Ciliegio, tutto sull’albero dalla meravigliosa fioritura primaverile
Un albero da frutto che richiede poche cure e capace di adattarsi
L’albero di ciliegio, oltre a dare grandi soddisfazioni per i suoi frutti, è anche un piacere per la vista durante il periodo della fioritura. Ecco allora la guida pratica per imparare a coltivarlo e a prendersene cura.
Sommario
Ciliegio: le caratteristiche
Il ciliegio è un albero da frutto capace di adattarsi a qualsiasi tipologia di clima. Richiede inoltre pochissime cure, per cui spesso viene coltivato dagli appassionati di giardinaggio.
Appartiene alla famiglia delle Rosacee. È una pianta originaria dell’Asia (nella zona tra il Mar Nero e il Mar Caspio), ma si è diffuso presto in tutta Europa. Attualmente in Italia la coltivazione si concentra per lo più in Emilia Romagna, Veneto, Campania e Puglia.
L’albero può arrivare fino a 30 metri di altezza grazie alle sue radici ben profonde che ne consentono uno sviluppo ampio. Si tratta di una pianta dalla lunga vita, se tenuto bene arriva anche fino a 100 anni.
Presenta foglie caduche, con margine seghettato, di forma ovale e dal colore verde molto intenso.
Il tronco inizialmente è di colore marrone chiaro, poi andando avanti con l’età assume una colorazione grigiastra. Questo legno è molto pregiato e viene impiegato per la realizzazione di mobili di alta qualità, ma anche di strumenti musicali.
I fiori sono bianchi e compaiono a primavera, riempiendo i giardini con la loro imponente presenza. Tuttavia, una gelata tardiva potrebbe causarne la morte. Si distribuiscono a piccoli gruppi di 3 o 4 mazzetti.
I frutti (le ciliegie) sono delle drupe che nascondono i semi all’interno di un nocciolo. Il colore varia da una specie all’altra, passando per le varie gradazioni di rosso. Anche le dimensioni possono essere diverse.
Curiosità: Le ciliegie possono essere raccolte solo quando hanno raggiunto la maturazione completa, in quanto una volta staccate dal picciolo non maturano più. Generalmente si procede da maggio a luglio.
Varietà di ciliegio
Esistono diverse varietà di ciliegio, ma le più diffuse sono:
- l’Avium, particolarmente presente in Italia e caratterizzato da frutti dolci. Alto fino a 20 metri, lo troviamo per lo più in collina o in montagna.
- Il Cerasus, diffuso soprattutto nell’Europa settentrionale. I suoi frutti sono le classiche amarene. Ha un portamento cespuglioso.
- Il Prunus mahaleb, chiamato anche come ciliegio di Santa Lucia o magaleppo. Produce frutti piccoli non commestibili, di colore variabile tra il rosso e il giallo.
Ciliegio giapponese
Il ciliegio giapponese è un’altra varietà molto apprezzata, ma in realtà non produce frutti. Difatti è noto per lo più per i fiori rosa che abbelliscono i viali delle città a primavera. Raggiunge un’altezza non superiore ai 15 metri.
In Giappone viene adorato come simbolo della vita e ogni anno, in occasione della sua fioritura, si celebra una festa nazionale ad esso dedicata. L’osservazione della fioritura dei ciliegi ha una sua espressione tipica, hanami.
Inizialmente questa pratica era riservata solo ai nobili, mentre oggi è diventata una tradizione popolare che nel tempo ha radunato anche migliaia di turisti che sono soliti fare dei pic-nic per ammirare questo spettacolo della natura.
Ciliegio coltivazione
L‘albero di ciliegio è rustico, per cui non richiede accortezze particolari. L’unico contesto in cui non potrebbe sopravvivere è un terreno troppo umido e freddo. Difatti richiede un terreno fertile, acido e ben profondo.
Clima
La pianta di ciliegio tollera bene il freddo e il rigore dell’inverno, tuttavia per l’esposizione si preferisce una zona soleggiata.
Messa a dimora
Dal vivaio troverete la piantina di ciliegio nel periodo tra ottobre ed aprile. Si tratta di esemplari piccolini, alti più o meno mezzo metro.
La messa a dimora va fatta verso la fine dell’inverno o all’inizio della primavera. Bisogna lasciare almeno 7 metri di distanza tra una pianta e l’altra se si è intenzionati a piantarne più di una. Va scavata una buca profonda circa 50 cm e larga 80-100 cm. Si inserisce nella buca del letame misto a terriccio e poi si posiziona l’alberello.
Può essere utile inserire anche un supporto per garantire che cresca dritto. Generalmente i frutti compaiono a distanza di un paio di anni.
Irrigazione
I ristagni d’acqua sono molto pericolosi, per cui è bene dosare le irrigazioni. Tuttavia bisogna anche fare attenzione che il terreno non si secchi troppi, altrimenti i frutti potrebbero non essere buoni.
Un buon metodo potrebbe essere quello di assicurarsi una pacciamatura per consentire al terreno di avere sempre il giusto grado di umidità.
Potatura
L’anno successivo alla messa a dimora si procede con la prima potatura nel periodo invernale. I rami vanno accorciati a circa 50 cm. Successivamente si apporteranno piccoli interventi per tenere a bada i rami che sporgono troppo dalla chioma.
Malattie e parassiti
Il ciliegio teme il cancro batterico, la Monilia, gli afidi e le cocciniglie. Esiste anche una mosca delle ciliegie. Tra gli altri nemici va ricordato il temibile ragno rosso, ma ve ne sono diversi, come gli stessi insetti trivellatori.
Una nota a parte meritano gli uccelli che possono rovinare il raccolto annuale. In questi casi si può intervenire posizionando una rete sull’albero durante il periodo della maturazione dei frutti, di modo da tenere i volatili a distanza.
Di certo un altro rimedio naturale potrebbe essere quello di piantare nelle vicinanze un albero di gelso, in modo da deviare la loro attenzione.
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Ultimo aggiornamento il 27 Luglio 2023 da Rossella Vignoli
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