Civetta: ecco tutto quello che c’è da sapere su questo bellissimo rapace notturno
La civetta è un bellissimo rapace notturno il cui nome scientifico è Athene noctua. Nell’antica Grecia questo uccello era considerato sacro per la Dea Atena e rappresentava al conoscenza. Oggi è una specie protetta, molto diffusa in Italia e spesso confusa con altri uccelli notturni come il gufo e il barbagianni. Conosciamo meglio questo straordinario animale e scopriamo come attirarlo e prendercene cura.
Sommario
Civetta descrizione animale
La civetta è un uccello rapace con abitudini crepuscolari che appartiene alla famiglia delle Strigidae. Questo uccello è diffuso in tutta Europa, Asia e Africa settentrionale e in Italia nidifica in maniera sedentaria lungo tutta la catena alpina e nelle aree di confine a clima mite fino a 700 metri di altitudine.
Come altri animali notturni, anche la civetta esce prevalentemente al calare del sole, di rado durante il giorno anche se può essere molto vigile per tutto il corso della giornata.
Il corpo è massiccio, lungo mediamente 20-23 cm per un peso che in genere non supera i 200 grammi. L’apertura alare è comunque notevole e si aggira intorno ai 53-59 cm. Il piumaggio è generalmente di colore marrone-grigio con macchie bianche sul dorso, più chiaro e striato di scuro nella parte inferiore.
Il becco è corto e uncinato, la testa piatta e i sopraccigli che ornano gli occhi sono bianchi. Gli iridi della civetta sono posti anteriormente e assumono una colorazione giallastra. Gli esemplari maschi sono più piccoli delle femmine e la riproduzione avviene da aprile a luglio.
E’ un uccello carnivoro e insettivoro, sedentario, nidificante e migratore. Durante i mesi più freddi, infatti, si sposta nelle regioni dell’Europa meridionale per svernare. Vive tra ruderi, in zone urbane alberate e ovunque possa trovare rifugio tra cavità rocciose, muri di edifici fatiscenti, tane abbandonate e tronchi. Allo stato selvatico, la civetta più vivere fino a 16 anni.
Alimentazione
Come detto, si tratta di un uccello carnivoro-insettivoro che si nutre principalmente di piccolissimi mammiferi, uccelli, grossi insetti, lombrichi, rettili, anfibi. Come tutti gli altri strigiformi possono ingoiare le prede intere e poi rigurgitare le parti non digeribili.
La sua tecnica di caccia è infallibile e micidiale: una volta individuata la preda, si scaglia contro di essa e la afferra con le zampe uncinate.
I suoi predatori, invece, sono altri rapaci come gli sparvieri e astori. Le uova sono predate dalle donnole.
Verso e canto
Noi tutti conosciamo la civetta anche grazie al suo ampio repertorio vocale che si caratterizza da inconfondibili versi, per lo più nasali, bassi, crescenti e ripetuti. Quello più frequente è il tipico ‘hu-u-ou’ emesso dal maschio a intervalli di 3-4 secondi. In alcuni casi, il verso della civetta è stridulo e fastidioso, sopratutto se l’animale si sente minacciato.
Civetta nana
Si tratta della più piccola specie di Civetta presente in Europa. E’ lunga appena 17 cm e pesa tra i 50 e gli 80 grammi di peso. L’apertura alare in genere non supera i 40 cm.
E’ diffusa nelle regioni centrali dell’Europa, nei Balcani e in tutto l’arco alpino, sopratutto nel limite meridionale dove solitamente nidifica.
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Durante l’inverno si sposta più a sud, ma le Alpi centro-orientali restano il luogo presenza della più ampia popolazione di civetta nana europea. E’ una cacciatrice abilissima e infallibile. Le sue prede preferite sono uccelli e piccoli mammiferi. Solitamente costruisce il suo nido in cavità e tane di altri animale, in particolare picchi.
Civetta bianca
La civetta bianca, detta anche civetta delle nevi o gufo delle nevi è una specie molto affascinante dal manto candido. E’ capace di volare in maniera così silenziosa da cogliere di sorpresa qualsiasi preda.
Pur essendo un animale notturno al pari della civetta europea, vive necessariamente anche di giorno perché abitata in paesi dove c’è sempre luce per 6 mesi all’anno. La si trova, infatti, in Alaska, Canada, Scandinavia, Siberia e Groenlandia ed è anche uno dei simboli del Québec. In assenza di cibo o di inverni troppo lunghi e rigidi può spingersi in Russia, Cina Settentrionale e Islanda.
Civetta significato
Nella cultura di massa moderna e nella tradizione popolare, viene collegata al cattivo presagio e alla sfortuna. Il fatto che si posi sul tetto di una casa e si metta a cantare è considerato un segno di malaugurio. Al contrario, nell’antica Grecia era un simbolo di conoscenza, buona sorte e speranza.
L’espressione ‘civetta’ riferita ad una donna vanitosa deriva dall’utilizzo di questo rapace da parte de cacciatori. Per richiamare piccoli uccelli e passeri, la civetta addestrata batteva le ali con inchini, ammiccamenti e altri comportamenti ‘seduttivi’.
Differenza tra gufo e civetta
Per prima cosa sfatiamo il mito che la civetta sia la femmina del gufo. Non è assolutamente vero, poichè in natura esistono gufi maschi e gufi femmine, così come civette maschi e civette femmine.
Di certo questi due rapaci condividono molte somiglianze ma pur appartenendo alla stessa famiglia (Strigidi) afferiscono a generi diversi. I gufi sono classificati sotto il genere Bubo e Asio, mentre la civetta appartiene al genere Athene.
Un piccolo segreto per distinguere questi due animali consiste nell’osservazione della testa. se vedete due ciuffi ai lati della testa, non ci sono dubbi: l’animale che state guardando è sicuramente un gufo.
Come attirare una civetta
Superstizioni a parte, questo rapace è considerata un uccello-simbolo della qualità ambientale. La sua presenza, infatti, indica che nelle campagne o nelle aree verdi circostanti c’è una bassa percentuale di inquinamento atmosferico e smog. La prima regola per attirare una civetta, dunque, è limitare l’uso di pesticidi nell’orto o in giardino.
Una volta che avrà scelto un albero o una cavità vicino la vostra abitazione, manterrà il suo nido lì per tutta la vita. Terrà alla larga topi e altri piccoli animali dannosi per le colture.
I nidi però, non devono essere insidiati in alcun modo. Come gli altri rapaci, infatti, è estremamente territoriale e riservata e teme l’intrusione di altri mammiferi nel suo rifugio.
Come allevare una civetta
Chi decide di acquistare una civetta per allevarla in cattività deve recarsi da un rivenditore autorizzato munito di certificato cites (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione).
L’esemplare da acquistare dovrebbe essere nato in cattività e quindi poco abituato al volo libero. Una dei fattori più importanti dell’allevare la civetta è l’alimentazione che deve essere varia e ben bilanciata.
Per quanto riguarda i prezzi, essi variano da specie a specie ma solitamente partono da 500 euro per una civetta munita di CITES, anellata e imprintata.
Ultimo aggiornamento il 2 Febbraio 2019 da Rossella Vignoli
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