Alla scoperta del giglio, uno dei fiori più amati e coltivati
Un fiore ricco di storia e significati simbolici, oltre che di rara bellezza
Aggraziato ed elegante, il giglio è uno dei fiori da giardino più amati e coltivati. Scopriamo come coltivare il giglio in giardino o in balcone per ottenere fioriture coreografiche.
Sommario
Il giglio distingue per il suo profumo, la sua forma elegante e la varietà di colori straordinari dei petali che creano infinite combinazioni cromatiche. Come bulbosa fiorifera da recidere, il giglio è anche il perfetto ornamento per qualsiasi tipo di ambiente.
Alla scoperta del giglio
Questo fiore (nome botanico Lilium) è una varietà fiorifera appartenente alla famiglia delle Lialiaceae, la stessa di altre piante ornamentali come il tulipano, il mughetto e il giacinto. E’ una delle piante profumate da giardino più amate per il suo aspetto regale, le fragranze esotiche e le bellissime fioriture che è in grado di regalare.
Ha molte caratteristiche in comune con l’iris, tra cui le origini, in parte Europee, in parte Asiatiche e Nordamericane.
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Le piante del giglio raggiungibili altezza compresa tra gli 80 cm e i 2 metri. I bulbi sono ben ramificati ma a differenza delle altre bulbose non si rinnovano ogni anno.
Fanno eccezione, in tal senso, solo i gigli orientali (cinesi e giapponesi) che sono dotati di radici avventizie che contribuiscono alla nutrizione delle parti aeree della pianta.
Le foglie del giglio crescono su lunghi e forti steli. Hanno forma lanceolata e sono carnose e di colore intenso. I fiori sono formati da 6 petali dalle forme e colori mutevoli, molto aperti e profumati. In tutto, sono 80 le specie (oltre alle varietà ibride) che questa bulbosa annovera. I colori vanno dal bianco, rosa, lilla, rosso, giallo, arancione, viola passando per tutte le sfumature intermedie.
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Alcune varietà di ciglio emettono fragranze fin troppo intense e dolci. Altre invece si presentano con profumazioni più discrete che meglio si adattano ad ambienti chiusi. Le varietà ibride, ad esempio, emanano sentori di vaniglia mentre quelle asiatiche sono ancora più delicate e gradevoli. In giardino, tuttavia, questo problema non si pone.
Anzi, il profumo intenso del fiore di giglio si mescola a quello di altre pianta e costituisce una grande attrattiva per farfalle e insetti impollinatori.
Come coltivare il giglio in giardino
Questa bulbosa fiorifera è perfetta per essere coltivata in giardini fioriti, coreografici e profumati. Grazie ai suoi fiori grandi e gli steli lunghi, darà un tocco di sofisticata eleganza al vostro piccolo angolo di primavera.
I bulbi devono essere piantati in piena terra a seconda dell’apparato radicolare che presentano. Se le radici sono visibili dovranno essere interrati a 20-25 cm. Se il bulbo è privo di radici, basteranno 10-15 cm. Unica eccezione è rappresentata dalla varietà Lilium Candidum (o giglio della Madonna).
Essa, infatti, deve essere interrata appena sotto la superficie del terreno affinché possa beneficiare sin da subito del calore del sole.
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A parte questo, la coltivazione del giglio non presenta grandi difficoltà. Nella scelta del posto in cui posizionare le piante, ricordate che il giglio predilige le esposizioni a mezzombra e che non ama le innaffiature eccessive. Il terreno deve essere ben drenato, fresco e ricco di sostanze organiche. In alcuni casi – ad esempio per il Lilium Candidum o altre varietà esotiche – meglio optare per suoli prevalentemente calcarei.
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La fioritura in piena terra è quasi sempre lunga e abbondante. Essa inizia solitamente a giugno e prosegue fino alla fine dell’estate. Combinando varietà diverse, sarà possibile avere fioriture coreografiche e profumate per diversi mesi consecutivi.
