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Bibite gassate e depressione: c’è un rapporto?

La tassazione delle bevande gassate, già accusate di produrre effetti negativi sul nostro organismo, potrebbe trovare un fondato appiglio scientifico.

Bibite gassate e depressione: c’è un rapporto?

Ci riferiamo ad uno studio durato circa 10 anni e condotto su oltre 250 mila soggetti consumatori di soft-drink di età compresa tra 50 e 71 anni.

La ricerca effettuata dalla Research Triangle Park del North Carolina verrà presentata al congresso dell’American Academy of Neurology  previsto per marzo a San Diego.

I distributori di bevande gassate, che comprendono colossi come Coca-Cola e Pepsi, potrebbero vedere seriamente danneggiata la loro immagine a seguito della pubblicazione dei dati ottenuti.

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Lo studio in questione, infatti, sembra evidenziare l’aumento del rischio di depressione dal 30 al 38 % a danno dei consumatori di bevande gassate soprattutto nella versione dietetica.

Tale rischio, tuttavia, sarebbe ridotto del 10 % dall’assunzione di caffé, soprattutto se consumato senza zucchero.

Pur dovendo attendere le conclusioni dello studio e le dovute conferme, ci sembra di poter dire che ormai anche le bibite zuccherate possono conquistare a pieno titolo un posto nel junk drink (and food) da cui dovremmo cercare di stare alla larga per il nostro benessere psico-fisico.

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Ultimo aggiornamento il 16 Febbraio 2013 da Rossella Vignoli

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