Salute naturale

Capillari rotti: come prevenire e curare la fragilità dei capillari

Scopriamo come prevenirli, perché si rompono e come curarli

I capillari si rompono se sono particolarmente fragili. Ecco alcuni consigli per prevenire la salute dei capillari soprattutto nelle donne.

Capillari rotti: come prevenire e curare la fragilità dei capillari

Cosa sono i capillari

I capillari sono piccoli vasi sanguigni e rappresentano le ultime diramazioni di arterie e vene.

La dimensione dei capillari varia a seconda dell’organo in cui si trovano e può variare dai 5 agli 8 millesimi di millimetro (micrometri) dei capillari dei polmoni e dei muscoli fino ai 25 micrometri dei capillari del midollo osseo e delle ghiandole.

Funzionalità dei capillari

Nel corpo umano ci sono ben due miliardi di capillari. I capillari sono molto importanti per il nostro organismo perché non servono solo per trasportare il sangue, ma nei capillari avvengono gli scambi che permettono ai tessuti di ricevere ossigeno e nutrienti e di allontanare le sostanze di rifiuto.

Capillari fragili: perché?

Avere capillari fragili, che si rompono, è un problema diffuso soprattutto tra le donne. Vediamo quali sono le cause più frequenti di questo fenomeno.

Cause della fragilità capillare 

Le cause della fragilità dei capillari sono tante e si possono suddividere tra benigne, patologiche, genetiche.

Tra le cause benigne possiamo individuare

  • deficit nutrizionali (in particolare di vitamina C),
  • temporanee alterazioni ormonali (gravidanza, fase premestruale)
  • inattività fisica
  • sovrappeso e obesità
  • stress
  • eccessiva esposizione al sole

Tra le cause patologiche

  • malattie di Cusching
  • sindrome di Ehlers-Danlos
  • sindrome di Marfan
  • uso di pillole anticoncezionali

Possono infine esserci anche predisposizioni genetiche.

Capillari rotti, anche detti teleangectasie

I capillari rotti si chiamano scientificamente teleangectasie e sono più visibili quando si rompono sul viso, sul naso, sulle gambe ma possono rompersi in qualsiasi parte del corpo.

I capillari rotti si manifestano con una con la comparsa di macchie emorragiche puntiformi soprattutto sul viso e sulle gambe. Si possono formare petecchie, ecchimosi ed ematomi.

Capillari rotti: le cause

I capillari rotti sono dovuti alla fragilità capillare.
Le cause sono molteplici più o meno gravi:

  • traumi e piccole lesioni che determinano la formazione della teleangectasia
  • ritenzione idrica: i liquidi in eccesso accumulati nei capillari rompono le pareti e trasformano il capillare stesso in una piccola varice
  • disturbi ormonali: nel sesso femminile questa variazione ormonale provoca la formazione di lesioni venose superficiali principalmente durante le mestruazioni e in donne che assumono la pillola
  • sbalzi termici

Capillari rotti: come si eliminano

I capillari rotti non possono essere eliminati senza un adeguato trattamento medico: però una buona prevenzione può ridurne la rottura e vi sono creme e trattamenti cosmetici che riducono evidentemente il problema.

In caso di capillari rotti evidenti si consiglia di comunicare con il proprio medico perché spesso  la fragilità capillare è accompagnata da altre problematiche del sistema circolatorio.

Cos’è la couperose e chi ne soffre

Il termine couperose viene dal latino cupri rosa: si tratta di una lesione che interessa quasi sempre il viso e si manifesta con chiazze rossastre dovute alla dilatazione anomala dei capillari. La couperose si manifesta soprattutto nelle donne adulte.

La couperose è un inestetismo cutaneo che si riscontra a livello delle guance, tra gli zigomi e il naso e va trattato come un disturbo cosmetico ed estetico, non patologico.

capillari rotti
Soprattutto gli anziani sono colpiti da questo fenomeno

Capillari rotti nelle gambe e cosce

Si tratta di un problema prevalentemente femminile che, soprattutto nel periodo premestruale, può accentuarsi causando fastidi come bruciore e prurito. Ma anche gli uomini possono soffrirne.

