Carne sintetica: cos’è, vantaggi e svantaggi, cosa dice la legge
Tra pro e contro di carattere ambientale, economico, salutistico ed etico/religioso: i dubbi sono ancora tanti
Recentemente si sente parlare sempre più spesso di carne sintetica o carne coltivata. Alcuni la definiscono “il cibo del futuro”. Tuttavia, c’è ancora molto da studiare. Basti solo pensare al fatto che, ad oggi, in Italia e in molti Paesi europei la produzione e la commercializzazione sono vietate.
Nonostante questo prodotto venga esaltato per i suo i scarsi impatti ambientali, a riguardo non c’è nulla di certo né di chiaro. Idem per quanto riguardo l’aspetto più o meno salutistico del prodotto rispetto alla carne tradizionale. Occorrono maggiori approfondimenti su più fronti. E come se già tutto ciò non bastasse, attorno all’argomento ci sono anche vari dibattiti relativi ad aspetti etici e religiosi.
Sommario
Cosa si intende per carne sintetica
Si tratta di una carne coltivata in laboratorio, prodotta partendo da vere cellule animali. Proprio per come viene prodotto questo tipo di carne, la definizione “sintetica” è usata impropriamente in quanto va a snaturare la vera origine di questa carne.
Come viene prodotta
Attualmente, per produrre la carne coltivata si esegue una biopsia sui muscoli dell’animale per estrarre cellule staminali. Fino ad oggi, ciò è stato sperimentato su bovini, polli, tacchini, maiali, pesci e anatre.
Le cellule staminali estratte vengono quindi trasferite in un bioreattore, che riproduce le condizioni ottimali di temperatura, aerazione e flusso di nutrienti per le colture cellulari, e qui vengono fatte proliferare fino al raggiungimento della concentrazione desiderata. Le cellule staminali sono quindi diventate cellule muscolari.
Unite insieme, le singole cellule danno vita al tessuto che costituirà il prodotto finito.
Oltre all’ambiente adeguato, ovvero il bioreattore, servono anche altri due elementi di supporto:
- un siero che aiuta le cellule a moltiplicarsi e a differenziarsi, fornendo loro nutrienti, ormoni e proteine fondamentali per la stimolazione, la crescita e la proliferazione cellulare. Attualmente, quello che funziona meglio è il siero fetale bovino, che si ottiene dal sangue raccolto dal feto di bovine gravide durante la macellazione. Nel frattempo, sono stati sviluppati anche altri mezzi di coltura non contenenti derivati animali, ma che però non pare siano adatti per tutti i tipi di colture cellulari
- una superficie su cui far orientare la crescita delle cellule in modo da conferire loro una struttura tridimensionale. Tale superficie può essere edibile, ad esempio a base di alginato o amido
Carne sintetica: pro e contro
L’argomento è ancora poco noto, con tante zone d’ombra e numerosi pareri discordanti. In ogni caso, vediamo quali sono, al momento, quelli che vengono considerati dei pro e quali invece degli svantaggi della carne sintetica.
Trattandosi di un argomento ancora in fase di studio, è bene chiarire che le indicazioni che andremo ad esporre sono ancora molto dibattute su più fronti e pertanto da considerare in via del tutto ipotetica e sempre con il condizionale.
Vantaggi
- Possibilità di evitare la macellazione degli animali
- Ridurre l’impatto ambientale dal punto di vista di utilizzo del suolo, dell’acqua e di emissioni di gas serra
- A livello salutistico, la produzione di carne coltivata dovrebbe essere altamente controllata, con verifiche periodiche, al fine di garantire l’assenza di allergeni, batteri nocivi, residui di antibiotici, di ormoni della crescita ed altri fattori
- Non dovrebbe contenere additivi né coloranti artificiali
- Non dovrebbe esserci la necessità di utilizzare antibiotici
- Il confezionamento avverrebbe in un unico luogo, evitando così il rischio di contaminazioni dall’esterno
- Il contenuto di grasso dovrebbe essere fissato entro la soglia dei livelli raccomandati
- Pare che gli omega 3 potrebbero essere inseriti come sostituiti dei grassi insalubri
- Vi sarebbe la possibilità di includere vitamine e altri ingredienti aggiuntivi
Svantaggi
Per quanto riguarda i “contro” della carne coltivata, questi toccano svariati temi e settori: dalla salute all’impatto ambientale, dalle motivazioni di ordine etico/religioso all’impatto economico.
Entriamo un po’ più nel merito della questione.
- I possibili benefici ambientali dipendono dall’efficace utilizzo dei terreni liberati dal pascolo degli animali da carne
- Il processo di produzione della carne coltivata implica una impronta di carbonio 5 volte maggiore rispetto a quella del pollo (ciò è stato dichiarato da Marco Springmann, scienziato ambientale dell’Università di Oxford)
- La produzione di carne sintetica ha un potenziale di riscaldamento globale maggiore rispetto a quella tradizionale (da un recente studio sulla Life Cycle Assessment)
- La produzione di carne sintetica avviene utilizzando tecnologie non usate comunemente nella produzione di cibo naturale; la FAO ha identificato in un report i potenziali rischi fra cui, presenza di sostanze bioattive, contaminazioni microbiche…
- Il consumo a lungo termine potrebbe essere nocivo per i consumatori per via dell’accumulo di antibiotici impiegati durante la produzione, dal momento che questi non vengono metabolizzati e escreti dall’animale
- Aumento della disoccupazione nel settore dell’allevamento, con difficoltà di riallocazione di tali risorse
- Costo elevato del prodotto: da un’analisi è emerso che la carne di manzo coltivata in laboratorio avrebbe un costo di produzione 8 volte più alto rispetto alla cane tradizionale. Nel 2013, il primo hamburger di carne sintetica fu costato 330.000 sterline. Nonostante nel frattempo i costi si siano di molto ridimensionati, restano comunque proibitivi
- La liberalizzazione della carne coltivata dovrebbe affrontare tutte le complessità relative alle certificazioni “kosher” e “halal”
- Anche i vegani potrebbero sollevare questioni di tipo etico.
Carne sintetica vietata
L’Italia e anche altri Paesi europei hanno un approccio molto cauto nei confronti di questo prodotto al punto tale che, di recente, è stata approvata una legge che vieta la produzione e la commercializzazione di carne sintetica.
La normativa è stata notificata ufficialmente alla Commissione UE. Ad oggi, l’Unione Europea non ha autorizzato nessun genere di prodotto a base di carne coltivata. Tuttavia, la discussione sul tema è in corso e quindi, in futuro, potrebbero esserci implicazioni di rilevante importanza sulla produzione alimentare nell’UE.
Carne sintetica: legge
In Unione Europea, la carne sintetica, o coltivata, è considerata un novel food. Pertanto, deve essere sottoposta a rigidi controlli e normative, la cosiddetta Novel Food Regulation, che riguardano la regolamentazione dell’introduzione di nuovi alimenti sul mercato.
Tra l’altro, in Italia è già obbligatorio per legge riportare nell’etichetta alimentare la lista completa degli ingredienti e la provenienza degli alimenti.
Chi vorrà acquistare e consumare la carne sintetica lo potrà fare dopo aver letto tutto quel che riguarda la sua produzione sull’etichetta.
In ogni caso, ad oggi, la carne sintetica non è ancora entrata nel mercato europeo.
Nel momento in cui l’ESFA (l’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare) desse la sua approvazione circa la sicurezza della carne coltivata, questa potrà entrare nel mercato europeo e potrà così essere acquistata da chi desidera mangiarla.
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Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 da Rossella Vignoli
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