Una pianta chiamata Borsa del pastore: che proprietà ha, come si usa e le controindicazioni
Regolarizza il flusso mestruale, è utile in caso di emorragie e si può impiegare anche in cucina
La troviamo un po’ ovunque perché la Borsa del pastore, o Capsella bursa pastoris, è una pianta erbacea che cresce spontaneamente anche nei luoghi più inospitali, per esempio intorno ai marciapiedi o ai bordi di parchi e giardini.
Ha fiori bianchi con 4 petali che formano una croce, produce molti semi fiorendo tutto l’anno, e viene spesso definita erbaccia infestante, nonostante sia assolutamente preziosa. Vanta infatti innumerevoli proprietà benefiche ed è particolarmente conosciuta per la sua capacità di regolarizzare il flusso ed i dolori mestruali, soprattutto quando risulta molto abbondante e doloroso. Scopriamo cos’è, le sue proprietà, gli usi e le controindicazioni.
Sommario
- Che pianta è la Borsa del pastore
- Proprietà della Borsa del pastore
- Come prendere la Borsa del pastore
- A cosa serve la pianta
- Borsa del pastore durante le mestruazioni
- La magia e la Borsa del pastore
- La Borsa del Pastore in cucina
- Controindicazioni della pianta
- Interazioni della Borsa del pastore con i farmaci
- Quando si raccoglie la Borsa del pastore
- Dove cresce la Borsa del pastore
Che pianta è la Borsa del pastore
Si tratta di una delle più comuni erbe selvatiche commestibili, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae con fusti eretti che di solito raggiungono i 30-70 cm di altezza. Si tratta spesso duna pianta infestante, che si trova nei prati fino a 1800 m di altitudine. È caratterizzata da un caratteristico odore di zolfo per via degli oli contenuti.
Le foglie sono a rosetta. Ha numerosi fiori con 4 petali di dimensioni ridotte, posti in cima allo stelo e senza foglie attorno, mentre i frutti hanno una caratteristica forma a triangolo e somigliano alle bisacce di cuoio dei pastori. Proprio a questa somiglianza si deve il curioso nome della pianta, attribuito dal botanico tedesco Friedrich Kasimir Medikus.
Proprietà della Borsa del pastore
Questa è una delle erbe officinali più comuni e vanta innumerevoli proprietà benefiche, dovute alla presenza in ogni sua parte di importanti sostanze e principi attivi. Nelle parti aeree, per esempio, troviamo alcaloidi, glucosidi, flavonoidi e tannini, mentre nel fitocomplesso ci sono preziosi principi attivi come l’acido bursico. Vediamo quindi le sue principali proprietà:
- proprietà antiemorragiche
- proprietà emostatiche utili in caso di emorragie di vario genere comprese quelle nasali
- proprietà astringenti utili in caso di disturbi da insufficienza venosa
- proprietà antinfiammatorie utili in caso di febbre o infiammazioni varie
- capacità di regolarizzare il flusso mestruale
- proprietà diuretiche dovute alla presenza di acetilcolina
- proprietà espettoranti dovute alla presenza di sostanze solforate
Come prendere la Borsa del pastore
La pianta, nelle parti aeree, contiene sia flavonoidi che alcaloidi e glucosidi, oltre ai tannini, e si può assumere in varie modalità, ma le più comuni sono:
- Infuso, può essere preparato versando 3-5 gr o 1 cucchiaio di sommità fiorite essiccate (scegliete in formato ‘taglio tisana’) della pianta in 150 ml di acqua bollente (circa 1 tazza), lasciando la miscela in infusione per almeno una decina di minuti. Va quindi filtrato e bevuto lontano dai pasti. Ricordate che per preparare un buon infuso solitamente il rapporto delle quantità tra le erbe sottoposte ad infusione e il volume di acqua è compreso tra 1:25 e 1:5.
