Impariamo a conoscere e utilizzare l’anice verde in cucina e in fitoterapia
L’anice verde è una spezia chiamata anice comune utilizzata per curare i disturbi intestinali, il gonfiore e la flatulenza. In cucina è impiegata per la fabbricazione di liquori, oltre che per aromatizzare pane e dolci.
Sommario
Che cos’è l’anice verde
L’anice verde (Pimpinella anisum), appartenentte alla famiglia delle Ombrellifere, è una spezia comune che viene utilizzata in caso di disturbi intestinali come gonfiore, flatulenza e irritabilità intestinale: le sue proprietà sono simili a quelle del finocchio.
Diffusa dai tempi antichi come pianta aromatica è usata ancora oggi nella preparazione di liquori, ma anche di pane e dolci.
È un arbusto i cui frutti hanno un sapore aromatico e un profumo delicato ed inconfondibile.
Come i presenta la pianta di anice verde
L’anice è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle ombrellifere, pianta annuale alta 40-60 cm. Il nome in botanica della pianta di anice verde è Pimpinella anisum: si tratta di una pianta originaria dell’Oriente, che viene oggi coltivata in tutto il mondo anche in Italia in particolar modo in Sicilia.
Della pimpinella si utilizzano solo i frutti, chiamati diacheni, che contengono anetolo, aromi, flavonoidi, sostanze proteiche e derivati dell’acido caffeico.
Si presenta come albero di media altezza dal fusto eretto e semi-legnoso con foglie ovali dal verde brillante: i fiori sono bianchi e raggruppati ad ombrello.
Come si utilizzano i fiori di anice verde
I frutti sono piccoli, verdi e ruvidi: vengono raccolti in piena estate e fatti essiccare all’aria.
Una volta essiccati possono essere utilizzati interi oppure si possono macinare: la polvere ottenuta dal gradevole profumo si usa soprattutto per aromatizzare caramelle o dolci, i semi possono essere utilizzati per insaporire pane e focacce o per la produzione di liquori.
Origine della pianta di anice verde
L’anice verde è una tra le spezie più conosciute ed usate in tutto il mondo fin dall’antichità: è una pianta originaria dell’ Oriente e oggi è coltivata in tutta l’area mediterranea, in Asia minore, in India, in Nord-Africa. In Italia, l’anice cresce spontaneamente e rigogliosa in Sicilia che ne fa largo uso in cucina e pasticceria, mentre e le coltivazioni sono concentrate soprattutto in Emilia e Toscana.
Pianta molto diffusa tra gli egizi, greci e tra i romani, veniva utilizzata per insaporire i piatti di carne e verdure. I Romani in particolare preparavano dei dolcetti con queste spezie.
Nell’antichità la pianta era considerata sacra per le sue tante qualità, veniva soprattutto utilizzata come disinfettante intestinale.
Plinio il Vecchio riteneva che avesse il potere di far dormire bene e di salvaguardare la giovinezza del viso.
Anice verde nel medioevo e nell’età moderna
Durante il Medioevo i monaci iniziarono ad utilizzare questa spezia per insaporire i liquori. Dall’800 in poi la maggior parte degli alcolici dopo pasto erano dolci, ma il più gradito resta quello all’anice, consumato mescolandolo con un po’ di acqua calda, come oggi si fa ancora con Pernod e Ouzo.
A partire dalla metà dell’800 si diffondono nell’Italia centrale il mistrà e l’anice triplo. Da oltre 130 anni viene prodotta in Italia la sSambuca, liquore aromatizzato all’anice conosciuto nel mondo.
Anice verde: la coltivazione
Per coltivare le piante di anice bisogna prima di tutto preparare un terreno fertile, ben drenato perché teme i terreni argillosi e umidi.
La semina si esegue tra marzo e aprile perché teme il freddo dell’inverno. Dopo 30 giorni il seme dell’anice germoglia ed è importante che non subisca gelate.
Si consiglia un’esposizione ben soleggiata e riparata dal vento.
Cosa teme la pianta di anice: freddo e parassiti
La pianta di anice teme le gelate, il freddo e il vento. I parassiti fungini possono danneggiare le foglie e i frutti.
I semi possono essere danneggiati da parte da un coleottero: vanno conservati in scatole dotate di buona chiusura dopo averli essiccati al sole.
Principi attivi nei semi di anice verde
L’olio essenziale contenuto nel frutto dell’anice è formato
- per il 90% circa da anetolo
- proteine
- zuccheri
- acidi grassi
- amido
- acidi caffeico e clorogenico
L’anetolo è incolore con leggere sfumature giallognole. Si estrae tramite distillazione in corrente di vapore.
