Colore della pipì e stato di salute
Il colore della pipì è un dato per molti considerato del tutto trascurabile e irrilevante ma in realtà costituisce un indicatore importante per capire se siamo in buona salute.
In maniera non molto dissimile da quanto già visto in precedenza con la forma delle feci, il colore della pipì può essere un indicatore della presenza di qualche anomalia o malattia.
Fermarsi a osservare l’aspetto cromatico delle proprie urine, che tendenzialmente assumono un colore limpido e giallastro, può consentire di allertarsi tempestivamente nel caso in cui si constati qualche sospetta irregolarità.
Il colore della pipì: il fattore alimentazione
Occorre, tuttavia, premettere che non sempre l’alterazione del colore della pipì rappresenta un segnale di allarme rispetto all’insorgenza di eventuali patologie.
L’alimentazione, l’assunzione di farmaci e l’esercizio fisico, infatti, sono fattori in grado di modificare il colore delle urine. In particolare, si può osservare un cambiamento del colore della pipì, e talvolta anche dell’odore, dopo aver consumato cibi come il rabarbaro o barbabietola, che attribuiscono delle sfumature di tonalità rossastra alle urine
Questo effetto può accadere anche dopo aver esagerato coi fichi d’india; un effetto simile può verificarsi anche dopo aver mangiato asparagi, con un viraggio della colorazione verso il verdino per la presenza dell’asparagina
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Analogamente dopo un abbondante consumo di cibi ricchi di carotene, come zucca e carote, si può manifestare una pipì che si colori leggermente di tonalità sull’arancio.
Il colore della pipì è anche in grado di segnalarci se abbiamo bevuto molta, forse troppa, acqua, per cui è trasparente, o se non beviamo da un po’.
Il colore della pipì: farmaci e integratori
Le variazioni cromatiche dell’urina possono derivare anche dall’assunzione di farmaci o integratori, che sono in grado di modificare la concentrazione dell’urocromo, il pigmento maggiormente presente in questo liquido di scarto del nostro organismo e proveniente dalla degradazione dell’emoglobina.
Assumere alcuni tipi di antibiotici, lassativi o anche vitamine ad alto dosaggio (come quelle del gruppo B) può comportare come effetto collaterale una pigmentazione del colore della pipì del tutto inusuale, che non deve però costituire motivo di allarme.
Il colore della pipì: esercizio fisico
L’ematuria, ovvero la presenza di tracce di sangue nell’urina, è spesso associata ad un’intensa attività fisica: atleti o persone che hanno fatto uno sforzo fisico intenso e prolungato potrebbero rilevare un colore della pipì più intenso e leggermente rossastro a causa della presenza di piccole quantità di sangue.
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Cosa rivela il colore della pipì: la mini-guida della Cleveland Clinic
Eccovi un valido supporto per farsi un’idea di come dovrebbe essere il colore della pipì quando siamo in uno stato di buona salute e in quale condizioni dovremmo richiedere un consulto medico specialistico.
La Cleveland Clinic, un centro medico accademico no-profit in Ohio, ha proposto una chiarissima infografica relativa alle possibili sfumature di uno dei nostri liquidi corporei.
- Il colore della pipì tendente a quello giallo paglierino è l’ideale per assicurarsi di godere di buone condizioni di salute e di essere correttamente idratati;
- più si intensifica il colore giallo più possiamo ipotizzare di aver bisogno di reidratarci bevendo acqua, fino ad arrivare al colore sciroppo o birra scura, che può essere indicativo di uno stato di disidratazione dell’organismo o di una patologia a carico del fegato.
Al contrario la pipì trasparente ci segnala che probabilmente stiamo eccedendo con l’assunzione di acqua e ciò potrebbe favorire la dispersione di importanti sostanze, come i sali minerali.
In assenza di consumo di particolari alimenti che possono alterare il colore della pipì, se l’urina presenta una colorazione che va dal rosa al rosso possiamo ipotizzare la presenza di tracce di sangue.
Queste possono essere poco allarmanti quanto indicare una grave patologie, per cui è meglio chiedere un consulto al medico.
Anche la colorazione verde o blu dell’urina, se persistente, potrebbe essere il sintomo di una malattia genetica, a meno che non si stiano assumendo particolari farmaci o coloranti alimentari, che possano spiegare questa tonalità.
Infine, una condizione particolare della pipì può essere contraddistinta dalla presenza di una sorta di schiuma, che informa su una dieta probabilmente molto ricca di proteine.
Si tratta di un fenomeno trascurabile se occasionale ma meglio provare ad impostare diversamente la propria dieta in caso persista ed ovviamente consultare un medico.
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Ultimo aggiornamento il 2 Febbraio 2018 da Rossella Vignoli
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