Aurora boreale, lo spettacolo della natura
La descrizione scientifica, le cause e dove poter ammirare questo meraviglioso fenomeno naturale
L’aurora boreale, nota anche come aurora polare, è uno spettacolo della natura che tutti sognano di vedere almeno una volta nella vita….ma per ammirarla bisogna raggiungere l’estremo nord o sud del mondo, posti lontani e solitari nel cuore dell’inverno. Vi spieghiamo perchè e quando si verifica, dove è possibile vederla e tante curiosità sulla regina dei cieli, con tante foto e video da non perdere.
Sommario
- Aurora boreale: cos’è
- Le cause dell’aurora boreale: perchè si verifica
- L’aurora boreale emette dei suoni?
- L’aurora boreale nella storia
- Quando vedere l’aurora boreale e australe
- Dove vedere l’aurora boreale e australe
- Dove vedere l’aurora boreale
- Dove vedere l’aurora australe: i posti migliori per ammirarla aurora boreale
- Consigli per ammirare l’aurora boreale
- Le immagini ed i video più belli
- Qualche consiglio per i vostri viaggi
Aurora boreale: cos’è
L’aurora, è un fenomeno ottico che ha sede nell’atmosfera terrestre,ed è caratterizzato da bande luminose di diverse forme e colori visibili anche a occhio nudo.
Può essere formata da enormi archi e raggi luminosi che si innalzano fino a 100 km dalla superficie terrestre, lungo tutto il campo magnetico.
A seconda dell’emisfero in cui si verifica, si chiama aurora boreale (nel Nord) o australe (nel Sud). Per vederla bisogna viaggiare all’estremo nord o nel sud del mondo, arrivare in Islanda o nella penisola scandinava, oppure in Artide o in Patagonia per toccare quasi il polo nord, o il polo sud, in particolare in alcuni periodi dell’anno.
Scopriamo tutto sulle aurore boreali, le cause scientifiche e dove e quando poterle ammirare.
Le cause dell’aurora boreale: perchè si verifica
Lo spettacolo delle forme e dei colori delle bande luminose dell’aurora è causato dall‘interazione di particelle cariche (protoni ed elettroni) di origine solare (vento solare) con la ionosfera terrestre (atmosfera tra i 100-500 km), è un fenomeno fisico noto e documentato, che però continua a sorprendere e a stuzzicare l’immaginazione collettiva.
Semplificando molto sono (di solito, ma non sempre) luci verdi che possono essere viste da luoghi dell’estremo nord come l’Islanda, la Scandinavia, l’Alaska e le parti settentrionali del Canada.
A causa della loro natura sembra che le luci si muovano nel cielo, quasi ballando, ed è uno spettacolo piuttosto impressionante. Nella cultura cinese e giapponese si crede che un bambino concepito sotto l’aurora boreale sarà benedetto dalla buona fortuna.
Spiegazione scientifica dell’aurora boreale
L’aurora polare anche chiamata aurora boreale o australe a seconda che si verifichi rispettivamente nell‘emisfero nord o sud, è un fenomeno ottico che ha sede nell’atmosfera terrestre. Ed è caratterizzato da bande luminose di forme e colori mutevoli nel tempo e nello spazio.
Le bande di colore verde e giallo-rosso sono chiamate archi aurorali e sono dovute all’interazione di particelle di origine solare, cariche – protoni e elettroni – con la ionosfera terrestre, ovvero l’atmosfera terrestre tra i 100 e 500 km. Protoni ed elettroni cedono la carica agli atomi neutri dell’atmosfera emettendo luce.
I particolari colori di un’aurora dipendono da quali gas sono presenti nell’atmosfera, dal loro stato elettrico e dall’energia delle particelle che li colpiscono.
Ad esempio:
- l’ossigeno atomico è responsabile del verde
- l’ossigeno molecolare causa il rosso
- l’azoto causa il blu
Cause ed origini dell’aurora
L’origine è stabilita dall’azione del Sole che dista 149 milioni di km dalla Terra ed emette particelle energetiche che viaggiano formando il cosiddetto vento solare, ad una velocità compresa tra i 400 e gli 800 km/s.
Il vento solare trascina con sé il campo magnetico solare che, arrivato alla magnetosfera, interagisce con essa creando un evento luminoso simile ad una cometa.
