Erbe medicinali e aromatiche

Ashwagandha, cos’è e come si utilizza

Nota anche come ginseng indiano, è una pianta molto usata in fitoterapia

L’Ashwagandha, nota anche come ginseng indiano, il nome botanico è Whitania Somnifera. Questa pianta è molto usata nell’Ayurveda per la cura di svariate patologie. I suoi principi attivi sono noti anche nella medicina indiana ayurvedica e utilizzati fin da tempi remoti. Conosciamo meglio questa pianta e tutte le sue virtù.

Ashwagandha, cos’è e come si utilizza

Origine del nome: Ashwagandha

Questo è il termine sanscrito derivante dalle parole ashva (“cavallo”) e gandha (“odore”) utilizzato per indicare una pianta indiana dal forte aroma che ricorda l’odore della pelle del cavallo.

Questo arbusto di cui, per fini fitoterapici e curativi si utilizzano sopratutto le radici, è nota in botanica come Whitania somnifera, ma anche ginseng indiano, falso alchechengi, ciliegia d’inverno, uva spina velenosa.

La pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, la stessa di pomodoro, melanzana, patata, tabacco e belladonna.

Tracce della sua diffusione sono riscontrabili già nei testi di medicina indiana che fanno risalire la conoscenza delle sue proprietà a Punarvasu Atreya, tra il I e VIII secolo AD.

La sua importanza nella medicina ayurvedica è paragonabile che ha il ginseng nella medicina tradizionale cinese.

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Ashwagandha o Withania somnifera, cos’è

Dal punto di vista botanico, la Withania somnifera si presenta come un arbusto erbaceo, legnoso alla base, che può raggiungere anche i 170 cm di altezza.

Esattamente come il pomodoro, le infiorescenze sono di colore verde-giallo e i frutti giallo-arancio o rosso. Foglie e fusti sono ricoperti da una leggera peluria che dona alla pianta un riflesso grigio-ceruleo.

Dello stesso genere vengono individuate 23 specie di Whitania, ma solo la somnifera è conosciuta per le proprietà curative. La pianta è originaria dell’India, Nepal, Pakistan, Africa settentrionale e Sri Lanka, ma viene coltivata anche in alcune zone del Mediterraneo, tra cui Sicilia e Sardegna.

Il suo impiego risale a tempi remoti e ancora oggi è utilizzata come ricostituente, tonico, adattogeno e immunostimolante.

Ashwagandha: proprietà

In medicina ayurvedica è impiegata nella cura e trattamento di svariate patologie. Della pianta, si utilizzano sopratutto le radici dove sono concentrati la maggior parte dei principi attivi.

I principali sono i lattoni non steroidei, detti anche witanolidi, le saponine, alcuni alcaloidi e altri componenti dalle proprietà principalmente antinfiammatorie, anticancerogene e anti-anemiche (ferro).

In quantità inferiore, ma comunque considerevole, anche foglie e frutti sono ricchi di alcaloidi, aminoacidi, zuccheri e ferro.

Ashwagandha

La Witaferina A, inoltre, è uno dei principi attivi per i quali è stata dimostrata l’efficacia antitumorale. Lo stesso effetto è stato osservato anche con la witaferina E.

L’effetto immunostimolante, invece, sembra essere correlato alla capacità di alcuni componenti chimici della pianta di indurre la sintesi di monossido di azoto da parte dei macrofagi.

A questa erba sono attribuite anche proprietà ipocolesterolemizzanti antimicrobiche, confermate da recenti studi scientifici condotti dall’ISS.

Nei trattamenti ayurvedici, migliora il tono muscolare e supporta la psiche nei momenti di stress e affaticamente. Il suo utilizzo è consigliato in caso di:

  • debolezza
  • mancanza di sonno
  • ansia
  • perdita di memoria,
  • perdita di energia muscolare
  • tosse
  • infertilità
  • gonfiore ghiandolare

Ashwagandha: benefici

Tra tutte le proprietà medicamentose di questa pianta, quella che meglio rappresenta l’ashwagandha è il potere adattogeno degli estratti.

Ciò vuol dire che l’ashwagandha è in grado di supportare il delicato equilibrio psicofisico ad ogni minimo cambiamento dell’ambiente circostante. Inoltre, sostiene l’organismo contro l’accumulo delle tossine e agisce come rinvigorente in caso di stanchezza.

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Non a caso, il suo utilizzo è consigliato sopratutto in caso di affaticamento, stress, insonnia, stanchezza psicofisica, caratteristiche che la rendono molto simile al ginseng. E’ consigliata anche come rimedio naturale per le aiutare la mente a ritrovare la giusta concentrazione e in generale per supportare il benessere di psiche e corpo.

Per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antireumatiche, l’ashwagandha trova impiego anche nella cura di reumatismi, ipertensione, invecchiamento precoce. Secondo la tradizione ayurvedica, inoltre, la pianta sarebbe anche un potente afrodisiaco.

Ashwagandha: controindicazioni

Attenzione alle controindicazioni e agli effetti indesiderati. Le donne in gravidanza o che allattano devono astenersi dal consumo di ashwagandha. Dosaggi elevati di ashwagandha possono causare disturbi gastrointestinali, vomito e diarrea.

Come per tutte le piante ed erbe officinali, si raccomanda sempre di consultare il medio o l’erborista di fiducia prima di iniziare una terapia. Solo uno specialista, infatti, saprà consigliare dosi e tempi di somministrazione tenuto conto del quadro clinico generale del paziente.

Dove trovare l’Ashwagandha

Gli estratti si trovano in erboristeria e nei negozi di prodotti naturali sotto forma di capsule o polvere.

Dosi consigliate di integratore a base di Ashwagandha

La dose raccomandata è generalmente compresa tra i 600 e i 1000 mg, per 2 volte al giorno, se assunta sotto forma di capsule.

In caso di insonnia o ansia, l’utilizzo è limitato a un cucchiaino sciolto in una tazza di latte o un in bicchiere d’acqua da assumere prima di andare a letto.

La trovate nelle migliori erboristerie ma anche direttamente online.

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Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2022 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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