Cammino di Santiago de Compostela, un percorso non solo spirituale
Le cose da sapere e i percorsi che si possono affrontare
Il cammino di Santiago de Compostela è un’avventura dalla forte impronta spirituale, ma non solo. Le tappe e gli itinerari, da dove partire e come organizzare il viaggio: ecco tutto quello che c’è da sapere!
Sommario
Cammino di Santiago de Compostela: cos’è
Chi ama andare in pellegrinaggio sostenibile non può non cimentarsi almeno una volta con il Cammino di Santiago de Compostela. Si tratta di uno dei percorsi più importanti per la cristianità, reso noto a partire dal Medioevo.
In realtà oggi il fenomeno ha assunto dimensioni più ampie, accattivando l’attenzione anche di chi non è credente, ma ha semplicemente voglia di cimentarsi con un cammino dalla forte natura intima. Il sentiero è stato anche riconosciuto come patrimonio dell’Unesco.
Grazie a tale itinerario, la città di Santiago de Compostela, in Galizia, nella parte nord-orientale della Spagna, ha assunto una certa notorietà. Difatti, ad oggi viene considerata una delle città più rilevanti per il mondo religioso, insieme a Roma ed a Gerusalemme.
Storia del Cammino di Santiago de Compostela
Ma quand’è che questo itinerario divenne un punto fermo per i pellegrini? Bisogna tornare indietro con la memoria fino al IX secolo, quando venne scoperta la tomba di San Giacomo il Maggiore, un apostolo.
Il ritrovamento viene accreditato all’eremita Pelayo, il quale fu testimone dell’apparizione di una stella sul colle di Libredòn. L’espressione Santiago de Compostela deriva quindi dalla contrattura di San Giacomo in Santiago e da campus stellae trasformato in Compostela.
Come organizzare il Cammino di Santiago de Compostela
Chi si accinge a partire deve pianificare bene il percorso, sapendo che questa avventura può essere anche effettuata a più riprese, proprio per la sua suddivisione a tappe.
Cammino Santiago de Compostela periodo migliore: quando farlo
Bisogna scegliere con cura il periodo, sapendo che molti partono d’estate, quando la disponibilità degli stessi luoghi di ristoro è più alta.
Tuttavia questo significa fare i conti con la calura delle ore centrali, ecco perchè è sempre bene avere un punto di appoggio dove riposarsi per poi riprendere il cammino.
Ottenere le credenziali
Può essere utile richiedere in forma gratuita le credenziali alla propria parrocchia. Queste non sono altro che un documento in cui sono specificate identità e obiettivi del pellegrino e danno diritto ad una serie di vantaggi.
Ad ogni ostello in cui vi fermerete verrà apposto un timbro a testimonianza del vostro passaggio. Considerate che per poter affermare di aver percorso il Cammino dovrete aver tagliato 100 km a piedi o 200 km in bici o a cavallo.
Cammino di Santiago de Compostela a piedi
La maggior parte di chi sceglie questo cammino decide di farlo a piedi, essendo minori le incombenze e gli imprevisti a cui far fronte rispetto all’utilizzo di una bici ad esempio.
Si tratta ovviamente di un viaggio tutto spirituale, dove la conoscenza di altri pellegrini, la condivisione e l‘immersione a piedi nella natura regalano un’esperienza davvero unica.
Il Cammino di Santiago de Compostela in moto
Chi al contrario apprezza le moto può anche optare per questo percorso alternativo. Di certo cambiano le prospettive e il modo di vivere l’intero itinerario, ma per gli appassionati delle due ruote può essere ugualmente un’avventura affascinante.
Il Cammino in pratica
Una volta determinato il percorso, a meno che non si vada alla ventura, bisogna munirsi di una guida (o anche due).
Oltre all’opzione fai-da-te (fotocopie di mappe, ricerche su internet), può essere utile acquistare un manuale per avere informazioni pratiche sulle due cose sostanzialmente più importanti:
- itinerario
- alloggio
Ci sono molti percorsi possibili e le tariffe e le disponibilità per dormire e mangiare possono variare molto a seconda del periodo.
