Alla scoperta del cavolo cinese e delle sue proprietà
Benefici, modalità di utilizzo e varie ricette per gustarlo crudo o cotto
Pak choi, bok-choy o cavolo cinese. In qualunque modo lo si chiami si tratta di un ortaggio cinese dalle foglie carnose e croccanti, e il sapore delicato leggermente amarognolo. Molto diffuso in molte ricette orientali, ormai lo si trova facilmente anche da noi in Italia e nel resto d’Europa. Pur essendo molto simile alla bieta, fa parte del genere Brassica, proprio come la verza, il cavolo cappuccio, il cavolfiore, i broccoli e il cavolo nero.
Andiamo a scoprirne insieme caratteristiche proprietà e tanti modi per utilizzarlo in cucina.
Sommario
- Che cos’è il cavolo cinese
- Caratteristiche
- Coltivazione
- Come si chiama il cavolo cinese
- Che sapore ha il cavolo cinese
- Valori nutrizionali del cavolo cinese
- Proprietà del cavolo cinese
- Controindicazioni
- Quando si mangia il cavolo cinese
- Come pulire e cucinare il cavolo cinese
- Ricette con il cavolo cinese
- Come abbinare il cavolo cinese
- Cosa usare al posto del cavolo cinese
- Dove trovare il cavolo cinese
- Approfondimenti tematici
Che cos’è il cavolo cinese
Il cavolo cinese, noto anche come pak choi e bok-choy, è una varietà di cavolo diversa dai cavoli cui siamo abituati noi perché ha un gusto molto più delicato.
Si tratta di una verdura molto antica in quanto veniva già coltivato nel V secolo a.C in Cina. Ma in Europa arrivò soltanto nel XVIII secolo importato dai missionari.
Ormai si tratta di un prodotto ampiamente diffuso anche in Italia.
Caratteristiche
Nonostante appartenga alla famiglia delle Brassicacee, di cui fanno parte anche il broccolo, il cavolfiore e il cavolo cappuccio, nell’aspetto somiglia più alle biete per la presenza della bianca costa centrale.
Ha foglie croccanti dal sapore delicato e lievemente amarognolo. Viene spesso impiegato per la preparazione di zuppe e insalate.
Coltivazione
È un ortaggio piuttosto facile da coltivare perché ha poche esigenze. Le uniche accortezze da considerare sono di coltivarlo in un terreno tutto suo e di annaffiarlo regolarmente per mantenere il terreno sempre umido.
Come si chiama il cavolo cinese
Il vero nome orientale è pak-choi e deriva dalla traduzione occidentale di un termine cantonese che vuol dire “verdura bianca”.
Che sapore ha il cavolo cinese
Nonostante il nome, non ha il tipico sapore forte degli ortaggi appartenenti alla famiglia di cavolo e cavolfiore. Ha anzi un sapore piuttosto dolce, delicato e fresco.
Valori nutrizionali del cavolo cinese
Si tratta di un prodotto ipocalorico. 100 grammi apportano appena 13 calorie, composte rispettivamente da:
- 95% di acqua
- 2% di carboidrati
- 1% proteine
Il suo apporto di grassi è irrisorio (meno dell’1%) ed è privo di colesterolo.
È inoltre ricco di vitamine, in particolare:
Garantisce inoltre un buon apporto di fibre e, per quanto riguarda i sali minerali, si annoverano discreti quantitativi di calcio, potassio e manganese.
Per beneficiare di tutti questi nutrienti, l’ideale sarebbe consumarlo crudo in modo da evitare che le vitamine termolabili vengano distrutte con la cottura.
Proprietà del cavolo cinese
Leggero e facile da digerire, il cavolo cinese non gonfia e possiede numerose proprietà benefiche, molto importanti per l’organismo. Nello specifico:
- è diuretico
- aiuta ad eliminare le tossine
- contrasta i disturbi cardiaci
- ricco di sali minerali, può essere inteso come un integratore
- è un ottimo supporto contro l’anemia in quanto sollecita la sintesi dei globuli rossi
- contrasto la ritenzione idrica
- mantiene in equilibrio i valori della pressione sanguigna
- contrasta l’invecchiamento cellulare
- regola la flora intestinale
- combatte la stitichezza grazie alla presenza di fibre
- fortifica le difese immunitarie
- contrasta l’insorgere di malattie autoimmuni
- è ipocalorico e quindi è indicato anche per chi sta seguendo una dieta dimagrante
- contrasta le infiammazioni
Controindicazioni
A parte eventuali forme allergiche o intolleranze personali, non sono state riscontrate particolari controindicazioni della sua assunzione.
