Orto e giardino

Come coltivare il ribes in vaso o in balcone: una guida pratica

Clima, esposizione, terriccio ideali e consigli per la raccolta

Ottimi freschi e particolarmente indicati per la preparazione di marmellate, gelatine e sciroppi con cui guarnire dolci e gelati, il ribes è un frutto di bosco salutare e genuino, ricchissimo di vitamina C. La pianta del ribes è piuttosto rustica e produttiva, adatta a vivere anche nei climi freddi. La possiamo tranquillamente coltivare anche in vaso a casa. Del resto, tenendo conto delle caratteristiche e delle necessità colturali delle varie piante, nell’orto o sul balcone possiamo anche coltivare le fragole, i mirtilli in balcone ed anche i lamponi, sia in vaso che in terra.

Come coltivare il ribes in vaso o in balcone: una guida pratica

Scopriamo insieme in questa nuova guida come coltivare il ribes in vaso o in balcone.

Come coltivare il ribes in vaso o in balcone: il clima ideale

Per coltivare in maniera soddisfacente il ribes, il fattore clima è molto importante. Si tratta infatti di una pianta che sopporta bene il freddo, condizione climatica che, tra l’altro, stimola la produzione di frutti, mentre soffre il caldo estivo.

In Italia, si può coltivare il ribes in tutto il Paese, eccetto che nelle regioni meridionali che sono sempre più calde e siccitose. È coltivabile fino a 1200 metri di altitudine.

In zone molto secche ed afose, almeno in estate, le piantine di ribes vanno messe al riparo all’ombra, spostando quindi il vaso in una zona ombreggiata o riparando la pianta con una piccola tettoia.

La protezione invernale

Come già detto, il ribes sopporta bene il freddo che è un fattore che stimola la fruttificazione. Tuttavia, durante il periodo invernale, è bene fornire alle piante di ribes particolari attenzioni e protezioni affinché la pianta possa sopravvivere anche in caso di temperature estremamente basse. Per proteggere la pianta di ribes dal freddo inteso, è bene spostare il vaso della pianta in una zona protetta e riparata del balcone, ad esempio addossata alla parete. Per isolare la pianta dal pavimento gelido, può inoltre essere utile sistemare il contenitore sopra ad un’asse di legno ed infine avvolgere vaso e chioma con un telo di non-tessuto.

In inverno, nei giorni miti e che non vanno sotto zero, è importante continuare ad annaffiare la pianta per non far seccare le radici.

La pacciamatura

Come detto in precedenza, il ribes mal sopporta il caldo. Per metterlo al riparo da caldo, afa e siccità, può essere utile proteggere la pianta con una pacciamatura di materiale organico, fatta ad esempio con le foglie, in modo tale da ricreare una condizione di frescura e mezz’ombra, che è tipica del suo ambiente originario, il sottobosco.

Come coltivare il ribes in vaso o in balcone: le varietà da preferire

Il ribes fa parte della famiglia delle Grossulariaceae, la stessa dell’uva spina. Il genere comprende numerose specie anche se, di solito, la distinzione comune è fra:

  • ribes rosso (Ribes rubrum)
  • ribes nero (Ribes nigrum)
  • ribes bianco, che fi fatto è una variante del ribes rosso

In genere, per la coltivazione in vaso o balcone, si predilige il ribes rosso. Di questo, è possibile scegliere tra diverse varietà in base a caratteristiche e a periodo di maturazione. Ecco le più comuni.

  • Red Dutch, la più classica
  • Red Lake: varietà molto produttiva dai frutti molto dolci
  • Heroes, molto produttiva
  • Jonkheer van Tets: antica cultivar olandese dai frutti grossi che possono essere raccolti già a giugno
  • Junifer, varietà adatta ai climi caldi
  • Rovada: varietà molto resistente alle malattie di origine funginea
  • Augustus, i cui frutti possono essere raccolti nella seconda metà di luglio

Quando piantare il ribes in vaso

I periodi migliori per la messa a dimora del ribes sono l’autunno e la primavera; nello specifico, il periodo ottobre- novembre e marzo-maggio (e comunque quando il rischio gelate tardivo è ormai superato). In qualunque periodo dell’anno si decida di procedere, si consiglia di utilizzare un vaso bello capiente, che sia profondo almeno 40 cm.