L’ideale è scegliere una guida puramente geografica (percorso, tappe, storia del luogo) e una dedicata all’alloggio (soprattutto per la parte francese).
Ci sono le guide Miam-Miam Dodo, che sulla base del percorso scelto, mostrano tutti gli alloggi possibili, i loro prezzi, i mesi di apertura, l’attrezzatura (cucina, bagno), incluse le mappe delle tappe.
Altre guide, invece, sono più impostate aull’aspetto geografico o storico. Essere informati prima permette di pianificare meglio il viaggio, specie se si hanno pochi giorni a disposizione, e non avere brutte sorprese.
Dove dormire
Per dormire vivendo a pieno l’atmosfera del pellegrino, esistono gli appositi alberghi del pellegrino, ostelli davvero economici presso cui sostare non più di una notte.
Generalmente si trovano in tutte le tappe del cammino, ma per potervi accedere bisogna essere forniti delle credenziali di cui vi abbiamo parlato. Questi ostelli sono dotati di tutti i servizi basilari e offrono un’esperienza confortevole a basso prezzo.
Tuttavia, lungo il percorso ci sono anche alberghi per potersi riposare in una camera singola, lontano dalle camerate degli ostelli, per dormire senza vicini che russano, e farsi una doccia in solitaria.
Si possono sperimentare anche i paradores, ex-conventi o castelli, spesso luoghi di interesse storico che hanno un difforme livello di comfort, ma che rappresentano sicuramente la modalità più suggestiva per immergersi nell’atmosfera storica del Camino.
Equipaggiamento
Per partire in modo saggio dovete attrezzarvi come se vorreste fare del trekking: scarpe robuste e comode, abbigliamento adatto alla stagione, uno zaino da trekking o anche uno da viaggio confortevole.
Al suo interno è meglio portare solo il necessario, comprese le medicine da viaggio.
Importante: una raccomandazione essenziale è quella di essere… allenati! Spesso si pensa che passeggiare sia una attività abituale che non comporta fatica eccessiva o non necessiti di allenamento specifico. In realtà camminare decine di chilometri ogni giorno comporta un carico e un’usura a livello di giunture e articolazioni non indifferenti. Un po’ come aprire e chiudere la porta di un’auto qualche migliaia di volte in pochi giorni: se non finite con una tendinite o con una spalla slogata siete fortunati (o in forma).
Costi del cammino di Santiago
È davvero economico questo pellegrinaggio? Si può davvero affermare che i costi sono irrisori? In realtà bisogna calcolare alcune spese fisse giornaliere, tra cui il cibo e l’alloggio.
Inoltre per partire da una specifica città spesso si è costretti a prendere l’aereo o altri mezzi. Siete poi sicuri che vivrete da veri pellegrini per diverse settimane, rinunciando ad ogni comfort?
Cammino di Santiago de Compostela: da dove parte
Da dove inizia il cammino di Santiago? Esistono in realtà vari percorsi che prevedono tappe diverse e la scelta deve essere ponderata sulla base di varie cose. I giorni a disposizione, la forma fisica, l’alloggio disponibile, il periodo di viaggio.
Cammino di Santiago de Compostela: lunghezza in Km
Il percorso più classico, prevede il cammino da Puy-en-Velay a Santiago: ci sono 1.600 km, che potrete percorrere a piedi, in bici o con altri mezzi, in un’unica volta o in più momenti nell’arco della propria vita.
Cammino di Santiago de Compostela: quanti giorni
Sulla base dell’effettivo numero di giorni a disposizione si possono fare diverse scelte. È possibile optare per un pellegrinaggio in una sola volta o suddiviso in vari anni.
Ad esempio, se si hanno a disposizione solo 20 giorni di ferie, potrebbe essere realistico compiere l’intero percorso in 6 volte (1 sezione all’anno nell’arco di 6 anni, per esempio). Oppure selezionare un troncone e partire per 2-3 mesi.
Cammino di Santiago: tappe
Da dove inizia il cammino di Santiago? Esistono in realtà vari percorsi che prevedono tappe diverse per raggiungere Compostela e ciascuno potrà decidere quello più adatto alle sue esigenze.
