L’albero di carrubo e il suo frutto: la guida facile
Una pianta molto longeva, che regala un frutto dalle proprietà inaspettate
Il carrubo (Ceratonia siliqua) è un albero sempreverde originario del Mediterraneo meridionale, appartenente alla famiglia delle Caesalpinaceae. Si tratta di una latifoglia molto longeva, che può diventare anche pluricentenaria.
Sommario
Oltre alla sua presenza scenica nei giardini e all’ombra che la sua fitta chioma regala, il carrubo è apprezzato per il frutto che produce, considerato un vero super-food, nonché un rimedio naturale molto apprezzato in fitoterapia per il trattamento di svariate patologie.
Ricco di principi attivi benefici e dall’alto valore nutrizionale, il suo consumo è associato a importanti effetti positivi anche nella cura di alcune forme tumorali. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Carrubo pianta
L’albero è diffuso nelle regioni dell’Italia meridionale, specie in Sicilia e Sardegna, mentre più a Nord se ne trovano maestosi esemplari in Toscana, più precisamente sul promontorio dell’Argentario.
Questo albero da frutto presenta un tronco robusto dalla corteccia lisca di colore bruno-rossastro. La pianta ha una crescita abbastanza lenta e può crescere fino a raggiungere i 7-10 metri d’altezza.
Il portamento è espanso, ben ramificato e tabulare, con una chioma molto fitta e allargata.
Trattandosi di un albero prevalentemente dioico, i fiori prodotti dalla pianta sono generalmente unisessuali. All’aspetto sono molto piccoli, di colore verde-rossastro e riuniti in grappoli eretti. I fiori maschi hanno 5 stami, quelli femminili un solo stimma sessile. La fioritura avviene in tarda estate (agosto-settembre), mentre i frutti maturano tra agosto e ottobre dell’anno successivo.
Il carrubo è una pianta rustica che non presenta particolari esigenze colturali. Cresce bene nei terreni aridi e poveri, compresi i suoli molto calcarei. Soffre le basse temperature e in genere non sopravvive alle gelate invernali. Al contrario, gradisce molto i climi secchi e caldi.
Carrubo frutto
Il frutto (carruba) è un grande baccello appiattito lungo 10-20 cm. All’aspetto è cuoioso, inizialmente di colore verde chiaro tendente al marrone scuro con la maturazione. In superficie è duro e compatto, mentre la polpa interna è carnosa e zuccherina. All’interno dei frutti si trovano anche semi scuri e tondi detti ‘carati‘. Il nome deriva dal fatto che in passato venivano utilizzati per misurare l’oro.
La loro permanenza sulla pianta è prolungata e prosegue fino al completo disseccamento del baccello. A causa dell’elevato contenuto di tannini, la polpa può essere irritante, specie se consumata in quantità elevate.
Oggi i frutti, privi di semi, sono utilizzati sopratutto per l’alimentazione del bestiame. Un tempo erano impiegati per la fermentazione e la produzione di alcool etilico.
I semi possono essere ridotti in farina, e sono un potente anti-diarroico. Dal punto di vista alimentare, i semi possono essere consumati sia freschi che secchi o tostati al forno.
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Carrubo valori nutrizionali
Le carrube possono essere considerate a buon diritto un super-food. Le parti utilizzate per il consumo alimentare sono i frutti contenuti nei baccelli e privati dei semi che danno la farina di carrube.
Sono ricchissimi di principi dall’alto valore nutrizionale, fondamentali per salute e il benessere di tutto l’organismo.
Molto elevate sono anche le percentuali di sali minerali, quali potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, zinco, selenio e ferro. Anche il contenuto vitaminico è notevole: tra le tante, quelle del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6 e B12), la vitamina C, la vitamina E, K e J e folati alimentari.
Rispetto al fabbisogno di un individuo adulto, si pensi che 100 gr di farina di carrube contengono:
- il 30% della dose di ferro, vitamina B2 e vitamina B6
- il 35% della dose di calcio
- il 20% della dose di potassio, magnesio e manganese
- il 10% della dose di fosforo, selenio e niacina
- l’8% della dose di zinco
- il 60% della dose di rame
Essendo un alimento saziante, la carruba è consigliata nelle diete ipocaloriche. Ogni 100 gr di carruba si assorbono circa 250 calorie e ben 23 gr di fibre.