La scelta del vaso

Un aspetto fondamentale per coltivare il ribes con successo è la scelta del vaso. Per coltivare il ribes occorre usare un bel vaso capiente, di almeno 25-35 litri, provvisto di fori di drenaggio sul fondo. Prima di riempire il vaso col terriccio, si consiglia di distribuire sul fondo uno strato di biglie d’argilla che aiutano ad evitare i ristagni idrici.

Come trapiantare il ribes

Per trapiantare il ribes si deve partire da piantine a radice nuda o in pane di terra acquistate in vivaio o in un garden center.

Si deve usare un vaso piuttosto profondo (profondo di almeno 40 cm) e procedere a inizio primavera o all’inizio della stagione autunnale. Una volta effettuato il trapianto, la terra va annaffiata per bene.

Come coltivare il ribes in vaso o in balcone: la scelta del terreno adatto

Come tutti i piccoli frutti, anche la pianta di ribes predilige i terreni acidi o leggermente acidi. Il terriccio ideale deve essere soffice e ricco di materia organica, così come di microelementi come il potassio, e in grado di mantenere un buon livello di umidità diffusa. Sono invece da evitare i ristagni idrici.

L’importanza della concimazione

Al momento del trapianto è importante usare un terreno ricco di nutrienti. Valido è ad esempio il terriccio specifico per orto e frutteto, che contiene sostanze nutritive utili per i primi mesi. Nei mesi successivi, una volta ogni 3 mesi circa, è bene somministrare alla pianta di ribes un fertilizzante per piante da frutto o orticole, possibilmente ricco di azoto e potassio.

Dove posizionare il ribes

Al fine di promuovere la crescita di più frutti, la pianta di ribes va esposta al sole. Può crescere e svilupparsi bene anche a mezz’ombra. Evitare invece le posizioni in ombra totale. In ogni caso, il ribes va tenuto al riparo da intemperie come pioggia, vento e grandine.

Quando e come si pota il ribes

Al termine del periodo vegetativo (in inverno o all’inizio della primavera), il ribes va potato per favorire una crescita sana della pianta e per fare in modo che produca frutti di ottima qualità. Inoltre, una regolare potatura permette di far circolare l’aria nella pianta, in modo da evitare la formazione di malattie fungine.

Si tagliano i rami più vecchi che stanno alla base, mentre vanno lasciati i rami che hanno 2-3 anni di età, perché saranno quelli su cui cresceranno i frutti durante la stagione successiva.

Oltre agli interventi di potatura da effettuare regolarmente, ogni volta che si notano rami deboli, malati o cadenti, così come anche steli troppo affollati, è bene rimuoverli in maniera tempestiva.

È inoltre possibile procedere con la potatura estiva, da effettuarsi quando i fiori sono ormai appassiti. I rami più corti e quelli appena spuntati vanno rimossi in modo tale che le parti centrali della pianta ricevano più luce. Inoltre, rimuovendo i rami in eccesso si facilita la raccolta.

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Pronto per essere raccolto!

Come trattare il ribes in vaso o in balcone: le annaffiature

La pianta di ribes richiede poca acqua. Durante la bella stagione, quando fa caldo, mediamente sono sufficiente 1 o 2 annaffiature alla settimana. Il terreno deve restare umido ma non inzuppato di acqua. Occorre quindi fare molta attenzione ad evitare i ristagni.

Attenzione a malattie e parassiti

Il ribes, purtroppo, può essere colpito da malattie e parassiti. Vediamo quali sono i suoi nemici principali in tal senso.

