Rinnovabili

Certificati verdi: cosa sono?

Come funzionano questi titoli negoziabili e qual è il loro scopo nel mercato elettrico

I Certificati verdi sono titoli negoziabili che il GSE rilascia a produttori e distributori, proporzionalmente all’energia da loro prodotta attraverso l’impiego di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Si tratta di una forma di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, volta a promuovere la tutela dell’ambiente e una maggior responsabilizzazione delle persone verso un comportamento consapevole che impatti sul nostro pianeta in maniera positiva.

Certificati verdi: cosa sono?

Lo scopo finale è dunque quello di tutelare l’ambiente e salvaguardare il nostro ecosistema, riducendo l’inquinamento e promuovendo uno sfruttamento sostenibile delle risorse.

Cosa sono i Certificati verdi

Questi titoli negoziabili che il Gestore dei Servizi Energetici rilascia a produttori e distributori in maniera proporzionale all’energia da loro prodotta usando impianti alimentati da fonti rinnovabili (con qualifica IAFR).

I CV sono stato introdotti con la liberalizzazione del libero mercato elettrico. Vengono emessi in quantità variabile, a seconda del tipo di energie rinnovabili utilizzate e/o del tipo di intervento attuato.

In altre parole, sono una forma di incentivazione rilasciate dal GSE sotto forma di titoli negoziabili.
Lo scopo precipuo è proprio quello di incentivare la produzione di energia tramite impianti alimentati da fonti rinnovabili, che abbiano iniziato la loro attività entro il 31 dicembre 2007.

Il meccanismo si basa sull’obbligo, da parte dei produttori e degli importatori di energia elettrica generata da fonti non rinnovabili, di immettere ogni anno, nel sistema elettrico nazionale, una quota minima di elettricità proveniente da impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Ogni certificato attesta la produzione di 1 MWh di energia rinnovabile.

Come funzionano i Certificati verdi

Questi certificati vengono rilasciati tenendo conto sia del tipo di fonte energetica rinnovabile usata sia degli interventi impiantistici realizzati (nuova costruzione, rifacimento, riattivazione o potenziamento).

La normativa relativa ai CV prevede l’obbligo, per le aziende, di immettere ogni anno, nel sistema elettrico nazionale, una quota minima di elettricità proveniente da impianti alimentati da fonti rinnovabili.

In pratica, chi produce energia da fonti non rinnovabili (petrolio, carbone, gas naturale), ogni anno, è obbligato ad usare almeno il 2% di risorse rinnovabili, immettendo così una quota minima di energia green nel sistema elettrico nazionale.

La quota stabilita è pari al 2% dell’energia elettrica prodotta o importata da fonti non rinnovabili nell’anno precedente, ed eccedente i 100 GWh/anno.

Se quindi un impianto riesce a produrre energia rilasciando meno CO2 rispetto ad un impianto alimentato da fonti tradizionali, il gestore ottiene i certificati verdi che può rivendere, in un secondo momento, a tutte quelle attività che sono obbligate a produrre una quota di energia pulita, ma che non riescono ad ottemperare a tale obbligo.

È il GSE che emette e rilascia un certificato. Una volta ottenuto tale certificato, al produttore di energia viene assegnato un codice identificativo utile per attivare il conto proprietà, da consultare online, così da poter monitorare eventuali variazioni.

Le aziende possono usare almeno il 2% di forti rinnovabili in 2 modi:

  • immettendo in rete energia pulita
  • acquistando i CV da imprese che producono energia da fonti rinnovabili

Per misurare la quantità di energia pulita prodotta, si fa riferimento alla produzione netta dell’impianto: la produzione lorda, detratta l’energia utile per far funzionare l’impianto stesso.

Tali dati si ricavano dalla dichiarazione di produzione che il produttore deve presentare all’Ufficio Tecnico di Finanza. In alternativa, qualora gli impianti non siano soggetti a presentazione della dichiarazione di produzione, i produttori possono presentare apposite autocertificazioni.

La richiesta va presentata in via telematica, dopo essersi registrati al portale del GSE ed allegando tutta la documentazione richiesta.

I requisiti per richiedere i Certificati verdi

Coloro che producono energia elettrica da fonti rinnovabili possono richiedere il rilascio di questa certificazione, purché rispondano ai seguenti requisiti. Gli impianti devono:

  • essere certificati IAFR (Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili)
  • avere una potenza nominale media annua inferiore a 1 Mw
  • nel caso degli impianti eolici, avere una potenza nominale media annua di 0,2 Mw

Chi rilascia Certificati Verdi

Il soggetto che rilascia i Certificati Verdi è il GSE (Gestore Servizi Energetici).

Il numero di CV rilasciati dipende sia dal tipo di fonte rinnovabile utilizzata e da eventuali interventi all’impianto (riattivazione, costruzione ex novo, potenziamento…).

Sono gli stessi produttori di energia prodotta da fonti rinnovabili che fanno richiesta. Una volta ottenuto il benestare, il GSE monitora la situazione relativa alle emissioni dei certificati e delle relative transazioni tramite un apposito sistema informatico dedicato. A sua volta, il produttore ha la possibilità di consultare la propria posizione on line, accedendo al predetto sistema informatico tramite un codice identificativo che gli viene fornito dal GSE.

Certificati verdi

Quanto valgono i Certificati verdi

Ogni certificato ha un valore convenzionale, corrispondente alla produzione di 1 MWh di energia rinnovabile. Il valore varia in base alla domanda di mercato. Ad esempio, nel 2006, il prezzo dei CV era di circa 125 €/Mwh.

È anche possibile acquistare i certificati verdi da altri, sulla base di un prezzo di mercato regolamentato da una borsa gestita dal GME (Gestore dei Mercati Energetici).

Come acquistare Certificati verdi

L’impresa produttrice può rivolgersi al Gestore dei Mercati Energetici (GME) per acquistare i certificati verdi utili per raggiungere la soglia del 2% della produzione. A partire dal 2004, tale quota cresce dello 0,35% ogni anno.

Quanto durano i Certificati verdi

Hanno validità triennale. In pratica, quindi, una volta rilasciati in un determinato anno, possono poi essere utilizzati anche nei 2 anni successivi per ottemperare all’obbligo.

Dal 2016, il GSE erogherà i CV trimestralmente, entro il secondo trimestre successivo a quello di riferimento.

Nel frattempo, gli operatori possono avere la certificazione mensile riferita alla produzione incentivata.

Nel caso in cui non fosse possibile determinare la produzione di energia degli impianti mensilmente, così come nel caso di impianti abbinati a sistemi di teleriscaldamento, allora gli incentivi vengono erogati dal GSE con cadenza annuale.

I Certificati Verdi non possono più essere negoziabili né ritirabili dal GSE dopo 3 anni.

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Ultimo aggiornamento il 1 Marzo 2024 da Rossella Vignoli

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