Le Astrophytum, piante grasse a forma di stella dai vivaci fiori gialli
Tanti consigli utili per una coltivazione ottimale
Originarie di Messico e Texas, le Astrophytum sono fra le piante grasse più amate per la forma particolare e la bellezza dei loro fiori. Il fusto globuloso presenta delle sezioni suddivise da solchi piuttosto evidenti, che conferiscono quel tipico aspetto ‘a stella’ da cui deriva il loro soprannome. Come accade per la maggior parte delle piante grasse fiorite, sono facili da coltivare e curare.
Sommario
- Caratteristiche dell’Astrophytum
- Quando fiorisce l’Astrophytum
- Varietà di Astrophytum
- Come curare gli Astrophytum
- Come rinvasare l’Astrophytum
- Come moltiplicare l’Astrophytum
- Parassiti e malattie dell’Astrophytum
- Qual è l’etimologia dell’Astrophytum
- Qual è il significato dell’Astrophytum
- Approfondimenti sulle piante grasse
Andiamo quindi a scoprire insieme come curare le Astrophytum per abbellire terrazzi e giardini, ed anche gli interni di casa.
Caratteristiche dell’Astrophytum
Appartenenti alla famiglia delle Cactaceae, sono un genere originario del Messico e del Texas.
Sono fra le più apprezzate, sia per la bellezza dei fiori, che si schiudono in estate, e sono di un bel giallo acceso e vivace, che per la particolare forma. Crescono molto lentamente.
Nel dettaglio si presentano con:
- fusto: di forma sferica, con l’età diventa un po’ più allungato e slanciato. Presenta costolature evidenti, ed è ricoperto da areole lanuginose o spinose
- fiori: di solito gialli o giallo-rossi, spuntano in estate dalle areole sulla sommità del fusto. Durano poco, circa 2-3 giorni appena
- frutti: tendenzialmente secco, si apre naturalmente e raggiunge la maturazione piuttosto rapidamente
Quando fiorisce l’Astrophytum
Verso il mese di maggio, compaiono deliziosi fiori grandi e solitari.
A forma di imbuto, sono gialli, con la parte centrale screziata e sfumata di rosso. La fioritura avviene durante il giorno.
Varietà di Astrophytum
Se ne conoscono 4 varietà. Andiamo a conoscerle più da vicino.
- A. myriostigma: varietà dalla forma a colonna che può raggiungere un’altezza di 60 cm. Priva di spine, ha un diametro che può raggiungere i 18 cm. In genere presenta 5 costolature (in rari casi 6), di forma triangolare. I grandi fiori sono gialli e i frutti verdi
- A. asterias: simile ad un riccio di mare, questa specie misura 10 centimetri di diametro e 4 d’altezza. Il fusto, di colore grigio-verdastro, è ricoperto di parecchi tricomi. Presenta areole lanose e non ha spine. Tipica di alcuni stati messicani e del Texas, questa varietà vive bene nei terreni argillosi e pianeggianti. Quando il fusto ha un diametro di almeno 3 cm, comincia a fiorire. Con molti petali gialli, ricordano, per la forma, le margherite. La parte centrale è rossa. Spuntano sulla cima della pianta ma, purtroppo, durano appena qualche giorno. Il frutto si presenta come una bacca globosa che cade spontaneamente una volta giunta a maturazione
- A. capricorne: varietà di color verde brillante, di forma globosa che, in età adulta, assume una lieve forma colonnare. Diffusa nel deserto di Chihuahuan, raggiunge i 10-20 cm di altezza. Il fiore è giallo, con gola arancione. I frutti rossi sono a maturazione rapida
- A. ornatum: con fusto verde scuro, che col passare degli anni assume una texture sugherosa, questa varietà può superare il metro d’altezza. Le areole sono ricoperte da una lanugine giallina, mentre le 8 costolature, talvolta spiralate, presentano spigoli acuti. I fiori gialli hanno un diametro di circa 7 cm. Specie originaria del Messico centrale, dove cresce lungo le pareti assolate delle valli fluviali.
Quali sono gli ibridi dell’Astrophytum
Si ibridano facilmente. Tuttavia, non si hanno notizie circa ibridi naturali, probabilmente per le avverse condizioni climatiche dei loro habitat naturali.
I giapponesi, tramite l’ibridazione, hanno ottenuto varietà molto belle, come la rinomata A. super kabuto e la A. onzuka.
Come curare gli Astrophytum
Si tratta di piante piuttosto facili da curare che non richiedono una grande manutenzione. Ma vediamo nel dettaglio i parametri da considerare per coltivarle al meglio, mantenendole in salute.
