Bevande

Fontanelle e case dell’acqua per risparmiare e socializzare

Tutti i benefici e i vantaggi dell’acqua pubblica

Conoscete le case dell’acqua? molti di noi avranno sicuramente ascoltato le storie delle nostre nonne quando raccoglievano i panni sporchi in una grossa cesta e partivano a piedi per andare nella fontana più vicina a lavare i panni: nonostante la fatica e l’acqua sempre fredda, quei momenti diventavano piacevoli occasioni d’incontro con le altre donne, un modo per socializzare e vivere lo spirito di comunità.

Fontanelle e case dell’acqua per risparmiare e socializzare

In un’ottica di riqualificazione ambientale e tutela del patrimonio, diversi Comuni hanno installato dei chioschi d’acqua dove è possibile andare a riempire le proprie bottiglie vuote.

Cosa sono le case dell’acqua

Sono installazioni pubbliche progettate per fornire acqua potabile filtrata e, in alcuni casi, refrigerata o gasata, direttamente ai cittadini.

Queste strutture, spesso posizionate in piazze, parchi o nei pressi di edifici pubblici, permettono di riempire bottiglie e contenitori riutilizzabili, promuovendo così la riduzione dell’uso della plastica monouso.

Il loro funzionamento è abbastanza semplice: l’acqua viene prelevata dall’acquedotto locale e sottoposta a vari processi di filtraggio per garantire la rimozione di impurità e migliorare il gusto.

Alcune case dell’acqua offrono anche l’opzione di aggiungere anidride carbonica per ottenere acqua frizzante. L’uso di queste strutture è spesso gratuito o a un costo simbolico, incentivando l’adozione di abitudini sostenibili e l’accesso a un’acqua di qualità per tutti.

La presenza di questi chioschi è un grande incentivo per sensibilizzare la popolazione sul consumo dell’acqua del rubinetto, nel tentativo di diminuire l’acquisto di acqua in bottiglia che nel nostro Paese raggiunge cifre da capogiro.

I chioschi per l’acqua pubblica sono dotati anche di un sofisticato sistema di affinazione organolettica che consente di migliorare le caratteristiche di odore e sapore.

Come trovare le case dell’acqua

La domanda è molto pertinente: per trovarle case nella vostra zona, potete utilizzare tante fonti:

  • Siti Web e App del Comune: molti comuni italiani hanno siti web ufficiali o applicazioni mobile che forniscono informazioni sui servizi pubblici, incluse le case dell’acqua. Controlla la sezione dedicata ai servizi ambientali o idrici.
  • Mappe Interattive Online: Esistono mappe interattive online specifiche per le case dell’acqua.
  • Applicazioni mobile: Diverse app, come “Fontanelle” o “Waterly”, mostrano la posizione delle case dell’acqua e delle fontanelle pubbliche. Queste app spesso includono recensioni degli utenti e informazioni aggiornate sulla disponibilità.
  • Social Media e gruppi locali: Unisciti ai gruppi locali sui social media, dove i cittadini spesso condividono informazioni utili, inclusa la posizione delle case dell’acqua. Forum o gruppi su Facebook possono essere una risorsa preziosa.
  • Uffici Turistici e informazioni locali: Gli uffici turistici e i punti di informazione locali possono fornire mappe e dettagli sulle case dell’acqua presenti in città
  • Passaparola e esplorazione diretta: durante le passeggiate o anche andando al lavoro, fate attenzione a parchi, piazze e aree pubbliche, dove spesso si trovano le case dell’acqua. Solitamente, sono ben visibili e segnalate.

Che vantaggi e benefici per ambiente hanno le case dell’acqua

Essendo acqua pubblica è utile sottolineare che:

  • è controllata, garantita e sottoposta a controlli quotidiani molto severi da parte dell’Arpa e delle Asl territoriali
  • è sana, contiene la giusta quantità di sali minerali per il nostro organismo
  • è a km zero, non ha quindi bisogno di essere trasportata o di fare lunghi viaggi prima di arrivare nelle nostre case
  • è meno costosa, la spesa annuale media per un consumo giornaliero di 2 litri di acqua è di soli 2,86 euro contro i 493 di quella minerale

E ora passiamo all’ambiente: mediamente 25 bottiglie di plastica da 1,5 litri comportano il consumo di  2 kg di petrolio e 17,5 litri d’acqua più il rilascio nell’atmosfera di idrocarburi, ossidi di zolfo e di azoto, monossido di carbonio e anidride carbonica.

Alcune amministrazioni hanno già provveduto ad incentivare il consumo di acqua del rubinetto sia presso gli edifici comunali che nelle mense scolastiche. L’acqua dei nostri acquedotti è a km zero, non deve essere imbottigliata e non necessita di trasporto.

Se venissero consumati almeno 300.000 litri dai chioschi, potremmo evitare la produzione di 200.000 bottiglie PET il che vuol dire 9.180 kg di CO2 in meno nell’atmosfera ( 1.380 per la produzione di PET e  7.800 per il trasporto).

Si tratta di cifre davvero notevoli per continuare a far finta di nulla, quando invece si potrebbero riscoprire i vantaggi di fontanelle e case dell’acqua, non credete?

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Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2024 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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