Valori nutrizionali dell’anice verde
100 gr di anice verde contengono:
- 337 kcal
- 17,6 gr proteine
- 15,9 gr grassi
- 50 gr carboidrati
- 14,6 gr fibre
- 16 mg sodio
Proprietà terapeutiche dell’anice verde
Di tempi antichi si è riconosciuto l’alto valore curativo dell’anetolo contenuto nei semi.
Le principali proprietà terapeute dell’anice sono:
- Proprietà carminative: agevola le attività digestive, limita fenomeni di meteorismo, riduec il senso di nausea e vomito. Riduce la funzione secretolitica, galattagoga ed estrogenica anche nei vari quei disturbi che comprendono la menopausa e problemi alla prostata.
- Proprietà spasmolitiche: inibisce i processi di fermentazione intestinali. Queste attività sembrano legate alla capacità di rilassare la muscolatura liscia dell’intestino, regolarizzando nello stesso tempo la motilità intestinale. Inoltre possiede anche una blanda azione antinfettiva sull’intestino.
- Proprietà balsamiche, antibatteriche ed espettoranti: utilizzato spesso come rimedio naturale contro la tosse, bronchite e stati non cronici di asma. Il creosolo e l’alfa-pinene consentono la fluidificazione delle secrezioni che riguardano le vie aeree superiori, favorendo anche l’espettorazione.
Inoltre, questa spezia può essere estremamente utile per combattere con grande efficacia l’astenia, insieme con la cefalea e l’affaticamento di natura cerebrale.
Usi e consumi dell’anice verde
- In cucina: i semi conservati interi o tritati vengono utilizzati per insaporire pane, focacce e anche molti dolci. Viene usata anche per i confetti. L’anice verde viene impiegato da secoli per l’aromatizzazione diversi liquori.
- In fitoterapia: risulta essere un ottimo regolatore della digestione, ma anche un buon antispasmodico e carminativo, svolgendo anche azione espettorante. Ha proprietà sedative, anche sul lattante se assunto durante l’allattamento, infine riesce ad anticipare il ciclo mestruale ritardato e limita i fastidi di menopausa e prostata.
- Uso quotidiano: masticare i semi di anice a fine pasto aiuta la digestione e soprattutto profuma l’alito. Viene infatti servito nei paesi asiatici a seguito del pranzo speziato e spesso piccante per rinfrescare l’alito.
Infusi a base di anice verde
Oltre a liquori e dolci, si possono preparare anche degli ottimi infusi a base di anice verde.
Preparazione dell’infuso: meglio acquistarla in polvere in erboristeria o online, ne serve 1 gr ogni tazza di acqua, fate bollire l’acqua e lasciare in infusione per 10 minuti e filtrate
In erboristeria si trovano già preparati composti di anice, finocchio o altre erbe come ad esempio la passiflora.
Sono in commercio molti prodotti già in busta a base di anice: hanno proprietà sedative, rilassanti e digestive.
Latte con semi di anice
Il latte insaporito all’anice si prepara pestando i semi e lasciandoli in infusione per 5 minuti nel latte bollente. Buono e rilassante.
Anice verde per l’allattamento
Viene consigliato durante l’allattamento perché favorisce la montata lattea e aumenta la quantità di latte materno.
Olio essenziale di anice verde
L’olio essenziale di anice viene utilizzato per curare infezioni del tratto respiratorio, mal di stomaco e per favorire la digestione. Vaporizzato la sera, scioglie il catarro e favorisce il sonno. Inoltre è considerato utile anche come mezzo per rilassarsi, diminuire l’ansia e aiutare la concentrazione.
- Per problemi di digestione: diluite 1 goccia di olio essenziale in 4 gocce di olio vegetale e applicate sull’addome dopo i pasti massaggiando.
- Per la bronchite: diluite 1 goccia di olio essenziale in 4 gocce di olio vegetale e applicate sul torace e sulla parte superiore della schiena con un massaggio. Ripetete l’operazione 4 volte al giorno per 10 giorni.
Anice di Castignano
Presidio Slow Food, prodotto di eccellenza italiana, esempio di biodiversità: questo è l’anice verde di Castignano, nelle Marche.
La pianta si diffonde nelle Marche già nel ‘700 in particolare nel Piceno: qui i terreni fertili e ben drenati dei calanchi di Castignano e Offida, il sole e il clima fresco ha permesso di coltivare un tipo di anice verde dal profumo ancora più ricco e dolce che contiene una concentrazione di anetolo superiore alle altre specie arrivando al 94 per cento.
