.
Le limacce invece si riconoscono dalla presenza di foglie rosicchiate. Sono attratte dall’umidità, per cui escono dopo la pioggia o di notte. Possono essere eliminate estirpandole direttamente dalla pianta.
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Ultimo aggiornamento il 21 Maggio 2020 da Rossella Vignoli
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