Alcuni, come nel Medioevo, lo vogliono affrontare partendo addirittura da casa propria, altri preferiscono un percorso di pellegrinaggio più standard ed altri ancora seguono un itinerario dalla connotazione più storica.
Ce ne sono diversi, sia in Francia che in Spagna, ed i più famosi partono da Parigi, Vezelay, Tours, Le-Puy-en-Velay e Arles. Sulla costa atlantica francese si può partire da Mont Saint Michel.
Sulla base del percorso scelto, potrete poi suddividere il cammino in tappe giornaliere tra i 15 e i 30 km, cioè tra le 5 e le 7 ore di cammino. Raramente, a causa della mancanza di alloggi, potranno esserci tappe più lunghe. La fase di pianificazione può considerare una media di 25 km al giorno.
A questo ritmo, per gli 800 km del Camino Frances, per esempio, ci vogliono circa 33 giorni e quasi il doppio se si parte da Puy en Velay.
Prima di affrontare il cammino senza sapere cosa vi attende, sappiate che sia in Francia che in Inghilterra il percorso non è troppo affollato, anche se difficilmente sarà in solitaria. Qualche compagno di viaggio si trova sempre!
Ma è al confine spagnolo che le cose cambiano di dimensione. Da Saint-Jean-Pied-de-Port, si possono vedere delle vere e proprie masse di pellegrini, soprattutto durante la bella stagione, anche fino a 250 persone.
Altro elemento da affrontare in foirma è il dislivello di 1.200 metri dei Pirenei, che è bene suddividere in maniera accorta sulla base delle proprie reali capoacità e condizioni.
Cammino francese
La maggior parte delle persone attraversa il cammino francese (Camino Frances) quello appunto più famoso e anche più antico. Si può partire da diverse cittadine, come Saint-Jean-Pied-de-Port, Roncisvalle e Pamplona, per citarne solo alcune.
Questo percorso consente di attraversare in circa 1 mese le regioni della Navarra, la Rioja, la Castiglia e la Galizia, percorrendo più o meno 800 km. È molto apprezzato in quanto permette di ammirare molte località di pregio artistico, oltre a veri e propri spettacoli di natura autentica.
Se si sceglie questa via da fare a piedi, meglio selezionare la via Podiensis (GR65 da Le Puy en Velay), e informarsi sul sito www.via.podiensis.com
Il cammino di Finisterre e Muxía
Questo cammino è completamente inverso, visto che parte dalla città di Santiago dando la possibilità di dirigersi verso Finisterre o Muxìa. Ci si avvia dunque verso l’Oceano Atlantico, arrivando fino ad un masso simbolico con la scritta km zero.
Cammino inglese
In questo caso sono due le possibilità: si prende l’itinerario che parte da Ferrol, più lungo, o quello de La Coruña. Si arriva in ogni caso a Bruma, punto di incontro, per poi proseguire fino alla meta di Compostela.
Itinerario portoghese
Anche questo itinerario è molto apprezzato, con partenza da Lisbona o da Oporto. Lungo il cammino è possibile scegliere fra diverse varianti, personalizzando così la propria avventura.
Cammino di Santiago de Compostela in mountain bike e in bici
Se siete amanti della bici e volete cimentarvi con il vostro mezzo sulle tappe di questo percorso, potete praticare la Via della Plata. Si tratta di un antico collegamento romano molto pianeggiante e lungo ben 1000 km. La partenza è da Siviglia.
Il Cammino del Nord
Se al contrario desiderate solo stare a contatto con la natura e non siete interessati alle tappe artistiche, vi conviene attraversare il Cammino del Nord. Si parte da Irun e si toccano Bilbao, Santander, Oviedo e le Asturie, per poi arrivare alla meta.
Cammino di Santiago primitivo
Chiudiamo infine con il percorso più antico e anche meno ricco di servizi per i pellegrini. La partenza è da Oviedo e in 350 km di cammino toccherete luoghi affascinanti, immersi a pieno nella natura.
Curiosità
A Le Puy-en-Velay, i pellegrini che stanno per iniziare il proprio viaggio, possono chiedere di essere benedetti.
Può partecipare chiunque, anche chi non è battezzato, e ci sono persone che arrivano da tutto il mondo.
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Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli
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