Il consumo moderato interferisce con l’attività degli enzimi digestivi. Essa, infatti, stimola il senso di sazietà e favorisce la regolarità intestinale grazie al notevole apporto di fibre alimentari.
Il frutto, inoltre, è privo di glutine e può essere consumato in una una dieta senza glutine anche da chi soffre di celiachia.
La polpa di carruba, pastosa e zuccherina, è utilizzata anche come sostituto del cioccolato e può essere consumata anche dai chi soffre di allergie alimentari al cacao. Essa, infatti, è priva di sostanze eccitanti e nervine come la caffeina e la teobromina.
La farina di carruba abbonda di galattomannano, un polisaccaride viscoso in grado di assorbire grandi quantità di acqua. Per questo motivo è molto utilizzata nelle preparazioni dolciarie come addensante naturale. La sua presenza in questi prodotti è indicata dalla sigla E410.
Altre farine alternative da scoprire:
Proprietà e benefici
I frutti e i derivati del carrubo hanno spiccate dimagrante, astringente e antiemorragica. La farina, in particolare, è un rimedio naturale molto efficace nel trattamento della diarrea grazie alla sua capacità di assorbire l’acqua. Al contrario, la polpa fresca della carruba è uno dei più conosciuti lassativi naturali.
Se ne consiglia il consumo in caso di:
- diarrea
- enteriti
- gastrite
- infezioni gastrointestinali
- acidità
- obesità e sovrappeso
- colon irritabile
- colesterolo alto
- reflusso gastroesofageo
Recentemente, i principi bioattivi presenti nel frutto sono stati associati anche ad effetti positivi nel trattamento di alcune forme tumorali, nel diabetiche e patologie cardiovascolari.
Carrubo e tumori
È dimostrato che i polifenoli presenti (quercitina, acido gallico e delfinidina) hanno proprietà anti-proliferative e pro-apoptotiche. Questo vuol dire che inibiscono la proliferazione cellulare e favoriscono la morte delle cellule malate (apoptosi).
Per queste ragioni, i ricercatori affermano che hanno effetti benefici sul trattamento di alcune forme tumorali, come quelli del colon.
Carrubo e diabete
L’elevato contenuto di fibra è associato ad un apporto glicemico molto basso. Ecco perché sono consigliate nell’alimentazione dei soggetti affetti da diabete.
La gomma di carrube, in particolare, regola i livelli glicemici nel segue favorendo una diminuzione del glucosio ematico. Secondo alcuni studiosi, inoltre, D-pinitolo presente aumenta l’assorbimento di glucosio da parte dei muscoli, diminuendo così la produzione di insulina.
Come antidiarroico e digestivo
I tannini presenti nella polpa svolgono nell’intestino una profonda azione ‘pulente’ nei confronti dei batteri che aggrediscono le cellule intestinali.
Per questo motivo sono considerate a giusta causa un potente anti-diarroico naturale. Il consumo di questi frutti, inoltre, lenisce i sintomi del colon irritabile e può essere benefico in caso di reflusso gastroesofageo.
Carrubo e colesterolo
Un altro effetto benefico è legato alla capacità di regolare i livelli di colesterolo nel sangue. In particolare del colesterolo cattivo (LDL), responsabile della formazione delle placche arterosclerotiche.
Per questa ragione, la farina è considerata un alimento perfetto in caso di obesità e sovrappeso, utile per prevenire le principali malattie cardiovascolari legate all’accumulo di lipidi nel sangue.
Controindicazioni
Benché il consumo di carrube sia altamente consigliato per tutti gli effetti benefici sinora elencati, occorre prestare attenzione agli effetti collaterali. Questi frutti, infatti, possono interagire con alcuni farmaci potenziandone gli effetti.
In caso di ipercolesterolemia, ad esempio, o alterare i livelli di insulina. Chi soffre di diabete 1 o 2, pertanto, astenersi dal consumo di carrube o valutarlo su consiglio medico. In tutti gli altri casi, le carrube non presentano alcuna controindicazione rispetto le dosi officinali consigliate.
Le ricette
I baccelli sono uno snack salutare e dietetico. Possono essere tostati al forno e consumati tra un pasto e l’altro, magari per sostenere l’attività sportiva. La farina di carrube, invece, è perfetta per la preparazione di paste fatte in casa o dolci, anche in associazione ad altre farine. E non contiene glutine, dunque è adatta anche ai celiaci.
