Capiamo il linguaggio del giglio
Porta un messaggio di purezza, amore ed eleganza ed è anche il simbolo della Vergine Maria
Regalare dei gigli è un modo potente per comunicare ciò che a volte le parole non riescono a dire. Il linguaggio del giglio in effetti porta un messaggio di purezza, amore ed eleganza, ma anche santità. Il loro legame con la sposa e con il linguaggio dei fiori li rende simboli universali di nobiltà e sentimenti sinceri.

Sommario
Qual è il linguaggio del giglio
Donare uno o più giglio è un gesto ricco di significati, poiché questo fiore simboleggia purezza, nobiltà d’animo e amore eterno. L’eleganza di questo fiore dal profumo delicato ne hanno fatto uno dei più apprezzati per comunicare sentimenti profondi.
Il significato specifico può variare in base al colore:
- Gigli bianchi: rappresentano amore puro o innocenza, spiritualità e anche fierezza.. Sono scelti spesso in occasioni formali, come matrimoni o commemorazioni, perché è un fiore legato alla Madonna
- Gigli arancioni: simboleggiano passione, energia e fiducia
- Gigli rosa: sono legati all’affetto, alla dolcezza e all’amore delicato
- Gigli gialli: esprimono gratitudine, gioia e amicizia
- Gigli rossi: rappresentano amore ardente e desiderio
Quando si regalano gigli, si trasmette un messaggio di ammirazione e rispetto profondo, ma il significato può cambiare a seconda del contesto e del colore scelto.
Cosa significa il numero di gigli regalati
Anche il numero di fiori in un mazzo può trasmettere un messaggio particolare, come accade nel linguaggio della rosa o di altri fiori:
- 1 giglio: simboleggia unicità e purezza, un modo per dire ‘sei speciale e unica’
- 3 gigli: indicano ammirazione, gratitudine e una connessione profonda
- 5 gigli: esprimono un amore sincero e incondizionato
- 7 o più gigli: rappresentano una dichiarazione di amore eterno o un messaggio importante, spesso legato a occasioni formali o al desiderio di dimostrare stima e devozione
Leggende sul giglio
Questo fiore elegante ha attraverso miti e credenze religiose, per diventare un simbolo universale di purezza, pentimento e bellezza divina.
Nella mitologia classica una goccia di latte caduta a terra durante l’allattamento della dea Era al piccolo Ercole avrebbe creato il giglio bianco. La storia narra che Zeus volesse che il figlio Ercole, avuto da una mortale, diventasse immortale. Questo era possibile solo se fosse stato allattato dalla moglie Era. Così il bimbo veniva posto accanto ad Era addormentata per l’allattamento. Un giorno alcune gocce di latte si dispersero nell’universo, dando origine alla Via Lattea, mentre quelle cadute sulla terra si trasformarono nei primi gigli bianchi.
Nella religione Cristiana viene spesso dipinto in mano alla Madonna, dono di Gesù. Anche l’Arcangelo Gabriele è spesso raffigurato con un giglio in mano. Questo fiore, in questo contesto, rappresenta purezza e verità, valori che si associano al messaggio divino portato dall’Arcangelo durante l’Annunciazione.
Nella Bibbia, il giglio bianco sarebbe cresciuto nell’orto dei Getsemani, dove Giuda tradì Gesù. Questo fiore spuntò dove caddero le lacrime e il sudore di Cristo durante i suoi ultimi istanti di vita. Non mancano riferimenti al giglio anche nella cacciata dal Paradiso di Adamo ed Eva. Quando Eva fu costretta a lasciare il Giardino dell’Eden, versò lacrime di pentimento, e da quelle lacrime nacquero i gigli, simbolo di redenzione e bellezza spirituale.
Il giglio come simbolo per la sposa
Da secoli questo fiore slanciato ed elegante, specie se bianco, è anche un simbolo associato alla sposa e alla purezza. Nelle tradizioni occidentali, rappresenta il candore e l’innocenza della sposa, valori che per lungo tempo sono stati considerati centrali nel matrimonio.
Questo fiore è spesso utilizzato nei bouquet nuziali o nelle decorazioni floreali delle cerimonie, proprio per il suo legame con l’amore puro e il nuovo inizio rappresentato dal matrimonio. Inoltre, è associato a Era ed Eracle, nella mitologia greca, e alla Vergine Maria nella tradizione cristiana, sottolineandone il valore spirituale e simbolico.
Quando e perché è nato il linguaggio dei fiori
Il linguaggio dei fiori ha origini antiche ma si è sviluppato in modo strutturato nel XVIII e XIX secolo, specialmente in Europa e durante l’epoca vittoriana. È nato come un modo discreto per comunicare sentimenti ed emozioni in un’epoca in cui l’etichetta sociale rendeva difficile esprimere apertamente pensieri e sentimenti.
Origini del linguaggio dei fiori
Le prime tracce del significato dei fiori si trovano nelle culture orientali, come quella turca, dove i fiori venivano utilizzati per trasmettere messaggi romantici o spirituali.
Durante il XVIII secolo, il linguaggio dei fiori si diffuse in Europa grazie ai viaggiatori e agli scambi culturali. In Inghilterra, in particolare, si sviluppò un vero e proprio “vocabolario floreale”.
Ogni fiore, colore e numero veniva associato a un significato specifico, creando un sistema per comunicare emozioni come l’amore, la gratitudine, la gelosia o il dolore. Questo linguaggio poetico è rimasto popolare anche oggi, soprattutto in occasioni romantiche e cerimoniali.
I fiori che esprimono grande dolore
Alcuni fiori sono tradizionalmente associati al dolore, al lutto o alla memoria, e vengono spesso scelti per esprimere sentimenti di perdita o per commemorare una persona amata. Sei il giglio bianco, che rappresenta purezza e pace, è spesso utilizzato nei funerali per esprimere il riposo eterno e la spiritualità. Altri fiorii molto significativi sono:
- Crisantemo: simbolo di dolore e lutto in molte culture, specialmente in Europa e in Asia. In Italia, il crisantemo è il fiore per eccellenza dedicato ai defunti
- Calla: simbolo di purezza e rinascita, ma spesso utilizzate anche per commemorazioni funebri per il loro aspetto elegante e sobrio
- Papavero: in alcuni contesti, come il Remembrance Day britannico, il papavero rosso è associato al ricordo dei caduti in guerra e al sacrificio
- Rosa bianca: è un simbolo di reverenza, memoria e purezza, spesso scelto per esprimere dolore e rispetto.
- Bucaneve: piccolo e delicato, è simbolo di consolazione e speranza, pur essendo legato a un senso di malinconia
Il mondo floreale sa anche esprimere il dolore e la perdita attraverso fiori come i gigli bianchi, i crisantemi o le calle, che con la loro bellezza silenziosa portano conforto e memoria.
Foto di copertina di Earl Wilcox su Unsplash
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Ultimo aggiornamento il 5 Marzo 2025 da Rossella Vignoli
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