Il campo magnetico terrestre funziona come uno scudo e scherma l’arrivo di tutte le particelle cariche che compongono il vento solare. Questo, però, riesce in parte a penetrare e ad interagire con la ionosfera terrestre, dove deposita enormi quantità di protoni ed elettroni: è la causa del fenomeno delle aurore.
Le zone artiche possiedono una protezione magnetica minore e risultano dunque le più esposte a questo fenomeno.
L’aurora boreale emette dei suoni?
A completare la magnificenza di questo fenomeno naturale è l’emissione di suoni, che rendono l’evento come una danza di luce. Infatti durante l’apparizione di un’aurora è possibile, ma non sempre, udire alcuni suoni che assomigliano a sibili.
Non vi è certezza sulle origini di questi suoni, ma gli scienziati sostengono che siano dovuti alle agitazioni del campo magnetico terrestre causate dall’aumento della ionizzazione dell’atmosfera.
L’aurora boreale nella storia
Non è un fenomeno recente, sicuramente fu avvistata fina dall’inizio dell’umanità, ma se ne ha notizia solo in epoca più recente grazie alle descrizioni di cantastorie e alle numerose leggende dei paesi del Nord tramandate verbalmente.
Il popolo vichingo credeva che fossero dovute all’armatura delle Valchirie, le vergini guerriere, che diffondeva una luce tremolante. Al giorno d’oggi gli abitanti del posto si riferiscono spesso rispettosamente, come alla signora in verde (colore principalmente visibile dell’aurora) o regina dei cieli.
La storia scientifica di questo evento atmosferico risale al 1859, quando ne vennero avvistate alcune lungo una vasta area del territorio americano. Questo evento fu chiamato la Grande Aurora del 1859 e diede l’inizio a studi rigorosi per capirne il fenomeno. A capo del team di studiosi vi fu l’astronomo inglese Richard Christopher Carrington.
L’ultimo evento di un’intensità pari alla metà di quella del 1859 è accaduto nel 1960 provocando interruzioni radio in tutto il pianeta. Si stima che eventi così eccezionali possano verificarsi ogni 500 anni!
Un’attività magnetica solare di forte intensità e la formazione di macchie solari, che influiscono sull’aurora, hanno un ciclo di 11 anni. Il nuovo ciclo è iniziato nel 2008.
Negli ultimi undici anni, gli studiosi hanno rilevato circa 21.000 brillamenti e 13.000 nubi di plasma fuoriuscite dalla superficie solare. Il 2019-2020 sono dunque ottimi anni per vedere le aurore.
In Italia la visibilità delle aurore boreali è decisamente rara: ultimo fenomeno rilevante nella notte tra il 17 e il 18 novembre 1858.
Quando vedere l’aurora boreale e australe
I venti solari che causano le aurore sono difficili da prevedere, la stagione migliore è il periodo della notte polare: da settembre a marzo nell’emisfero nord, e viceversa nell‘emisfero sud, da marzo a settembre.
Tuttavia, nella zona prossima ai poli magnetici non c’è una stagione ideale, poiché in questo anello polare si verificano di eventi celesti di questo tipo circa 200 notti all’anno.
Le luci sono visibili quando il cielo è limpido e chiaro, senza nuvole e, a tal proposito, è molto importante scegliere con cura e attenzione il luogo dal quale osservare questo spettacolo naturale. Per questo è fortemente consigliato scegliere luoghi dove l’inquinamento luminoso sia ridotto al minimo.
Si tratta di un fenomeno più frequente durante i periodi di intensa attività solare, periodi in cui il campo magnetico interplanetario può presentare notevoli variazioni in intensità e variazione.
- In inverno si consigliano le zone interne del nord perché le zone costiere vengono comunque mitigate dal mare e ciò rende più difficile l’avvistamento, Prediligere per questo le zone secche.
- Da fine autunno a inizio primavera dalle 18 all’1 di notte. Fondamentale è di trovarsi in una condizione di buio totale.
Dove vedere l’aurora boreale e australe
Per osservare l’aurora boreale e australe è opportuno trovarsi il più vicino possibile ai poli.
Infatti, il polo nord (aurora boreale) e sud (aurora australe) sono i luoghi più probabili sulla Terra dove è possibile ammirarla. Più ci si avvicina ai poli magnetici, più è alta la probabilità che si presenti.