- Esposizione: tutte le varietà richiedono l’esposizione diretta al sole e molta luce. Solo l’A.asterias va riparata in una zona semi ombreggiata
- Terreno: l’ideale è un terriccio leggero e ben drenato
- Clima: sopportano temperature anche piuttosto basse così come le forti escursioni termiche. L’importante è fare attenzione ai livelli di umidità. Nonostante quanto detto, è bene che la temperatura non si abbassi mai sotto i 4°. In inverno andrebbero sistemate in un luogo luminoso, fresco e asciutto con una temperatura costante compresa tra i 5° e i 10°. In estate sopportano il caldo senza problemi ma, di notte, non si deve scendere al di sotto dei 16°-20°
- Irrigazione: in inverno le annaffiature vanno sospese. A maggio e settembre si può precedere una volta ogni 2 settimane. In piena estate, specie se fa molto caldo, annaffiare anche 2-3 volte alla settimana. In ogni caso, evitare di eccedere perché si potrebbe favorire la formazione di ristagno idrico e conseguente marciume radicale. Quando fa molto caldo, procedere con le irrigazioni nelle prime ore della giornata per evitare shock termici alle radici. Tra una annaffiatura e l’altra, aspettare che il terriccio sia completamente asciutto
- Concimazione: durante l’estate e la primavera, ogni 2 settimane circa, somministrare del fertilizzante liquido ricco di fosforo e potassio, e povero di azoto
- Potatura: non necessaria
Come rinvasare l’Astrophytum
Essendo una pianta che cresce piuttosto lentamente, si può procedere col rinvaso ogni 3-4 anni. In primavera, usando terriccio specifico per cactacee e usando vasi più grandi rispetto ai precedenti. Nello specifico, per le specie asterias e caput-medusae, preferire contenitori più sviluppati in altezza che in larghezza; il contrario invece per tutte le altre specie.
Come moltiplicare l’Astrophytum
In genere avviene per semi, anche utilizzando quelli prodotti dalle piante che si hanno in casa.
Ecco come procedere:
- piantate i semi in primavera, utilizzando un terriccio fertile mescolato a sabbia grossolana
- sistemate il vassoio coi semi all’ombra e in un ambiente con temperatura costante di circa 21-25 gradi
- cercate di mantenere il terreno sempre umido fino alla germinazione
- spostate il vassoio in un luogo più luminoso una volta che i semi avranno germogliato
- trapiantatele nei singoli vasi quando le piantine saranno piuttosto robuste
Germinazione basale dell’Astrophytum
Oltre alla semina, è possibile anche procedere alla germinazione basale. Capita spesso, infatti, che alla base delle piante più vetuste si formino dei germogli.
Questi vanno staccati durante i mesi estivi e messi nella sabbia. Nell’arco di 2-3 mesi radicheranno e potranno così essere rinvasati.
Parassiti e malattie dell’Astrophytum
Il maggior nemico è la cocciniglia, facilmente eliminabile con delle toccature localizzate a base di alcool.
Attenzione anche ai ristagni idrici, al marciume radicale e alla eccessiva umidità ambientale, così come alla condensa che si forma in serra.
La specie che risulta più delicata è l’A. asterias.
Qual è l’etimologia dell’Astrophytum
Il nome deriva dall’unione di due parole greche: aster, che vuol dire ‘stella’ e phytòn, che significa ‘pianta’. Per le via delle caratteristiche costolature, vista dall’alto, questa pianta somiglia proprio ad una stella.
Quanto costa l’Astrophytum
Una piantina della varietà più comune di A. asterias e A. ornatus in vaso di circa 4 cm di altezza può costare fino a 10 euro, mentre una più grande, sui 15 cm arriva ad un prezzo di 30 euro.
Le trovate nei garden center e nei vivai specializzati in piante grasse. I semi delle varietà giapponesi ibridate sono più cari, ed il prezzo è di circa 15 euro per un sacchetto di 10 semi.
Qual è il significato dell’Astrophytum
Nel linguaggio dei fiori, il suo significato va ricondotto a quello generico dei cactus, ovvero, la capacità di resistere di fronte alle condizioni più difficili ed avverse.
Approfondimenti sulle piante grasse
Se le piante grasse sono la vostra passione, potrebbero interessarti anche le nostre schede sulle varie piante grasse:
- Anacampseros
- Aporocactus flagelliformis
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- Barba di Giove
- Cactus di Natale
- Calancola
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- Echinocactus
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Ultimo aggiornamento il 30 Novembre 2022 da Rossella Vignoli
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