Scoprite cosa sono e le diverse specie dei bulbi di Muscari
Una pianta da bulbo interessante: dal giacinto muschiato al lampascione commestibile
I Muscari appartengono alla famiglia delle liliacee: si tratta di bulbi perenni, presenti soprattutto in Europa e in Asia. Il fiore è generalmente di colore blu-azzurro e ben si presta per decorare un giardino anche con pochi spazi a disposizione.
Sommario
Pianta dei bulbi Muscari
Questa è una pianta molto diffusa nei giardini rocciosi e può raggiungere i 20 cm in altezza. Queste le sue caratteristiche principali:
- Steli. Ogni grappolo ha uno stelo che presenta foglie verde scuro alla base. Man mano che la pianta matura, i fiori tendono a distanziarsi
- Foglie stiliformi crescono in autunno strette e lunghe, mentre la fioritura arriva in primavera (per alcune specie già a fine febbraio)
- Fiori raggruppati in grappoli costituiti normalmente da 10-20 fiori, molto compatti. Sono di colori differenti, dal giallo al lilla, ma i più comuni sono blu intenso
Quanto dura la fioritura dei bulbi di Muscari
È un bulbo da piantare in autunno, tra settembre e dicembre, per fiorire tra aprile e giugno, a seconda della varietà.
Principali specie di Muscari
Il genere comprende oltre sessanta specie. Sono tutte caratterizzate delle foglie strette e lunghe anche trenta centimetri. Tra le più note:
- Muscari agaei: famoso per le sue infiorescenze bianche.
- Muscari armeniacum: la più conosciuta, con fiori dal colore blu indaco intenso, che si aprono in aprile, è alta quasi 20 cm, ed è originaria dell’Asia Minore.
- Muscari aucheri: fiorisce precocemente
- Muscari aureum: ha fiori piccoli e scuri
- Botryoides Mill: di origini europee, fiorisce in febbraio-marzo è caratterizzata da foglie spatolato-lineari e da fiori globosi, non fa semi
- Muscari comosum: meglio conosciuta come lampascione, produce un bulbo commestibile diffuso nella cucina merdidionale al posto della cipolla
- Muscari latifolium: ha infiorescenze con due tonalità di blu
- Muscari moschatum ‘Wild’: cresce spontanea ed è nota come ‘giacinto muschiato’ perché i suoi fiori sono di colore giallo tendenti al verde, e odorosi di muschio.
- Muscari neglectum: ha larga diffusione in Italia per via dei suoi fiori blu
- Muscari racemosum: originaria dell’Europa, molto comune in Italia, soprattutto nei prati, è vigorosa e si propaga rapidamente. È caratterizzata da fiori piccoli, leggermente profumati, blu scuro, con macchie bianche all’apice dei petali, ha una fioritura molto precoce a fine febbraio
Come curare i Muscari
Questa pianta non teme né il freddo né il caldo e, per questo, non serve proteggerla dalle temperature rigide durante l’inverno o da quelle estreme dell’estate.
È buona norma metterla in una posizione soleggiata: in questo modo sbocceranno più fiori e meno foglie.
- Esposizione e habitat. Sopportano bene le basse temperature e ama il sole. Esponeteli al sole almeno qualche ora al giorno se si vuole ottenere una buona fioritura. Amano il sole ma è possibile coltivarli anche in ombra parziale, soprattutto la specie Muscari moschatum Wild.
- Terreno. Il terriccio deve essere molto ben drenato: si può utilizzare un terriccio formato da torba, sabbia e con una buona quantità di concime organico abbastanza maturo.
- Irrigazione. Queste piante vanno innaffiate con costanza ma nel periodo invernale da febbraio a maggio, bisogna dare acqua solo quando vedrete il terreno troppo asciutto. Mantenete sempre il substrato umido durante il periodo della crescita. Ridurre le somministrazioni di acqua dopo la fioritura, una volta avvizzite anche le foglie. Per evitare che si ammalino, bisogna fare attenzione al terreno che deve sempre essere ben drenato. Il problema maggiore è causato dalle muffe. Durante il riposo estivo dei bulbi è fondamentale evitare ristagni d’acqua. Meglio evitare l’eccesso di umidità che può provocare formazione di muffe e marciumi alle radici.
- Concimare. Aggiungete il concime organico maturo quando viene invasata e andrà ripetuta la concimazione al termine della fioritura. Per ottenere risultati migliori e prolungare la fioritura usare ogni tre settimane del concime per bulbose.
- Potatura. Non devono essere potati, come tutti i bulbi. Sarà sufficiente pulire la pianta rimuovendo i fiori secchi o danneggiati.
- Parassiti e muffe. Sono immuni da attacchi di parassiti e malattie particolari, ma temono la muffa. Per evitare che si ammalino, bisogna fare attenzione che il terreno sia sempre ben drenato. In particolare il penicillium è particolarmente aggressivo nei confronti di questa pianta.
