Bromuro di potassio: effetti e usi del sale di potassio e dell’acido bromidrico
Scoperto a metà ‘800 per il trattamento dell’epilessia, il bromuro di potassio è un sale oggi impiegato soprattutto in ambito veterinario e per la produzione di pellicole fotografiche.
Sommario
Il bromuro di potassio è un sale cristallino incolore altamente solubile in acqua, noto per le sue proprietà sedative e anticonvulsivanti. Questo sale dell’acido bromidrico proviene dall’unione del bromo con un metallo, che può essere appunto il potassio, ma anche il sodio, per cui si chiamerà bromuro di sodio.
La sua scoperta, risalente all’incirca al 1857, è stata attribuita a Sir Charles Locock, appartenente alla Royal Medical and Chirurgical Society di Londra. Il medico inglese per primo l’ha adoperato per il trattamento di crisi epilettiche nelle donne.
Fino ai primi anni del 1900 veniva pertanto impiegato come unico farmaco antiepilettico ad uso umano. Gradualmente il suo utilizzo è stato riservato solo ad uso veterinario.
L’effetto terapeutico anticonvulsivante, infatti, è raggiungibile con massicce dosi in grado di produrre sonnolenza e prossime alle quantità tossiche. L’utilizzo di questo sale come sedativo è ormai anch’esso molto poco frequente sull’uomo.
Attualmente i suoi usi sono legati anche alla produzione di lastre e pellicole fotografiche.
Bromuro cos’è
A temperatura ambiente questo sale si presenta allo stato solido, di colore bianco, cristallino e inodore. Solubile in acqua, può provocare nausea e vomito se assunto in soluzioni concentrate.
Come tutti i prodotti chimici, questo composto del potassio può irritare diverse parti del corpo se si è esposti ripetutamente o per lunghi periodi di tempo. Può essere tossico se ingerito o inalato.
Tuttavia, può essere usato a scopo terapeutico in caso di epilessia, perché influenza il sistema nervoso centrale e la composizione chimica del cervello.
Tende per questo ad essere usato in dosi limitate, sia per i rari casi di destinazione umana che per l’utilizzo su animali. In dosi massicce presenta un’elevata tossicità in grado di produrre conseguenze anche letali.
Bromuro effetti collaterali
La somministrazione di questa sostanza può provocare una serie di effetti collaterali sull’uomo e anche negli animali. Tra i principali troviamo atassia, debolezza, poliuria, polidipsia e polifagia.
Può presentarsi anche nausea e vomito, a causa dell‘irritazione della mucosa gastrica a contatto con il sale. Alterazioni comportamentali e eritemi cutanei possono essere altre manifestazioni correlate alla somministrazione di questa sostanza.
Effetti collaterali per inalazione
L’inalazione può nuocere alla salute umana. Gli effetti collaterali comuni includono letargia, sedazione e perdita di coordinazione. La polvere di bromuro di potassio può irritare le vie respiratorie, causando tosse, mal di gola e respiro corto. In questo caso, si dovrebbe respirare aria fresca.
Se vedete che qualcuno ha inalato bromuro di potassio e ha difficoltà a respirare, chiamate l’ambulanza. Il trattamento consigliato è di dare l’ossigeno e praticare la respirazione artificiale.
Effetti collaterali per ingestione
Il bromuro di potassio può essere ingerito. Si utilizza per pazienti con epilessia, che possono sperimentare sollievo in caso di crisi. In caso di ingestione accidentale può causare nausea, vomito e dolore addominale. Possono verificarsi eruzioni cutanee, visione offuscata, sonnolenza, irritabilità, vertigini, vertigini, allucinazioni e persino coma. Il trattamento comprende l’induzione del vomito il più presto possibile.
Effetti collaterali per il contatto con la pelle e gli occhi
L’esposizione a breve termine di pelle e occhi al bromuro di potassio non sembra essere tossica. Solo una prolungata può essere irritante. Può infatti causare arrossamento, dolore e ustioni cutanee. Allo stesso modo, l’esposizione diretta agli occhi può causarne arrossamento. In caso di contatto diretto di pelle od occhi, sciacquare abbondantemente con acqua per almeno 15 minuti e consultare un medico.
Bromuro come sedativo
Uno degli effetti principali, inoltre, è rappresentato dalla sedazione ottenibile con la somministrazione di questo farmaco. Come altri bromuri, infatti, il sale dell’acido bromidrico svolge un’azione depressiva sul sistema nervoso centrale.
I riflessi vengono così rallentati al pari delle funzioni psichiche. Facilmente assorbito per via gastrica, questo sale viene eliminato più lentamente attraverso urine e saliva. Si può pertanto verificare un’azione di accumulo nell’organismo.
Bromuro a cosa serve
In veterinaria
Pur essendo ormai in disuso sull’uomo, ancora oggi viene impiegato per i suoi effetti sedativi e anti-convulsivanti. In particolare, il sale dell’acido bromidrico è destinato al trattamento dell’epilessia nei cani e con maggiore cautela anche nei gatti.
Per gli uomini
Piccole dosi della sostanza esercitano un effetto calmante e di sollievo in caso di stati di elevata eccitabilità. Quantità più elevate (5-10 grammi), invece, possono provocare sintomi legati alla tossicità del farmaco.
Tra questi prevalgono sonnolenza, depressione psichica, stato di ottundimento sensoriale, cefalea, eruzioni cutanee. La somministrazione di bromuri ad alte dosi e protratte nel tempo può provocare uno stato di intossicazione cronica, noto come bromismo.
Tuttavia, è bene sapere che alcune nazioni autorizzano l’uso umano di questa sostanza per rafforzare l’azione terapeutica di un altro farmaco, il fenobarbital. Può essere somministrato anche in caso di controindicazioni all’uso dei barbiturici.
Occorre inoltre aggiungere che alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, impiegano dosi tossiche di questo prodotto per indurre la morte ai condannati alla pena capitale.
In fotografia
Oltre agli usi farmacologici e veterinari, il sale in questione si decompone in ioni bromuro se disciolto in soluzioni acquose. Questo lo rende utile per la preparazione di bromuri d’argento, utilizzati nella produzione di lastre pellicole fotografiche e per lo sviluppo di foto.
Bromuro dove si compra
Disponibile in capsule o soluzione orale, viene solitamente preparato appositamente da alcune farmacie. Richiede una ricetta medica valida 30 giorni e non ripetibile, solitamente utilizzata per la somministrazione a cani e gatti in caso di crisi epilettiche.
Può essere dato insieme al cibo oppure, in caso di soluzione orale, si può spruzzare con una siringa direttamente nella bocca dell’animale.
Generalmente richiede una somministrazione di due volte al giorno a distanza di circa 12 ore. Il costo della preparazione può variare in base alla quantità prevista (decisa in relazione al peso e alle dimensioni dell’animale) e agli eccipienti contenuti.
Solitamente si tratta comunque di un costo alquanto contenuto. I tempi di conservazione sono variabili in base al tipo di preparazione in capsule o soluzione. Per le capsule la durata può estendersi fino ai 6 mesi mentre per lo sciroppo il tempo di conservazione varia tra i 30 e i 60 giorni.
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