- Tintura madre, un rimedio erboristico consigliato in caso di menorragie e metrorragie. Si assume in gocce più volte al giorno a seconda delle indicazioni fornite dall’erborista
- Compresse, può essere assunta anche sotto forma di integratore alimentare in compresse. Queste ultime vanno normalmente assunte lontano dai pasti più volte al giorno, a seconda delle indicazioni riportate sulla confezione
- Estratto secco o liquido a base alcolica, può essere preso per bocca, nei dosaggi standard (1:25 alool per l’estratto liquido e 1:30 quello secco)
- Integratore alimentare in compresse
A cosa serve la pianta
Questa pianta medicinale può essere impiegata in fitoterapia in vari modi per curare diversi disturbi, grazie alle sue azioni astringenti, antiemorragiche, vasocostrittrici ed emostatiche, oltre che cicatrizzanti ed emollient.
Le dosi sono da personalizzare in base ad ognuno e alla sua storia medica, quindi consultate sempre un erborista o un medico omeopatico o un fitoterapista esperto prima di lanciarvi nel fai-da-te. Le dosi indicate qui sotto sono a titolo esplicativo e sono valori standard.
- per fermare la perdita di sangue dal naso, applicate compressa di cotone imbibita di infuso nelle narici
- per regolare un flusso abbondante durante il ciclo mestruale, bevete l’infuso per circa 1 mese, 3 volte al giorno, lontano dai pasti, oppure come estratto liquido a base alcolica, 2-3 ml da ingerire 3 volte al giorno, oppure assumere genere 30 gocce per 10 giorni prima del ciclo
- per cicatrizzare meglio ferite e ulcere e scottature, sotto forma di tintura madre o impacco di infuso
- per sanguinamento delle mucose, emorroidi, vene varicose, gambe pesanti, in omeopatia è utilizzata sotto forma di granuli e gocce omeopatiche. In uno studio si è dimostrata efficace anche per sanguinamento post-partum, assieme all’ossitocina.
Borsa del pastore durante le mestruazioni
La pianta non può bloccare il ciclo, ma aiuta a regolarizzare il flusso mestruale perché fa contrarre la muscolatura dell’utero, rivelandosi preziosa in caso di mestruazioni abbondanti o dolorose. In tal caso viene spesso consigliato un decotto o in alternativa la tintura madre.
La magia e la Borsa del pastore
Nella tradizione popolare la pianta veniva consigliata in caso di mestruazioni abbondanti ma anche dopo il parto.
La Borsa del Pastore in cucina
In cucina si possono utilizzare sia le foglie, impiegate per preparare tortini, minestre, piatti di pasta, che i semi, i baccelli e i frutti, buoni anche crudi.
La pianta viene spesso utilizzata come alternativa alla classica senape, infatti è nota come ‘senape del contadino’.
Controindicazioni della pianta
Si tratta di una pianta controindicata durante la gravidanza e l’allattamento. Viene inoltre sconsigliata se si soffre di pressione bassa e prima di un intervento in sala operatoria.
Inoltre, gli effetti collaterali sono sonnolenza, respiro corto e dilatazione delle pupille.
Interazioni della Borsa del pastore con i farmaci
Quest’erba medicinale può interagisca con dei farmaci quali anticoagulanti, aumentando la coagulazione del sangue, per la tiroide, poiché sopprime la funzione tiroidea, e sedativi in quanto ne potenzia azione.
Quando si raccoglie la Borsa del pastore
Può essere raccolta durante tutto l’anno ma dato che fiorisce da giugno ad agosto, questo è il periodo senz’altro più consigliato.
Dove cresce la Borsa del pastore
Cresce spontaneamente un po’ ovunque sia a livello del mare che nella fascia subalpina. La possiamo trovare facilmente sui margini delle strade, nei giardini, presso i bordi dei parchi e anche in luoghi del tutto inospitali.
Fonti e bibliografia
Per scrivere questo articolo abbiamo consultato le seguenti fonti:
Fitoterapia: Impiego razionale delle droghe vegetali, di Francesco Capasso e Giuliano Brandolini
Encyclopedia of Herbal Medicine New Edition: 560 Herbs and Remedies for Common Ailments, di Andrew Chevallier
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