Quando si mangia il cavolo cinese
Si raccoglie in primavera e in autunno.
Come pulire e cucinare il cavolo cinese
Anzitutto, con un coltello ben affilato, va eliminata la base del cavolo cinese, la parte dove sono attaccate le foglie. Quindi occorre separare le singole foglie e sciacquarle sotto l’acqua corrente avendo cura di strofinare bene i gambi per eliminare eventuali residui di sporco. Asciugare quindi il cavolo con carta da cucina assorbente e procedere con la preparazione preferita.
Vediamo i principali metodi per cucinare e degustare il cavolo cinese:
- crudo in insalata, tagliato a listarelle fini e condito con semplice olio EVO (all’italiana) oppure con salsa di soia (versione più asiatica)
- cotto al vapore (metodo di cottura che ne preserva gusto e proprietà benefiche)
- grigliato
- cotto in padella
- stufato
Nella cucina cinese viene saltato in padella con altre verdure, alghe ed abbondante olio. Questo contorno viene spesso servito per accompagnare i noodles.
Inoltre, viene spesso aggiunto nelle zuppe brodose e nelle fritture miste.
Ricette con il cavolo cinese
Avendo un gusto piuttosto delicato, il cavolo cinese è perfetto consumato crudo nelle insalate per donare un tocco esotico.
Inoltre, è un ottimo ingrediente per frittate e sformati di verdure. Adeguandosi alla nostra tradizione culinaria, è un ottimo condimento per la pasta e può essere aggiunto in zuppe e risotti.
Come semplice contorno, basta farlo saltare in padella con sesamo e salsa di soia.
Contorno di cavolo cinese saltato in padella
In una padella antiaderente fate scaldare un filo di olio di sesamo con uno spicchio d’aglio schiacciato e un pezzetto di zenzero grattugiato. Aggiungete quindi il cavolo cinese e fatelo rosolare alcuni minuti per parte. Unite quindi la salsa di soia e un pizzico di sale e continuate la cottura a fuoco moderato, avendo cura di mescolare di tanto in tanto. Una volta cotto, distribuite sopra i semi di sesamo.
Per gli amanti dei sapori più decisi, nella rosolatura, aggiungere anche del peperoncino piccante.
Ravioli cinesi con farcia vegetariana
Iniziate preparando l’impasto con 500 gr di farina, 200 ml di acqua a temperatura ambiente e 1 pizzico di sale. Avvolgete l’impasto nella pellicola per alimenti e fatelo riposare per 40 minuti circa. Nel frattempo, tritate le verdure: 1 cavolo cinese, 100 gr di verza e 3 carote. Ripassate le verdure in padella con un po’ di zenzero.
Trascorso il periodo di riposo della pasta, stendetela su un ripiano infarinato e ricavate dei dischetti tutti aventi la stessa misura. Usando un pennello, bagnate i bordi di ogni dischetto e ponetevi al centro una cucchiaiata di verdure ben scolate. Chiudete infine i ravioli a forma di mezzaluna, premendo bene lungo i bordi per sigillarvi.
I ravioli vegetariani vanno cotti in abbondante acqua salata. Saranno pronti quando vengono a galla (circa 5 minuti dall’inizio del bollore). Si servono accompagnati da salsa di soia.
Ramen
Prendete un pentolone e preparate il brodo con: 2 litri di acqua fredda, cavolo cinese, aglio, cipolla, carota, sedano e zucchina. Fate cuocere per 45 minuti circa e poi aggiungete il miso. A parte, fate cuocere i noodles. Riunite il tutto. Volendo un piatto unico, aggiungete dei pezzetti di carne saltati in padella con olio, salsa di soia e semi di sesamo.
Come abbinare il cavolo cinese
Come contorno, sta molto bene per accompagnare i piatti di carne, e si sposa divinamente anche con funghi e patate. Una ricetta tipica vietnamita lo prevede insieme ai fagiolini verdi bolliti, il tutto insaporito con olio di cocco, coriandolo e salsa di soia.
Accompagna molto bene il sesamo e i suoi derivati, la soia e i suoi derivati fermentati come il tofu.
Cosa usare al posto del cavolo cinese
Se aveste difficoltà a reperirlo, al suo posto potete utilizzare le foglie più tenere della verza o del cavolo cappuccio.
Dove trovare il cavolo cinese
Lo si trova facilmente nei negozietti etnici, soprattutto quelli specializzati in prodotti asiatici ed orientali. Ma ormai, lo si trova tranquillamente anche nei supermercati più forniti.
Approfondimenti tematici
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Ultimo aggiornamento il 29 Settembre 2023 da Rossella Vignoli
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