Il gusto, come detto, è molto simile al cioccolato, ecco perché vi consigliamo di sperimentarlo nella ricetta di una crema davvero golosa che si prepara con:
- 2 cucchiai di miele
- 150 gr di nocciole
- 2 cucchiai di farina di carrube
- 2 cucchiai di olio extra-vergine d’oliva
- acqua qb
Preparazione. Tostate nel forno le nocciole e tritale finemente in un mixer con l’olio. Aggiungete il miele e la farina. Mescolate con cura e unite un po’ di acqua o latte di riso per ottenere una consistenza omogenea e non troppo liquida. La crema ottenuta sarà perfetta per essere consumata in svariate ricette o semplicemente spalmata sul pane.
Altre piante officinali da scoprire
Scoprite altre piante officinali da utilizzare nella cura naturale di svariate affezioni:
- Agnocasto, la pianta delle donne perché regolarizza il ciclo e calma i crampi mestruali
- Agrimonia, l’erba dei cantanti, combatte la diarrea ed i problemi al fegato, ma anche le emorragie e le infiammazioni alla gola
- Altea, una pianta emolliente e lenitiva, per tutte le forme di infiammazione
- Astragalo, la pianta anti-stress che stimola il sistema immunitario
- Bardana, regolarizza per la pelle acneica, depura, è diuretica e lassativa
- Belladonna, antispastico naturale, fa bene al cuore, agli occhi, al sistema nervoso ma è un vero e proprio veleno
- Cardo mariano, per cirrosi e calcoli biliari
- Centaurea, amica della pelle, cicatrizza, calma, e dell’intestino, depura e aiuta la digestione
- Cimicifuga, amica delle donne per i disturbi della menopausa
- Crespino, la pianta anticolesterolo che controlla anche la glicemia
- Damiana, la pianta afrodisiaca per l’uomo, utilizzata contro la fatica fisica o mentale, lo stress e per smettere di fumare
- Enotera, alleato delle donne, allevia i disturbi premestruali, depressione, psoriasi, eczema, osteoporosi e artrosi
- Eufrasia, decongestionante utile per gli occhi, la tosse e il raffreddore
- Fieno greco, il ricostituente per chi è anemico o in convalescenza
- Galega, la pianta dell’allattamento
- Gramigna per calcoli urinari, infezioni urinarie e coliche nefritiche
- Griffonia, la pianta della felicità, aumenta la serotonina ed è ideale per depressione, ansia e insonnia
- Issopo, dal buon profumo, ideale contro tosse, asma, raffreddore e cistite
- Levistico, simile al sedano, calma il dolore, è diuretico e disinfettante
- Meliloto, amico delle gambe, contrasta l’edema, la cellulite, la ritenzione idrica e l’insufficienza venosa e linfatica
- Nasturzio, ricco di acido folico, omega-3 e vitamina K, è usato come diuretico e digestivo
- Olivello spinoso, dalle bacche stimolanti naturali
- Piantaggine, antinfiammatorio ed espettorante del catarro, in caso d’infiammazioni delle mucose.
- Pilosella, amico delle gambe, è un potente diuretico, usato contro la cellulite, sgonfia i tessuti e aiuta in caso di edemi degli arti inferiori eritenzione idrica
- Rodiola, tonico naturale, aiuta e sostiene l’organismo in caso di stress psico-fisico.
- Sambuco, ha effetti benefici sulla pressione, ed è usato anche come diuretico e lassativo.
- Sandalo, antispastico, battericida e balsamico, è utile per il sistema immunitario e le vie respiratorie., il suo olio essenziale ha effetto afrodisiaco e anti stress.
- Tanaceto, contro il mal di denti.
- Tarassaco per calcoli biliari e renali.
- Tussilago farfara o tussilaggine, per curare la tosse e le affezioni della pelle
- Tribulus terrestris, il viagra naturale.
- Valeriana per insonnia e per la disintossicazione da tabacco.
- Vischio, rimedio naturale per l’emicrania e le crisi epilettiche, stimola il sistema immunitario.
Ultimo aggiornamento il 6 Giugno 2020 da Rossella Vignoli
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