Come coltivare il giglio in vaso
Il giglio può essere coltivato con successo anche in vaso. In questo caso sarà opportuno adottare qualche accorgimento in più. La preparazione del contenitore, infatti, deve essere eseguita predisponendo un fondo di ghiaia e cocci o di palline di argilla espansa.
Questo favorirà il deflusso dell’acqua ed eviterà pericolosi ristagni idrici. Il terriccio da utilizzare deve essere morbido e ricco.
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Le annaffiature devono essere ponderate in base allo stato di sviluppo del fiore. Nella prima fase della crescita dovranno essere limitate per poi aumentare quando il fiore sarà quasi completamente aperto. In estate, prediligere le ore più fresche della giornata per evitare che il sole faccia evaporare l’acqua prima che la pianta abbia potuto assorbirla. In generale, il terreno deve essere sempre umido ma mai troppo bagnato.
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E’ bene ricordare che a differenza di molte bulbose la riproduzione del giglio avviene per semina o per raccolta dei bulbilli al termine della stagione vegetativa. Una volta raccolti, i bulbilli devono essere puliti, asciugati e tenuti al buio fino alla primavera successiva quando potranno essere nuovamente piantati.
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Altre informazioni utili e consigli pratici
Se decidete di coltivare i gigli in giardino, piantateli a gruppi di 5 bulbi ravvicinati. In questo modo darete vita a macchie fiorite davvero spettacolari. Se le piante dovessero raggiungere altezze notevoli, predisponete un sostegno o un tutore per evitare che gli steli si spezzino in caso di vento o pioggia intensi.
Il periodo propizio per piantare i bulbi è la primavera ma diverse varietà possono essere interrate anche in autunno, sopratutto nelle zone climatiche più temperate e miti. Se prima di piantarli notate delle strane ‘grinze‘ sui bulbi, non preoccupatevi.
Sarà sufficiente metterli per un giorno nel terreno molto umido e acquisiranno un aspetto normale.
Il giglio nel linguaggio dei fiori e come simbolo
Questo bel fiore ha anche una complessa storia di simbologia, che richiameremo solo molto parzialmente.
Nell’antichità, greci e romani associavano il giglio alla dea Hera (Giunone per i romani), dea del matrimonio e della procreazione. La leggenda vuole che, mentre la dea allattava Ercole, perse due gocce di latte, da cui si plasmò il primo fiore. Per questo al giglio venne associato l’amore, la virtù coniugale e la fertilità.
Come noto ai più, il giglio è simbolo della città di Firenze, da circa un millennio. Anche se in origine i colori erano invertiti, è una storia di simbologia interessante, che ha resistito a tanti eventi storici. Leggenda vuole che originariamente fosse stato abbinato alla città di Firenze dai romani durante la fondazione della città, per celebrare la dea Flora, con l’avvento della primavera. Una diversa leggenda, lega il nome di Firenze al giglio nella persona del fondatore Fiorino, un pretore romano morto durante l’assedio di Fiesole.
Il giglio è un simbolo importante anche nella cristianità: pensate che nel dodicesimo secolo, alla vigilia della sua partenza per la seconda Crociata, il re Luigi VII lo adottò come stemma.
Ma, nonostante le belle leggende che circondano il giglio alcune credenze popolari sostengono che sognare un giglio è un simbolo nefasto e di morte prematura.
Nel linguaggio dei fiori, infatti, il significato del giglio può variare a seconda della specie e dei colori:
- il giglio bianco simboleggia la purezza e la nobiltà d’animo
- il giglio giallo simboleggia la nobiltà (ma secondo alcuni anche alla falsità)
- il giglio rosa simboleggia la vanità
- il giglio rosso o arancione viene associato alla passione amorosa.
In tempi recenti, si usa regalare un giglio bianco per occasioni come battesimo e prima comunione, simboleggiando il giglio la purezza e la nobiltà d’animo della persona alla quale viene regalato.
Ultimo aggiornamento il 22 Maggio 2024 da Rossella Vignoli
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