Diventa dunque una coltivazione protetta e già nel nel 1870 Silvio Meletti crea la ricetta dell’anisetta Meletti che ha rappresentato la svolta economica del paese marchigiano nei primi del ‘900.
Liquori a base di anice
L’anice viene usato da secoli per produrre liquori più o meno alcoolici ma sicuramente tutti dolci e gradevoli al palato con un buon beneficio per la digestione. Fra i liquori si ricorda l’anisetta, l’ouzo greco, il rakı turco. Il più comune nel mondo è la nostra Sambuca ottimo da solo e consigliato con il caffè oppure dopo i pasti con la famosa ‘mosca’ (il chicco di caffè intero lasciato ad aromatizzare il liquore).
I popoli arabi producono arak, un distillato dall’anice ed altre erbe officinali soprattutto autoctone, anche se i musulmani non ne possono fare uso per religione.
Preparare un liquore all’anice verde fai da te
Preparare un liquore a base di semi di anice è semplice. Questi gli ingredienti:
- 1 l di alcol alimentare a 90°
- 50 g di semi di anice verde
- 1 kg di zucchero
- 1/2 l di acqua
Preparazione. Pestate i semi di anice, metterli in un vaso che si possa chiudere ermeticamente. Aggiungete l’alcool e lasciate per una settimana se possibile alla luce del sole. Durante i sette giorni di macerazione ricordatevi di muovere il contenitore. Dopo una settimana passate l’infuso attraverso un colino a magie finissime. In un recipiente versate l’acqua tiepida e lo zucchero e mescolate per far sciogliere tutto lo zucchero, quindi lasciate a raffreddare. Aggiungete l’acqua zuccherata all’alcool e lasciate per due giorni, agitando ogni tanto il contenitore.
Filtrate nuovamente e imbottigliare in vetro.
Curiosità sull’anice
- Grecia antica: secondo la credenza popolare chi si addormentava dopo aver bevuto liquore di anice faceva sogni belli per tutta la notte.
- Inghilterra: nel ‘300 tutto il popolo inglese era grande consumatore di anice tanto che il re Edoardo I decise di imporre una tassa sulla compravendita di quest’erba aromatica per poter raccogliere il denaro necessario alla ricostruzione del London Bridge.
- Francia: il Re Sole adorava masticare anice e lo fece coltivare nei suoi giardini di Versailles.
L’anice stellato detto anche anice cinese appartiene a una famiglia botanica differente ma contiene anch’esso anetolo in quantità che lo ha da sempre associato all’anice verde. Nella tradizione popolare viene anche considerato un ottimo afrodisiaco.
Altre spezie
Se volete conoscere altre spezie e i loro benefici e utilizzi ecco le nostre schede, ricche d’informazioni, ricette e curiosità:
- Anice verde: cura i disturbi intestinali.
- Annatto: colorante alimentare.
- Cannella: disinfettante e antibatterica.
- Cardamomo: digestivo, tonico e antiacido.
- Cartamo: migliora l’elasticità della pelle.
- Chiodi di garofano: antiossidante, analgesico e antinfiammatorio.
- Coriandolo: fungicida e antibatterico, riduce il gonfiore intestinale.
- Cubebe: per la digestione, antiossidante e afrodisiaco.
- Cumino: cura molti disturbi.
- Cumino nero: calmante e digestivo, per disturbi mestruali.
- Carvi: agisce sul sistema respiratorio e sui vari processi digestivi.
- Carum ajowan o Radhuni: allieva l’artrite.
- Curcuma: per perdere peso, antitumorale.
- Curry: aiuta il diabete e le malattie cardiache.
- Ginepro: antimicotico, antiossidante e stimola la diuresi.
- Noce moscata: afrodisiaco.
- Macis: contro stress, depressione e ansia.
- Paprika: contro reumatismi e caduta dei capelli.
- Pepe nero: per acne, cellulite e cura della pelle.
- Pepe rosa: antidolorifico e insetticida naturale.
- Pepe lungo: vasodilatatore, combatte l’asma.
- Pepe di Sichuan: antispasmodico e antidolorifico.
- Peperoncino: protegge il sistema cardio-circolatorio e antitumorale.
- Pimento o Pepe garofanato: contro raffreddamento, analgesico, antisettico e antibatterico.
- Zafferano: antinfiammatorio, aiuta la digestione e antidepressivo.
Ultimo aggiornamento il 4 Aprile 2019 da Rossella Vignoli
Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.