Malattie

  • Marciume delle foglie, che fa scurire e marcire le foglie, con gravi danni per la salute e il livello di produttività della pianta
  • Galla: malattia provocata dall’ingestione di alcuni insetti o da vari agenti patogeni, e che si manifesta con escrescenze di forma irregolare che influiscono sia sull’estetica della pianta che sulla sua resa produttiva
  • Macchia bruna: provocata dal fungo Coccomyces ribis, si tratta di una infezione che si manifesta con macchie scure sulla pianta che indebolisce la stessa pianta e che, in stadi avanzati, porta alla defogliazione
  • Oidio o mal bianco: malattia fungina che si manifesta con la comparsa di un rivestimento bianco e farinoso sulle foglie. Per prevenire l’oidio è necessario garantire una buona circolazione dell’aria all’interno della pianta per evitare la formazione di umidità
  • Infezione di natura fungina provocata dal Nectria cinnabarina, che si manifesta con la comparsa di puntini rossi sui germogli e foglie appassite. Attacca le piante già indebolite, in special modo se sul legno sono presenti tagli o danni di altro genere

Parassiti

Per quanto invece riguarda gli insetti, il ribes viene spesso preso di mira da afidi e cocciniglie, acari e mosche. Tutti debellabili anche con rimedi naturali.

In particolare, l’acaro del ribes danneggia i germogli provocando una forte riduzione sia della germinazione che della raccolta. In caso di infestazione moderata, occorre recidere i germogli colpiti, mentre se l’infestazione è ormai molto diffusa, è necessario intervenire con una potare radicale a fine inverno, in quanto l’acaro sverna all’interno delle gemme, per poi tornare a diffondersi e a moltiplicarsi in primavera.

Come moltiplicare il ribes

Il metodo migliore e più efficace per propagare il ribes è tramite talea. Vediamo come procedere.

Verso fine anno, tra novembre e dicembre, prelevare da una pianta madre una talea legnosa di 15-20 cm circa. Mettere quindi la talea in un vasetto pieno di terriccio in modo tale che emerga di soli 3-4 cm. Quindi annaffiare. Durante tutto l’inverno, tenere il vasetto in un luogo riparato e luminoso, avendo sempre cura di mantenere il terreno umido. A primavera, la talea comincerà ad emettere nuovi getti. È questo il momento per mettere a dimora la nuova piantina.

Il ribes può essere riprodotto anche tramite semi. Tuttavia, questa è una tecnica poco diffusa perché molto lunga e con un basso livello di germinabilità.

Come coltivare il ribes in vaso o in balcone: la raccolta

E dopo tanto lavoro e pazienza, finalmente arriva il momento della raccolta!

Sono davvero tanti i modi per gustare i ribes coltivati sul balcone: freschi, appena raccolti, magari aggiunti in macedoni miste o sul gelato. Il ribes è indicato anche per fare marmellate, gelatine e sciroppi densi. Se non volete utilizzare il ribes nell’immediato, potete anche congelarli.

Quando fa frutti il ribes

In linea generale, il ribes fruttifica in estate. In base alla varietà, i frutti sono pronti da raccogliere nel periodo da giugno ad agosto.

In ogni caso, capirete quando i frutti sono pronti per la raccolta, nel momento in cui diventano di un colore bello intenso e risultano ammorbiditi. È bene sapere che, più i frutti rimangono attaccati alla pianta, e più risulteranno dolci e aromatici.

Come si raccoglie il ribes

Si deve raccoglie il grappolo intero, sul quale vi devono essere frutti di colore omogeneo. È meglio procedere a mano oppure usando forbici affilate.

Il ribes ha una maturazione a scalare. Si comincia dalla parte superiore, per poi procedere con la raccolta dei frutti nella parte via via più inferiore della pianta. Complessivamente, la maturazione dura circa 3 settimane.

Quanto durano i ribes in frigo

Se non consumato appena colto, il ribes si conserva in frigorifero, all’interno di contenitori di vetro fino a 4 giorni.

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Ultimo aggiornamento il 23 Aprile 2024 da Rossella Vignoli

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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