Solo quando si verifica una potente tempesta solare, possono essere visibili fino alle medie latitudini. Ed è capitato anche in Italia, ma purtroppo resta un evento piuttosto raro.
Per essere sicuri di osservarle, bisogna andare nelle città più vicine alla ‘zona aurorale’, un anello che si trova tra 65°-75° di latitudine.
Per vederla poi l’altra condizione è cielo terso e buio. Per cui nel profondo Nord deve essere notte, ed i mesi più adatti sono quelli autunnali, invernali o all’inizio della primavera, dato che durante i mesi estivi il cielo è sempre abbastanza luminoso anche di giorno.
Ovviamente si verifica l’opposto per l’aurora australe, che sarà quindi visibile nel periodo di tarda primavera ed in estate, che corrispondono ai mesi di oscurità di questo emisfero.
Cielo sereno e temperature sotto lo zero di solito vanno di pari passo, quindi se il clima esterno è freddo c’è una buona possibilità per una buona visibilità.
Dove vedere l’aurora boreale
I luoghi della Terra consigliati e ad elevata possibilità di ammirare questo fenomeno nell’emisfero boreale sono, come detto, a 60°-70°di latitudine Nord e Sud.
I posti migliori per vedere l’aurora boreale nell’emisfero settentrionale sono i paesi scandinavi e il Canada. Qui l’aurora è stata a lungo osservata e persino celebrata. Lungo tutta l’area che collega Alaska centrale, Canada, sud della Groenlandia, Islanda e la parte settentrionale della Scandinavia, Svezia, Norvegia e Finlandia.
Ecco i luoghi più adatti:
- Norvegia: la città di Tromsø le dedica ogni anno un festival all’aperto, la città di Alta ha acquisito il primo osservatorio nel 1899, e Kirkenes, posta al confine con la Russia sono i posti più adatti. Più a nord, le isole Lofoten e il selvaggio arcipelago delle Svalbard sono anch’essi dei buoni spot.
- Finlandia: bisogna andare all’estremo nord della Lapponia finlandes,e, nella regione di Kittilä, una città situata a 170 km sopra il circolo polare, o nelle città di Inari, Kaamanen o sulle montagne di Kiilopäää
- Svezia: ha una stazione dedicata situata in mezzo al nulla, l’osservatorio Aurora Sky Station all’interno del Parco Nazionale di Abisko. Ci si può arrivare in treno e poi in seggiovia.nella regione di Kiruna, Anche il villaggio di Jukkasjärvi, dove è costruito il primo hotel di ghiaccio, è un ottimo spot.
- da metà settembre a fine marzo nella località di Kiruna. Uno dei posti privilegiati per avvistare l’aurora boreale all’interno del Parco Nazionale di Abisko.
- Danimarca: ci sono le Isole Faroer, la Groenlandia e la città di Kangerlussuaq che offrono tutte uno spettacolo in uno scenario soprannaturale con ghiacciai e paesaggi artici.
- Russia: meno noto è il profondo nord con punti di osservazione nel mezzo della tundra, particolarmente difficili da raggiungere. I più avventurosi si trovano nei pressi di Murmansk e Salekhard.
- Islanda, lontano da Reykjavík e dalle luci della città, c’è il piccolo villaggio di Kálfafell ed il villaggio molto isolato di Sandgerdi.
- Scozia: anche le Highland si trovano, sorprendentemente, alla stessa latitudine di alcune città norvegesi o canadesi. Le Ebridi e le Isole Shetland sono regioni preservate dall’inquinamento luminoso, un parametro importante per l’osservazione di queste danze celesti.
- Canada e Alaska: hanno uno dei più bassi livelli di inquinamento. Il Parco Nazionale di Jasper, situato nella Riserva Naturale delle Montagne Rocciose, offre una buona visibilità del cielo. Le città di Fairbanks e Yellowknife sono ottimi luoghi per osservare l’aurora boreale.
- Irlanda: nella contea di Donegal, famosa per i suoi paesaggi selvaggi e molto amata da migliaia di visitatori in particolare nella penisola di Inishowen.
- Polo Nord: qui lo spettacolo è davvero mozzafiato…ma per pochi!