Quando piantare i bulbi di Muscari
In autunno il bulbo va messa a dimora ad una profondità di 8 cm in terriccio drenato e ben smosso, e sempre, come tutte le bulbose, con l’apice (la parte aguzza) rivolto verso l’alto.
In un vaso di medie dimensioni, va invece posizionato su uno spesso strato di palline d’argilla espansa coperto da terriccio per piante da giardino o da fiore Potete anche interrare più bulbi, disponendoli ad almeno 5 cm tra loro.
Dopo di che, questi bulbi non necessitano di nessuna cura, ma se volete una fioritura più lunga e intensa, potete concimare con un concime liquido o granulare adatto a piante da fiori.
Come riprodurre i bulbi di Muscari
Si tratta di un bulbo molto rustico, che se trova un terreno e un clima adatto, facilmente si riproduce da solo. Tuttavia, la moltiplicazione si può fare con i suoi bulbilli, da prelevare in inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo, facendo attenzione prima che la varietà sia prolifera, ovvero produca semi.
Si dovrà togliere il bulbillo dal terreno e conservarlo in un luogo fresco, ma asciutto, per poi metterlo a dimora in autunno, e già marzo, se in zone più calde, potrebbe cominciare a fiorire.
Varietà di Muscari da mangiare: il lampascione
Tra le varietà di queste bulbose c’è anche il lampascione, (noto anche come Cipollaccio o cipolla selvatica), nome botanico Muscari comosum, molto usato nella cucina italiana meridionale.
Molto ricco di sali minerali, cresce a 12-20 cm circa nel sottosuolo, ed è simile a una piccola cipolla di sapore amarognolo. È consumato in Italia meridionale, particolarmente in Basilicata e Puglia.
Usare in cucina il lampascione
Sia i fiori che i boccioli possono essere messi sott’aceto. In Italia meridionale, è largamente utilizzato in molte ricette tradizionali, per preparare diversi piatti in combinazione con uova, zucchine, patate, formaggio e olio.
In cucina il bulbo sotterraneo di questa pianta trova gli stessi impieghi delle cipolle: crudo nelle insalate o cotto come componente di sughi o bolliti in agrodolce, e viene anche conservato sottaceto per antipasti o contorni.
Si tratta di un prodotto agroalimentari tradizionale della Puglia e della Basilicata: fa parte dei prodotti agroalimentari tradizionali lucani riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Muscari velenosi
I bulbi del Muscari comosum sono consumati fin dall’antichità. Vengono messi a bagno in acqua e poi bolliti e consumati con olio d’oliva e aceto, sono amari ma molto apprezzati. Sia fritti che conservati in olio con aglio e peperoncino.
Tuttavia, molte altre varietà sono velenose, come quasi tutte le bulbose della famiglia delle Liliaceae (Giglio,Mughetto, Tulipani e Narciso). E sono piante tossiche sia per noi che per i nostri amici a quattro zampe. Tanto che se il cane le mangia, gli possono essere fatali.
Se ingeriti, possono dare sintomi come vertigini, vomito e diarrea, fino al coma.
Proprietà officinali dei Muscari
Tra le sue proprietà officinali le più importanti sono le proprietà diuretiche ed emollienti e tra i suoi principio attivi sono zuccheri e mucillagini.
Si tratta di una pianta con proprietà molto vicine a quelle della cipolla, e viene usata per stimolare le secrezioni urinarie e, per uso esterno, come emolliente e rinfrescante su pelli irritate, pelli secche e foruncolose.
In particolare è utile nelle infiammazioni intestinali e della vescica. Le sue qualità curative sono state confermate anche dalla medicina contemporanea.
Per chi volesse piantarli, ecco dove acquistare alcuni bulbi:
Qualche curiosità sui Muscari
Nella tradizione popolare pugliese viene utilizzato anche per riparare gli oggetti di terracotta. Se un utensile di terracotta, a causa del fuoco, si crepa, viene strofinato a lungo nella parte incrinata con un bulbo tagliato a metà: una volta essiccate la mucillagine secreta cicatrizza l’argilla.
Il termine è usato nel linguaggio popolare di alcune regioni del sud per indicare persona sciocca.
Cosa significa Muscari
Fu Carolus Clusius (1526 – 1609), botanico francese naturalizzato olandese a dare il nome alla pianta. Deriva dalla parola greca musk che significa ‘muschio’ perché alcune specie hanno un profumo che ricorda quello del muschio.
In altri paesi del mondo viene chiamato Grape hyacinths, che significa giacinto a grappolo, per la sua somiglianza con il giacinto. Nel linguaggio dei fiori e delle piante simboleggia l’utilità.
Ultimo aggiornamento il 6 Ottobre 2023 da Rossella Vignoli
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