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Altro che stupido e testardo: l’asino è un animale tutto da scoprire!

Un animale calmo che ama la tranquillità

L’asino è uno degli animali domestici con cui la superstizione popolare si è sicuramente sbizzarrita più che mai. Ben lungi dall’essere testardo, stupido, cocciuto o pigro, questo simpatico quadrupede è semplicemente un tipo a cui piace la tranquillità e che ama fare ogni cosa con calma.

Altro che stupido e testardo: l’asino è un animale tutto da scoprire!

Asino, a chi? Questo animale sembra essere fatto apposta per mettere in dubbio alcuni pregiudizi negativi che lo accompagnano da sempre… Scopriamolo insieme e impariamo a conoscere meglio questo mammifero la cui storia si è incrociata a quella dell’uomo secoli or sono.

Un po’ di storia

Pare che i primi asini addomesticati a varcare i confini europei furono quelli della Numidia. Proprio in questa regione in Nord Africa l’asino era stato domesticato per la prima volta. In Asia, invece, l’asino ha sempre convissuto al fianco di specie equine assai simili, come l’Ermione e l’Onagro. L’asino domestico è il diretto discendente di quello selvatico africano che vive ancora oggi allo stato brado in Siria, Iraq, Afghanistan, Iran e Russia.

Dall’evoluzione di questa razza è sopravvissuta fino ai giorni nostri l’Equus asinus taeniopus, che oggi vive lungo le coste del Mar Rosso.

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Caratteristiche dell’asino e aspetto generale

Oggi come secoli fa, gli asini sono allevati e apprezzati come animali da lavoro, da compagnia e per la produzione del famoso latte d’asina. In tempi più antichi, questo quadrupede equino molto simile al cavallo era considerato un valido compagno nel combattimento. Gli asini di Martina Franca e i muli del Ragusano, ad esempio, erano le razze destinate espressamente all’esercito.

Questa doverosa premessa ci aiuta a comprendere quanto importante sia il ruolo che questo animale riveste da sempre nella storia dell’umanità. Un’importanza guadagnata grazie ad un carattere mite, affidabile e tranquillo e ad un’indole pacata. Intelligente e forte, a dispetto della credenza popolare che vede in lui il simbolo della stoltezza, l’asino è un animale longevo che può superare i 40 anni di vita.

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Si adatta bene a qualsiasi situazione ambientale, è poco esigente e non si tira indietro davanti alla fatica. Ha grandi orecchie, zoccoli alti, m la criniera è quasi del tutto assente. La coda è lunga e termina a forma di pennello con peli fitti e lunghi. Il suo mantello è normalmente grigio. Anche se non si presta facilmente al galoppo, può trottare per ore senza sosta.

Il verso dell’asino è il raglio e malgrado sia decisamente sgraziato e spiacevole all’udito, rappresenta un’espressione di saluto e di richiamo che i giovani esemplari utilizzano nei confronti dei loro simili.

Asino femmina

La femmina dell’asino è allevata e apprezzata sin dalla notte dei tempi perché produce un latte molto nutriente, ricco di principi benefici, zuccheri e proteine. Pensate che l’apporto proteico che il consumo di questo latte garantisce è maggiore di quello contenuto nel latte di mucca. Inoltre è facilmente digeribile e ha proprietà benefiche notevoli. In pratica è molto più simile al latte materno di quanto si possa credere.

Per questo motivo l’asina gode di una considerazione decisamente superiore a quella del maschio. Un’altra cosa sorprendente è il ciclo riproduttivo: ha il primo calore ad un anno di età e la sua gravidanza dura 365 giorni. Una volta al mondo, il piccolo asino viene nutrito dalla mamma con il suo latte per i primi 6 mesi di vita.

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Carattere dell’asino

Anche se inizialmente può sembrare poco socievole e piuttosto diffidente, in realtà l’asino è un amabile animale da compagnia, dal temperamento mite e controllato, che nel lavoro si dimostra paziente e instancabile. Di certo la prudenza è la sua peculiarità principale, dunque non si fida facilmente degli sconosciuti, ma per entrare nelle sue grazie basta davvero poco.

Camminando al suo fianco è lampante la sua amabilità, l’attenzione che nutre nei confronti di chi gli è vicino e di ciò che lo circonda. E’ curioso, ma mai invadente. E’ docile nell’approccio, sensibile ed educato. Abituato, com’è, a muoversi lentamente, difficile che incuta timore o paura nel suo accompagnatore. Al contrario, se ci mostriamo ansiosi o nervosi, sarà lui a prendere le redini della situazione e a infondere serenità.

Per tutti questi motivi, l’asino è entrato a pieno titolo nell’elenco degli animali da compagnia ideali per la pet-therapy.

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Un luogo comune molto diffuso è che indica l’asino come animale propenso a sferrare calci senza motivo. In realtà l’asino scalcia solo di fronte a un pericolo concreto o ad una sensazione di estremo disagio. Quando sta per scalciare, l’asino diventa irrequieto, si esibisce in colpi di coda e poi picchia in terra i piedi. Nonostante questo, il più delle volte preferisce allontanarsi più che mostrarsi violento.

Alimentazione

Essendo mite e poco esigente, tutto ciò che desidera è pascolare sereno in un prato dove ci sia sufficiente erba o fieno da brucare.

Mangia bene volentieri anche la paglia, purché integrata con il sale minerale per equini e acqua. Per il ricovero è fondamentale disporre di una stalla coperta con fondo ben drenato, duro e poco scivoloso.

L’ideale per l’asino è la lettiera di paglia d’orzo che rappresenta sia una buona fonte di nutrimento che un giaciglio perfetto.

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Razze di asino

Le principali razze italiane di asino domestico sono otto, ognuna con una forte connotazione regionale e una lunga tradizione alle spalle. Eccole in elenco:

  • Asino dell’Amiata
  • Asino dell’Asinara
  • Asino di Martina Franca
  • Asino ragusano
  • Asino romagnolo
  • Asino pantesco
  • Asino sardo
  • Asino Viterbese (di Allumiere)

Alcune di queste specie sono in via d’estinzione, nonostante i programmi di recupero e di tutela espressamente dedicati a questi animali. Altri ancora, vivono esclusivamente nei territori di origine.

E’ il caso dell’asino bianco dell’Asinara o dell’asino sardo, apprezzato in tutto il mondo per il suo temperamento particolarmente vivace e rustico e per la sua spiccata propensione alla soma.

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Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2022 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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