Scopriamo come coltivare nei sacchi per avere verdura fresca sempre a disposizione!
Scopriamo insieme come coltivare nei sacchi possa permettervi di realizzare anche in casa un piccolo orto urbano ed avere verdura fresca di vostra produzione sempre a disposizione!
Sommario
Conosciamo la coltivazione in terra e in vaso, ma abbiamo mai sentito parlare della coltivazione in sacchi?
Chi ha il pollice verde sicuramente conoscerà questa tecnica molto semplice. Una tecnica che permette di dare vita ad un vero e proprio orto in casa anche se gli spazi a disposizione sono minimi.
Come funziona la coltivazione dei sacchi?
La coltivazione in sacchi si basa, infatti, sull‘impiego di particolari sacchi di terriccio che sono riutilizzabili per un periodo di tempo lungo, anche fino a tre anni.
Si tratta di sacchi che si propongono di sostituire le aiuole e i pezzetti di terreno presenti nell’orto e, in commercio, si incontrano sacchi specifici per la coltivazione di pomodori, di melanzane, di piante aromatiche e chi più ne ha più ne metta.
Il terriccio alloggiato nei sacchi è infatti creato appositamente per favorire la coltivazione di certi vegetali e si differenzia in base alla tipologia di terra contenuta e al suo grado di acidità.
Per attuare una coltivazione in sacchi si deve quindi acquistare una quantità calibrata di sacchi, da posizionare sulla terrazza o sul balcone e fertilizzare almeno per i primi cicli di raccolto. Il fertilizzante è solitamente fornito dall’azienda produttrice dei sacchi ed è possibile acquistarne anche di provenienza biologica e organica.
Fertilizzando ad hoc il terreno, è possibile creare il giusto habitat per le piante e quindi ottenere anche produzioni multiple.
Ad esempio, i sacchi per la lattuga sono in grado di offrire fino a 6 raccolti in stagione, ovvero di produrre abbondanti vegetali nel corso della stagione.
Vediamo anche alcuni prodotti utili per incominciare:
Come coltivare nei sacchi: i principi da seguire
La coltivazione in sacchi è molto semplice. E’ innanzitutto importante posizionarli in un luogo soleggiato e, prima di piantare, bisogna creare dei fori, che solitamente sono già indicati nel sacco stesso.
I fori servono al drenaggio dell’acqua e vengono realizzati sia nella parte superiore per piantare che in quella inferiore per drenare l’acqua.
I sacchi possono essere posizionati su dei bancali, anche dipinti e lavorati per ottenere un orticello casalingo più bello e curato. Alcune ditte che commercializzano questi elementi includono nella confezione uno speciale sottovaso in plastica o in metallo, che permette di mantenere il terrazzo o il luogo di alloggio più ordinato e pulito.
Una volta creati i buchi per la piantagione e il drenaggio è quindi possibile piantare le specie vegetali preferite.
I sacchi sono dotati di indicatori, per facilitare la piantagione e la semina e per permettere che le verdure o le piante siano posizionate alla giusta distanza l’una dall’altra, per crescere sane e rigogliose per molte stagioni.
Ecco alcuni modelli di sacchi in vendita direttamente su Amazon:
Cosa coltivare nei sacchi?
Tipicamente le verdure più coltivare nei sacchi sono i pomodori, le melanzane l’insalata, la lattuga o le patate ma potete provare anche a far crescere il basilico per provare a fare il pesto alla genovese.
Alla coltivazione delle patate nei sacchi abbiamo dedicato un approfondimento specifico che potete leggere di seguito. Ecco la guida se volete scoprire come coltivare patate.
Ultimo aggiornamento il 16 Marzo 2024 da Rossella Vignoli
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