Biopneumatici senza derivati del petrolio: ci lavorano tutti i grandi produttori
È noto ormai a tutti e da tempo che le riserve di petrolio del mondo stanno drasticamente diminuendo. Ma non tutto il Mondo è stato ancora convertito alla green way of life. Un esempio concreto di come alcune aziende però stiano cercando soluzioni alternative c’è. La produzione di gomme per auto parte da composti derivati dal petrolio eppure oggi i biopneumatici senza derivati del petrolio sono un argomento di studio di tutte le più grandi aziende produttici.
LEGGI ANCHE: Finalmente le gomme hanno una loro legge per il riciclo
In realtà è la domanda di butadiene (un sotto-prodotto del petrolio, elemento principale nella costituzione delle gomme), aumentata del 4%, ad aver mandando in crisi l’industria del pneumatico.
Così Michelin ha deciso di realizzare un progetto volto a studiare un composto tutto bio per la realizzazione di gomme senza composti chimici derivati dal petrolio. Bio Butterfly, questo il suo nome in codice, è un piano dedicato allo studio di pneumatici derivati da una sostanza che proviene dalla fermentazione dell’alcool. Questo studio, in collaborazione con IFP Energies Nouvelles, un centro di ricerca pubblico francese, è finanziato anche dall’Agenzia Francese per l’Ambiente e l’Energia che vi ha investito un consistente gruzzolo: ben 14,7 milioni di euro.
SPECIALE: Pneumatici ecologici: uno sguardo sulle ultime innovazioni
Ma Michelin non è l’unica azienda a livello mondiale esperta nel settore, che ha deciso di puntare su materiali ecosostenibili per i suoi prodotti. È di un anno fa la notizia che il suo diretto concorrente, Bridgestione, ha creato un copertone al 100% riciclabile, privo di camera ad aria, realizzato in una resina termoplastica.
Ma già nel 2011, Pirelli annunciò l’utilizzo di composti biochimici per pneumatici ecosostenibili, come ad esempio la pula di riso nel Cinturato P7.
POTREBBE INTERESSARTI: Pneumatici dalla doppia vita, scopri le applicazioni delle gomme usate
Invece Goodyear, in collaborazione con Genencor ha proposto i pneumatici al BioIsoprene, e all’inizio di quest’anno, rilancia con un pneumatico ecologico costituito da un biofiller di mais resistente all’usura.
Dalla Thailandia invece, arriva un pneumatico a base di caucciù naturale: Yokohama ci fa sapere inoltre che sta lavorando ad un prodotto innovativo a base di succo d’agrumi.
LEGGI ANCHE: Pneumatici ricostruiti o rigenerati: che cosa sono?
Il composto di Michelin è ancora in fase di testing, ma noi di Tuttogreen siamo già entusiasti e fiduciosi!
Ultimo aggiornamento il 4 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.