Le cause

I capillari nelle gambe si rompono per vari motivi:

  • squilibri di tipo ormonale: si possono infatti manifestare durante la gravidanza perché la donna è particolarmente fragile e i vasi sono più deboli. Inoltre la crescita del feto finisce per determinare una maggior pressione a livello del bacino, rallentando la circolazione a livello delle gambe con conseguente ristagno del sangue nei capillari o nelle vene
  • uso della pillola anticoncezionale che può causare o accentuare il problema (anche se le pillole moderne hanno un dosaggio ormonale molto basso)
  • insufficienza venosa accompagnato dalla presenza di varici. In questo caso dalle gambe il sangue fa fatica a salire e derivano sensazione di gambe pesanti, gonfiore, pesantezza, formicolii. Possono seguire problemi come la cellulite e problemi di circolazione del sangue da far controllare da un medico.
  • traumi e colpi che provocano la rottura dei capillari
  • predisposizione genetica

Capillari nelle gambe: come si manifestano

Le teleangectasie si manifestano nelle gambe come ramificazioni blu-rossastre a volte anche in rilievo. Quasi sempre sono asintomatiche, altre volte si accompagnano a prurito ed edemi.

Si consiglia ai primi sintomi di rivolgersi a un medico flebologo o angiologo che potrà effettuare un esame obiettivo e approfondire lo stato di salute dell’intero apparato circolatorio.

Capillari nelle gambe: come prevenire

Alcuni consigli possono essere utili per migliorare la salute delle gambe e ridurre il formarsi di capillari rotti.

  • tenersi in movimento aiuta a stimolare il flusso del sangue e a spingere il sangue verso l’alto.
    non stare troppe ore seduti o nella stessa posizione
  • alternare getti di acqua calda e fredda sotto la doccia perché col caldo i vasi si dilatano e col freddo si restringono, stimolando così la circolazione
  • nella vasca la temperatura non deve superare i 37-38° e si consiglia di strofinare le gambe con una spugna ruvida per stimolare la circolazione superficiale
  • avere un’alimentazione sana, leggera ed equilibrata perché il sovrappeso favorisce il gonfiore, il senso di pesantezza alle gambe e la formazione di vene varicose
  • riposare con i piedi leggermente sollevati (bastano 5 cm)

Prevenire i capillari rotti

Per prevenire i capillari rotti si possono seguire alcune buone abitudini abitudini

  • un’attività fisica costante: le attività consigliate sono passeggiare, andare in bicicletta e nuotare
  • una dieta equilibrata ricca di vitamine, flavonoidi e fibre
  • controllare il peso
  • eseguire una sorta di ginnastica dei vasi sanguigni con frizioni, getti di acqua fredda e passeggiate in riva al mare
  • mangiare frutti ricchi di vitamina C come arance, limoni, pompelmi e kiwi, che hanno un’azione antinfiammatoria
  • assumere mirtillo, ribes e altri frutti di bosco, ricchi di flavonoidi, sostanze presenti nella buccia che agiscono attivamente sui vasi sanguigni, rafforzando la resistenza delle pareti.

Cosa evitare per non avere i capillari rotti

  • non fumare: il fumo ha un’azione molto negativa sulla salute dei vasi sanguini per via dell’alto contenuto di radicali liberi
  • non indossare indumenti troppo aderenti che creano un ostacolo al normale deflusso del sangue
  • evitati bagni e docce con acqua molto calda, saune
  • limitare l’esposizione a fonti di calore come termosifoni, stufe, camini in maniera continua e ravvicinata
  • evitare un’esposizione prolungata al sole
  • non rimanere per troppo tempo in piedi o seduti
  • non mangiare cibi salati, perché il sodio in eccesso provoca ritenzione idrica che può aumentare la pressione nei vasi sanguigni
  • evitare le cerette a caldo
  • non indossare tacchi alti e indumenti troppo aderenti

Capillari rotti: rimedi naturali

Tra i rimedi naturali per contrastare il fenomeno dei capillari rotti, grande importanza ha l’assunzione di prodotti dietetici che aiutano la circolazione e la salute dei vasi capillari.

