Anthemis: una varietà di perenni dai fiorellini simili a margherite per decorare il giardino
Anthemis è il nome che raggruppa un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, che si presentano come piccole piante perenni con la tipica infiorescenza simile a quella margherita.
Sommario
Anthemis: descrizione
Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, l’Anthemis deve il suo nome alla parola greca Anthemon che vuol dire ‘abbondante fioritura’. Questo termine è poi stato trasformato in Anthemis cioè piccolo fiore.
I fiori sono molto simili alle comuni margherite con colori che vanno dal bianco al giallo, fino all’arancio e rosa. Le foglie sono sottili simili a quelle delle felci. Il fusto si alza fino a 20 cm in media. Nella variante Carpatica arriva ai 70 cm.
Come coltivare l’Anthemis
Si tratta di una pianta facile da coltivare: è rustica si adatta ad ogni tipo di terreno, predilige terreni ben drenati e l’esposizione al sole. Viene coltivata sia in vaso sia in aiuole come pianta ornamentale.
Si coltiva in raggruppamenti, uno ogni 30-40 cm al massimo, e va potata dopo la fioritura. In primavera è bene usare un fertilizzante a base di concime organico o minerale a lenta cessione .
Va potata dopo la fioritura, accorciando anche di 2/3 la vegetazione in modo da stimolarne una nuova vegetazione.
Il genere comprende diverse piante erbacee annuali e biennali. Tra queste la più comuni sono la Arvensis, la Nobilis e la Maritima, che presentano tutte fiori come quelli della camomilla.
Anthemis arvensis o camomilla bastarda
La Anthemis Arvensis, della famiglia delle margheritine, è un pianta erbacea conosciuta come ‘camomilla bastarda’ o ‘camomillone’.
Si tratta di una pianta autoctona delle campagne francesi ed è considerata una delle migliori specie febbrifughe.
Presenta foglie lobate e fiori simili alle classiche margheritine dei prati, ma col capolino completamente giallo.
Origini della camomilla bastarda
Originaria dell’area mediterranea, è diffusa allo stato selvatico in tutte le regioni d’Italia, sia in aree pianeggianti che collinari, fino alla montagna a 1800 metri di altitudine.
Spontaneamente cresce sui sentieri di montagna e lungo le strade rocciose, ma può essere coltivata anche in vaso o in terra.
Caratteristiche della pianta
La pianta di camomilla è una «terofita scaposa autofertile», il che significa che in inverno scompare per poi ricomparire nell’anno successivo spontaneamente, grazie alla germinazione dei semi caduti sul terreno.
I fiori, simili a margherite e infatti vengono spesso confusi con quelli della camomilla comune. I semi sono di dimensioni ridotte e maturano da luglio ad agosto. La fioritura inizia già a marzo se il clima è caldo ed è copiosa da maggio a giugno
Anthemis Arvensis: come si coltiva
La pianta cresce bene in luoghi caldi e soleggiati ma anche nelle zone a mezz’ombra. Non tollera l’ombra totale e il freddo.
Terreno
La camomilla bastarda cresce bene su ogni tipo di terreno: umido, ben drenato, con valore di pH neutro o acido ma si sviluppa in modo rigoglioso nei terreni argillosi e ricchi di azoto.
Annaffiature
Si consiglia di annaffiarla in modo regolare nel periodo della fioritura e dopo, ma evitando le innaffiature a pioggia.
Concimazione
Per potere fiorire a lungo va concimata somministrando nel terreno di coltivazione un fertilizzante per piante verdi e da fiore ricco in azoto.
Riproduzione in terra e vaso
Come le altre piante della stessa famiglia di Anthemis si riproduce per seme in piena terra in primavera da marzo-aprile oppure in autunno tra settembre –ottobre. In vaso si riproduce con semenzaio alveolato in marzo. Il tempo di germinazione varia dai 10 ai 15 giorni. Quando emettono 3 o 4 foglioline possono essere trapiantate in vaso o in terra.
Potatura
La camomilla bastarda è una pianta annuale e non si pota: per stimolare altri getti floreali si consiglia di recidere gli steli con fiori appassiti.
Anthemis Arvensis: malattie e parassiti
Si tratta di una pianta rustica resistente ai parassiti più comuni come afidi e cocciniglie. Lumache e limacce possono essere controllate con esche apposite.
Teme però il marciume delle radici che si verifica se il terreno non è ben drenato: si consiglia di evitare gli eccessi di acqua che possono favorire la formazione di marciumi radicali.
Anthemis Arvensis: proprietà terapeutiche
Questa pianta viene utilizzata per le sue proprietà medicali, soprattutto per le seguenti capacità:
- antalgica, per ridurre i dolori in genere, incluso il mal di testa
- antireumatica, per curare artrite e reumatismi
- febbrifuga, abbassa la temperatura corporea
L’olio ricavato dalla falsa camomilla vanta proprietà i calmanti ed ha un effetto benefico e rilassante per chi è stanco e stressato per motivi lavoro.
Anthemis nobilis
Anche detta camomilla romana cresce spontanea nei prati ed è profumatissima, soprattutto dopo il taglio dell’erba o il calpestio.
In Inghilterra è usata per farci rotolare i cani dopo il bagno. Meglio tagliare il fiore in modo che la pianta accestisca bene; disponibile in vaso 20 cm.
Proprietà terapeutiche dell’anthemis nobilis
La pianta cresce spontaneamente, ma viene spesso coltivata a scopo terapeutico avendo cura di essiccarla all’ombra e in un luogo ben aerato e rapidamente. Questo impedirà che la pianta scurisca perdendo le sue proprietà.
Si distingue dalla camomilla matricaria, molto meno diffusa ma la più nota per fare la classica bevanda che concilia il sonno, per il fusto che prima è ‘strisciante’ e poi si sviluppa eretto.
Il fiore della camomilla romana viene utilizzato in infuso. Le proprietà terapeutiche sono per lo più:
- antispasmodiche
- digestive
- sedative
Inoltre riduce:
- disturbi mestruali
- infiammazioni del cavo orale e della gola,
- mal di denti, male alle orecchie, mal di testa e riniti.
Controindicazioni
Non utilizzare gli estratti di camomilla romana in caso di gastriti acute ed ulcera peptica
Inoltre, l’uso della camomilla romana è controindicato anche in gravidanza.
Anthemis maritima
L’Anthemis Maritima della tessa famiglia delle altre anthemis, è anch’essa una perenne erbacea con il fiore simile alla margherita.
Si tratta di una pianta selvatica resistente che si adatta bene ad ogni luogo o terreno anche se predilige il caldo. Fiorisce tra aprile e novembre.
Come coltivare la camomilla maritima
Non necessita di grande cure, di solito cresce spontaneamente nelle zone sabbiose su terreno sciolto e ben drenato.
Ama il caldo quindi se coltivata in vaso va posizionata in un’area soleggiata.
Va annaffiata abbondantemente in estate e va invece protetta dal freddo in inverno. Se cresciuta in vaso si può riporre in casa e riportarla fuori quando il clima è meno rigido.
L’unica cura che bisogna darle è pulirla dai rami secchi e da quelli morti.
Proprietà della camomilla maritima
Questa specie ha solo funzione ornamentale. Molto apprezzata per abbellire i giardini e per il gradevole odore che emana dalla primavera fino a novembre.
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