Cardo santo: l’erba dal potente effetto tonico-digestivo
Proprietà e varie modalità di impiego
Il cardo santo è una pianta officinale ricca di sostanze amare che vanta numerose proprietà. Anzitutto favorisce la digestione e stimola l’appetito. Inoltre, può essere usato sotto forma di infusi, decotti e tintura, sia per via interna che esterna. Scopriamo tutte le sue proprietà e i vari usi che se ne possono fare.
Sommario
Che cos’è il cardo santo
Conosciuto anche come “erba benedetta”, il cardo santo è una erbacea annuale nota per essere una pianta medicinale particolarmente efficace.
Della famiglia delle composite, ha origine nelle regioni dell’Europa mediterranea. Piuttosto difficile da trovare allo stato spontaneo, viene coltivato in varie regioni europee. In Italia è molto diffuso soprattutto nelle zone del centro e del meridione, oltre che in Sardegna e sulle isole tirreniche.
Etimologia e significato del nome
Il termine deriva dal greco “knhkos”, che significa “giallo”, per via dei fiori gialli ed anche da “knizw”, che vuol dire “pungo”, per la presenza di spine.
L’aggettivo benedictus si riferisce alle sue molteplici proprietà.
Secondo una leggenda, il nome deriverebbe dal fatto che questa pianta tendeva a crescere in maniera spontanea attorno alle tombe dei bambini.
Caratteristiche del cardo santo
Erbacea annuale che si sviluppa meglio nei terreni ben concimati. Ama le esposizioni ben soleggiate e sopporta bene i terreni umidi.
Ecco come si presenta nelle sue varie parti.
- Radice: a sezione cilindrica è piuttosto gracile e fibrosa
- Fusto: eretto, può raggiungere i 50 cm di altezza. Di colore verdastro o rosso scuro, presenta delle ramificazioni nella parte superiore. La parte inferiore del fusto è coperta da una peluria fitta, mentre quella superiore è piuttosto lanosa
- Foglie: piuttosto coriacee, sono dentate ed hanno forma lanceolata. Sono disposte in maniera alternata e possono essere lunghe fino a 30 cm circa. Sono verde pallido, con sottili venature bianche
- Fiori: capolini gialli, con screziature rosse, fanno la loro comparsa da maggio a giugno
- Frutto: di forma cilindrica, è arcuato e scuro, sormontato da una sorta di coroncina dentata di peli.
Quali sono le proprietà del cardo santo
Fin dai tempi antichi, il cardo santo è noto per le qualità terapeutiche.
Nello specifico:
- favorisce i processi digestivi
- stimola l’appetito
- facilita la diuresi
- aiuta a depurare l’organismo, eliminando scorie e tossine accumulate
- aumenta la sudorazione negli stati febbrili
- induce il vomito, in caso d’intossicazione
- disseta e rinfresca
- aiuta a dimagrire
- per le sue proprietà antisettiche, vien e usato come detergente e cicatrizzante in caso di ferite, piaghe e ulcere
A cosa fa bene il cardo santo
Considerate le sue proprietà, vediamo come assumerlo a seconda delle varie esigenze.
Bere una tazza d’infuso di cardo santo prima dei pasti principali per favorire la buona digestione.
Per stimolare l’appetito, invece, è utile assumere prima dei pasti una ventina di gocce di tintura di cardo santo, allungate con un poco d’acqua o sciolte in un cucchiaino di zucchero.
Durante gli stati influenzali e/o di febbre, bere una tazza di decotto di cardo caldo, magari addolcito con del miele, al mattino e alla sera. Questo aumenta la sudorazione, facendo così abbassare la febbre più in fretta.
Per migliorare la diuresi, assumere 20 gocce di tintura prima dei pasti.
In caso di intossicazione alimentare, chiamare subito il Pronto Soccorso e, intanto, indurre il vomito assumendo 20 gocce di tintura o un paio di tazze di infuso di cardo santo non zuccherato né dolcificato.
Per detergere ulcere, piaghe e ferite ancora aperte, fare lavaggi esterni e sciacqui delle zone interessate con il decotto di cardo santo. In aggiunta a ciò, fare impacchi localizzati con garze imbevute di decotto, da tenere in posa per 20-30 minuti.
Preparazioni con il cardo santo
Vediamo ora come procedere per le varie preparazioni.
- Infuso: versare una tazza d’acqua bollente sopra 5-10 gr di pianta in fiore essiccata e lasciare in infusione per una decina di minuti circa. Quindi filtrare e dolcificare con del miele
- Decotto da bere: far bollire in 250 gr di acqua 10-15 gr di foglie, fiori e fusto di cardo ben essiccati e sminuzzati per circa 25 minuti. Filtrare, addolcire con del miele e bere quando ancora ben caldo
- Decotto per uso esterno: prendere 50 gr di foglie di cardo essiccate e metterle a bollire per una decina di minuti in 1 litro d’acqua. Una volta intiepidito, filtrare
- Tintura: prendere 150 gr di alcool a 70° e mettervi a macerare 20 gr di sommità fiorite di cardo santo. Dopo poco più di una settimana, filtrare e conservare la tintura ottenuta in un piccolo contenitore di vetro scuro dotato di contagocce.
- Vino medicinale: prendere 1 litro di buon vino rosso e mettervi a macerare per 8 giorni 20 gr di foglie e fiori di cardo santo ben essiccati. Trascorso il termine indicato, filtrare e conservare in una bottiglia ben chiusa da tenere in un luogo fresco e asciutto
Altri utilizzi del cardo santo
Per le sue proprietà tonico-digestive, il cardo santo viene spesso usato per la realizzazione di liquori e amari a base di erbe. Inoltre, c’è anche chi ne cucina i gambi fritti, gratinati e in umido.
Il decotto di cardo per uso esterno è anche un eccellente tonico rinfrescante da aggiungere nell’acqua della vasca da bagno. Molto utile dopo una intensa giornata.
Controindicazioni
A seconda dei vari utilizzi, attenersi sempre alle dosi consigliate, in quanto, dosi troppo abbondanti possono causare attacchi di vomito. Inoltre, è sconsigliato per chi a problemi renali e di infiammazione a livello dell’intestino.
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Ultimo aggiornamento il 14 Maggio 2023 da Rossella Vignoli
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