Tra i più efficaci alimenti ci sono

Queste piante possono essere assunte sotto forma di tisane o tintura madre.

Rimedi fitoterapici

Per curare con la fitoterapia la fragilità dei capillari si consigliano gli estratti al polline, vite rossa o altre elementi ricchi di flavonoidi come la centella asiatica, il mirtillo nero, il propoli, il ginkgo biloba e la betulla.

I flavonidi sono infatti dotati di azione capillaro-protettrice.

Contro il fenomeno della rottura dei capillari si consiglia di assumere delle compresse a base di

Queste essenze si trovano anche sotto forma di creme o gel da utilizzare per una azione rinfrescante e per riattivare la circolazione ( soprattutto a carico delle gambe) .

Capillari fragili: rimedi medici

Per risolvere i problemi più gravi legati alla fragilità dei capillari e delle teleangectasie si consiglia di rivolgersi ad uno studio specialistico per provvedere a

  • trattamenti laser
  • trattamenti all’ozono
  • scleroterapia
  • trattamenti farmacologici

Trattamento a laser

Il trattamento laser avviene utilizzando appunto una luce laser che blocca l’uscita del sangue dai capillari e restringe i vasi sanguigni.

Prima del trattamento in genere la parte viene raffreddata così da evitare un surriscaldamento della zona causato dal laser. Non viene però effettuata l’anestesia perché il dolore è minimo e il trattamento va fatto in ambulatorio. Non causa problemi al paziente che potrà tranquillamente muoversi  anche dopo l’intervento.

Si possono però presentare:

  • piccoli lividi
  • arrossamento
  • gonfiore
  • prurito

Si consiglia di applicare una crema idratante o cicatrizzante sulla parte interessata.

Ozonoterapia 

Per risolvere il problema si può intervenire con l’ozonoterapia. A cosa serve? Manda ossigeno nel sangue e provoca lo sblocco del capillare una ripresa del flusso sanguigno. Il trattamento è indolore e lascia alcun segno come lividi o cicatrici. Risulta essere efficace su qualsiasi capillare di qualsiasi dimensione.

Scleroterapia

La scleroterapia e un trattamento utilizzato per risolvere le problematiche dei capillari fragili: si tratta di iniettare una soluzione liquida all’interno dei capillari attraverso l’utilizzo di piccoli aghi. Il processo infiammatorio che ne segue porta alla occlusione dei vasi capillari.

La scleroterapia non richiede anestesia e viene effettuata in regime ambulatoriale: sono necessarie più sedute, in genere una ogni mese affinchè il corpo reagisca allo stato infiammatorio che si provoca.

Terapia farmacologica

Le teleangectasie si possono curare anche con medicinali appositamente studiati. Tra questi

  • Oxerutina, e Venoruton, farmaci per via orale
  • Antistax, crema a base di favonoidi
  • pomate che contengono vitamina K, vitamina C ed E
  • creme che contengano escina, un protettore dei capillari

Si consiglia di tenere le creme in frigorifero così da applicarle fredde.

Capillari dell’occhio

Anche i capillari degli occhi si possono rompere dando quell’effetto di occhio rosso che di certo avremo già visto. Il versamento di sangue sottocongiuntivale è quasi sempre  determinato da motivi non preoccupanti mentre la rottura dei capillari a livello del corpo vitreo e della retina deve sempre essere valutata dal medico.

Può infatti essere sintomo di

  • ipertensione arteriosa
  • degenerazione maculare
  • diabete

Capillari rotti nell’occhio: come curarli

La rottura dei capillari dell’occhio si risolve spontaneamente nel giro di un paio di settimane. Se il problema non si risolve dopo questo periodo allora si consiglia di rivolgersi ad un medico per accertarne le cause.

Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2023 da Rossella Vignoli

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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