Animali marini a rischio: ecco la top 10
Quali sono le specie marine maggiormente minacciate e i fattori che mettono a repentaglio la loro sopravvivenza
I mari e gli oceani, che coprono oltre il 70% della superficie terrestre, ospitano una straordinaria varietà di vita marina. Tuttavia, diversi fattori come i cambiamenti climatici, l’inquinamento e la pesca selvaggia, stanno minacciando molte di queste specie.
Tra le innumerevoli specie a in pericolo, troviamo anche tanti animali marini a rischio di estinzione. In questo articolo ne vedremo 10, che appartengono all’ambiente marino e che molto spesso vengono dimenticati.
Sommario
Quali sono gli animali marini a rischio?
Ecco una panoramica di dieci tra le specie marine più a rischio, spiegando le cause della loro vulnerabilità e le misure necessarie per la loro conservazione.
Pinguino Africano
I pinguini Africani (Cape Penguin) sono tra le specie che soffrono di più l’espansione brutale della civiltà. A causa dell’uomo perdono numerosi luoghi in cui nidificare, territori che da sempre sono stati rifugio diventano impraticabili e densi di minacce; le fuoriuscite di petrolio in mare causano grandi danni alla loro alimentazione, così come la pesca selvaggia e indiscriminata.
Tartaruga Caretta (Caretta caretta)
Tra gli animali marini a rischio, non possono mancare le tartarughe Caretta, conosciute per i loro lunghi viaggi migratori attraverso gli oceani.
Tuttavia, la perdita degli habitat di nidificazione dovuta allo sviluppo costiero, l’inquinamento marino e la cattura accidentale nelle reti da pesca stanno portando questa specie verso la minaccia di estinzione. Proteggere i loro siti di nidificazione e ridurre la pesca accidentale sono azioni cruciali per la loro sopravvivenza.
Foca Monaca del Mediterraneo (Monachus monachus)
Con una popolazione stimata di meno di 700 individui, la foca monaca del Mediterraneo è uno dei mammiferi marini più rari al mondo. Le principali minacce includono la perdita dell’habitat, la persecuzione umana e il disturbo causato dal turismo.
La creazione di riserve marine protette e la sensibilizzazione delle comunità locali sono fondamentali per proteggere questa specie.
Vaquita (Phocoena sinus)
Il vaquita è il cetaceo più piccolo e più minacciato al mondo, con meno di 30 individui rimasti. La principale minaccia è la cattura accidentale nelle reti da posta illegali destinate alla pesca del totoaba, un pesce le cui vesciche natatorie sono molto richieste sul mercato nero.
La protezione delle acque del Golfo di California e l’applicazione rigorosa delle leggi anti-bracconaggio sono cruciali per evitare l’estinzione del vaquita.
Lontre marine
Le lontre marine hanno la pelliccia più densa del pianeta, ma non avendo lo strato di grasso che solitamente isola tutti i mammiferi marini, devono mangiare molto per tenersi calde nelle gelide acque dell’oceano: ogni giorno, infatti, consumano fino a un quarto del loro peso corporeo.
Le lontre marine meridionali, a differenza di quelle del Mare del Nord che prolificano al largo della costa occidentale degli Stati Uniti, sono arrivate all’esiguo numero di 3 mila: nel passato venivano sterminate per le loro pellicce, mentre ora rischiano l’estinzione per la perdita di habitat, la difficoltà di trovare cibo, le malattie, l’intrappolamento nelle reti e il conflitto con i pescatori per catturare i molluschi, di cui sono ghiotte.
Lamantino
I lamantini, una specie nota anche come “mucche di mare” per la loro fisionomia, sono a forte rischio di estinzione. Il gruppo più consistente di questo gigante buono è in Florida dove, però, vivono solo 3 mila esemplari.
Le alghe tossiche, la perdita di habitat e le collisioni con le barche rischiano di far sparire per sempre questa specie.
Squali Martello (Sphyrnidae)
Tra gli animali marini a rischio non possono mancare questi squali iconici per la loro testa a forma di martello, da cui proviene il loro nome. Purtroppo, la pesca eccessiva per le loro pinne, utilizzate nella zuppa di pinne di squalo, ha portato molte specie di squali martello sull’orlo dell’estinzione.
Rafforzare le leggi contro la pesca degli squali e promuovere la pesca sostenibile sono passi essenziali per la loro protezione.
Tonno rosso
Per quanto riguarda il Tonno Rosso, invece, la Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonnidi dell’Atlantico (ICCAT) stima che ne rimangano 25 mila esemplari. Il loro più grande nemico è l’overfishing, letteralmente “sovra pesca” data da una eccessiva e non razionale attività di pesca, e la diminuzione di cibo disponibile.
Balena grigia
E infine, la Balena grigia. Questo cetaceo di 15 metri è stato cacciato per centinaia di anni, determinando la sua scomparsa dal Nord Atlantico e la presenza di un’esigua popolazione nel Nord Pacifico. L’ultimo baluardo di quest’affascinante creatura rimane un gruppo nel nord-est del Pacifico: a quanto pare le restrizioni sulla pesca hanno permesso il loro stanziamento e riproduzione, tanto da rimuoverle dalla lista delle specie in pericolo negli Usa nel 1994.
I coralli
Non dimentichiamo infine i Coralli, che non vengono mai menzionati tra le specie in pericolo, eppure sono animali che costituiscono un elemento fondamentale per il mantenimento dell’ecosistema marino. I coralli forniscono protezione a molti pesci e rappresentano un rifugio ideale in cui deporre le uova. Purtroppo, però, la crescente acidificazione degli oceani e la grave piaga della pesca a strascico li distrugge.
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Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli
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