Cinorrodo, la bacca di rosa delle meraviglie
Questa bacca ha molteplici utilizzi: per le creme, oli essenziali e marmellate
Il cinorrodo è il nome di un falso frutto prodotto da alcune varietà di rosa, come quella canina o la rosa selvatica. Si presenta sotto forma di piccole bacche utilizzate sia in ambito culinario, per la produzione di marmellate o bevande, sia in ambito cosmetico, come olio essenziale. Le proprietà benefiche di queste bacche sono infatti notevoli e rappresentano un interessante toccasana per la salute del nostro organismo. Vediamole più da vicino.
Che cos’è il cinorrodo
Alcune varietà di rosa, le cosiddette rose da frutto, dopo la fioritura, producono delle bacche di forma ovale o tondeggiante, dai colori vivaci, che giungono a piena maturazione in autunno.
Utilizzati soprattutto a scopo ornamentale, sono sfruttati anche per le proprietà terapeutiche, cosmetiche e culinarie. Sono infatti astringenti, diuretici, sedativi, e ricchissimi di vitamine, caroteni e acidi organici.
Il cinorrodo è un frutto ?
Queste particolari bacche vengono raccolte nel periodo autunnale già inoltrato da particolari varietà di rose, per lo più rose selvatiche e rampicanti. Quando maturano assumono il loro tipico colore rosso. In realtà si tratta di ‘falsi frutti’ commestibili.
Piuttosto comuni, potreste trovarli e raccoglierli durante un una passeggiata in campagna o in montagna da piante di rosa selvatica, come la rosa canina e la rosa glauca.
Anche chi coltiva nell’orto o in giardino delle varietà di rose da frutto potrà coglierne i cinorrodi autunnali: le più conosciute sono la rosa filipes kifsgate, la rosa rugosa, la rosa foliolosa, la rosa holodonta, la rosa agrestis, la rosa jundzillii, la rosa longicuspis, la rosa murielae, la rosa pimpinellifolia , la rosa roxburghii e la rosa villosa
Prima di mangiarli, tuttavia, è fondamentale privarli dei piccoli semi pelosi presenti all’interno (gli acheni). Contengono sostanze velenose e potrebbero provocare un effetto tossico. Inoltre, è importante che la pianta non sia stata trattata con sostanze come anticrittogamici o antiparassitari. Si possono anche far seccare per concentrare le loro sostanze benefiche.
Cinorrodo della rosa canina
La rosa canina è proprio una di quelle varietà in grado di produrre le piccole bacche note come cinorrodi. In cucina se ne ricavano marmellate e spremuti danno un olio antirughe ricco di sostanze nutritive ideale per la pelle matura.
Etimologia del cinorrodo
La curiosa etimologia è greca: proviene dall’unione di due parole kyon, che vuol dire ‘cane’, e rodon, che significa ‘rosa’.
In passato erano, infatti, considerati frutti in grado di guarire il morso dei cani affetti da rabbia.
Cinorrodo: è commestibile?
I ‘falsi frutti’ delle rose sono commestibili quando sono maturi e non presentano particolari effetti tossici sull’organismo. Le bacche ideali da mangiare sono quelle che si raccolgono in seguito alle prime gelate invernali, di un colore rosso vivo o porpora, a seconda delle varietà.
Il freddo, infatti, le aiuta ad aumentare la produzione di vitamina C, donando loro anche una maggiore dolcezza ed una consistenza più pastosa.
Prima di consumarle, tuttavia, è necessario privarle dei piccoli semi pelosi presenti all’interno, gli acheni, che ne rendono impossibile il consumo diretto in quanto contengono alcune sostanze tossiche.
Composizione del cinorrodo
La composizione di questi piccoli frutti è molto interessante. Presentano, infatti, al loro interno vitamine, come la C e la A e sostanze benefiche per la salute quali luteina, zeaxantina, beta-carotene e licopene.
Le proprietà del cinorrodo
Sono rinomate per alcune particolari proprietà benefiche per la nostra salute. Specialmente le azioni:
- diuretiche e lassative, che le rendono ideali per chi soffre di stitichezza o per contrastare la ritenzione idrica.
- aumentano le le difese immunitarie, grazie all’elevato contenuto di vitamine, in particolar modo quelle del gruppo A e C, che ne fanno un ottimo integratore per fronteggiare l’attacco di virus e batteri.
I benefici del cinorrodo
Date le interessanti proprietà benefiche di queste bacche, sono alimenti in grado di apportare effetti positivi sul nostro organismo.
In particolari sembrano adatti a prevenire o contrastare fenomeni come la stitichezza e la ritenzione idrica e a contribuire al rafforzamento del sistema immunitario.
Il sapore del cinorrodo
Il sapore è gradevole. Il gusto tende ad essere dolce, ma con un leggero retrogusto acre.
Olio essenziale di cinorrodo
Dai cinorrodi si ricava un prezioso olio, conosciuto soprattutto come olio di rosa mosqueta, che è il nome generico con cui si identificano le varietà selvatiche di rosa da frutto come la rosa moschata, la rosa canina, la rosa englanteria e quella rubiginosa, tutte botanicamente simili.
Non è da confondere però con l’olio essenziale di rosa, che deriva da altre specie di rosa, quelle da fiori.
Questo olio essenziale ha un efficace effetto levigante che ne fa uno dei migliori oli antirughe per la pelle matura.
È sufficiente applicarne qualche goccia sulle zone del viso o del corpo interessate per poi massaggiare in modo delicato e favorirne così l’assorbimento.
Il tè di cinorrodo
Utilizzando le bacche si può preparare un infuso da sorseggiare quando ci si sente stanchi e affaticati o per ottenere una pelle luminosa e levigata.
Si può inoltre preparare un tè al cinorrodo, che tende a presentare un sapore dolce, ma con retrogusto tendenzialmente aspro.
Marmellata di cinorrodo di rosa canina
Le bacche prodotte dalla pianta di rosa canina sono ingredienti ideali per la preparazione di una gustosa marmellata.
Utilizzando le bacche si può ottenere anche una deliziosa da gelatina da adoperare per la copertura di dolci e crostate.
E sono anche un ingrediente essenziale per la preparazione di un chutney, ovvero una salsa densa e gelatinosa di origine indiana, dal sapore piccante utilizzata per accompagnare le pietanze.
Leggi anche:
- Palmarosa o geranio delle Indie: tutti i benefici di questa pianta e del suo olio
- Le straordinarie proprietà della rosa damascena, un alleato della bellezza al naturale
Ultimo aggiornamento il 7 Dicembre 2023 da Rossella Vignoli
Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.