Dove vedere l’aurora australe: i posti migliori per ammirarla aurora boreale
Nell’emisfero Sud del mondo, il fenomeno dell’aurora australe richiede più o meno le stesse condizioni della boreale: cielo terso e notte buia. Tuttavia, poiché i continenti australi sono più lontani dal Polo Sud, le aurore sono meno intense e più basse. L’altopiano antartico è occupato da poche stazioni di ricerca, tra cui la franco-italiana.’Concordia’.
I posti migliori per ammirare l’aurora australe sono:
- Patagonia: all’estremità meridionale del continente sudamericano, questa terra condivisa dall’Argentina (punto di partenza è Ushuaia) e dal Cile (Punta Arenas), il periodo di osservazione ottimale è tra maggio e ottobre.
- Nuova Zelanda meridionale è famosa per 2 siti, Mount John, vicino al lago Tekapo e Stewart Island.
- Australia, sull’isola della Tasmania, a Mount Wellington, a Hobart, e al Cradle Mountain Nature Park, senza dimenticare Seven Miles Beach.
Aurora boreale nel 2020
Il 2020 è un anno con una buona probabilità di poterla vedere, a causa di una attività solare molto intensa iniziata nel 2008. Si consiglia dunque di organizzare il viaggio in autunno o inverno.
Ricordiamo sempre che non esiste la garanzia di poterla vedere perché l’evento è legato alle condizioni meteo e all’attività solare.
Si può però attestare che il fenomeno si manifesti 2 giorni su 3 nel periodo che va da ottobre-marzo e dunque la possibilità di potervi assistere è molto alta.
Consigli per ammirare l’aurora boreale
Ci sono molti siti che monitorano l’attività geomagnetica. Le loro previsioni permettono di stabilire gli orari e di prevedere le condizioni di visibilità.
Molte agenzie di viaggio specializzate in questo tipo di viaggi le utilizzano per organizzare e ottimizzare i loro viaggi.
Non va comunque dimenticato che:
- non appare con certezza in una data o in un luogo, ma quando è il momento giusto: la pazienza è una virtù per questo tipo di avvistamento
- in Islanda si verifica tutto l’anno, anche in estate, sebbene il cielo risulti essere molto chiaro.
- è visibile anche in zone molto meno vicine al polo Nord, come la Scozia.
Aurora boreale in Islanda
La stagione ufficiale va da ottobre a marzo, ma come per tante altre cose che hanno a che fare con la natura islandese non è possibile dirlo con certezza.
Ad esempio, le prime aurore boreali della stagione a Reykjavík sono state viste verso la metà di agosto. Le condizioni ideali per vederle sono quando fuori fa freddo e buio e l’attività dell’aurora è alta.
Il freddo di per sé non è un fattore, ma il cielo deve essere terso, che di solito si verifica nelle notti molto fredde.
Purtroppo Reykjavík è di solito piuttosto nuvoloso, il che è un problema se siete a caccia di quelle mistiche luci verdi.
Le immagini ed i video più belli
Ed ora un bel video di questo affascinante fenomeno naturale.
Mai avevamo visto un video così chiaro e soprattutto così bello che riprendesse questo fenomeno.
Merito del fotografo che si è spinto nell’estremo Nord della Norvegia per regalarci queste immagini di una bellezza incredibile.
Pensavamo di avervi giù proposto tutti i migliori video sull’aurora boreale in passato, ma questo ci ha fatto davvero ricredere.
E’ stato girato con l’ormai stranota tecnica del time lapse. Si svolge in un arco di tempo di ben tre anni, in Svezia, più precisamente presso il Parco Nazionale di Abisko, nella provincia del Lapland.
Qualche consiglio per i vostri viaggi
Suggerimenti utili per viaggiare più comodi ed in modo più amico dell’ambiente.
- Guida al trekking: per riscoprire un turismo tranquillo nella natura ricco di benefici per corpo e mente
- Migliori scarpe da trekking
- Tutto sull’albergo diffuso.
Ultimo aggiornamento il 11 Luglio 2024 da Rossella Vignoli
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Grazie x avermi dato la possibilità di godere di queste meraviglie della nostra Madre Natura. Sono dei veri Miracoli che la natura ci regala, pur non meritandolo… essa è con noi sempre Generosa e la cosa più importante che possiamo fare è ” AMARLA E RISPETTARLA ” *** GRAZIE DI CUORE! ***