Rimedi naturali

Come combattere gli acari con rimedi naturali

Olio di neem, deumidificatore e bicarbonato

Ecco tutte le nostre soluzioni su come combattere gli acari con rimedi naturali. Questi minuscoli organismi si annidano, infatti, nelle nostre case, e sono spesso invisibili, ma capaci di provocare gravi problemi a chi soffre di allergie.

Come combattere gli acari con rimedi naturali

Sebbene non siano pericolosi di per se, la loro presenza può diventare fastidiosa e nociva per la salute. In questo articolo scopriremo come combattere gli acari utilizzando rimedi naturali ed ecologici, evitando così l’uso di sostanze chimiche nocive. Analizzeremo anche perché è importante intervenire tempestivamente.

Cosa sono gli acari

Sono piccole “pesti” sono aracnidi, imparentati con ragni e zecche, di dimensioni microscopiche (circa 0,3 millimetri), che infestano i cuscini, divani e gli armadi delle nostre abitazioni ma anche i nostri tappeti.

Infatti, vivono principalmente negli ambienti domestici caldi e umidi e dove si accumula polvere, e si nutrono di scaglie di pelle morta.

Il motivo per cui gli acari si sviluppano nelle nostre abitazioni è legato alla loro necessità di ambienti confortevoli per il loro ciclo di vita, quindi prosperano nei materassi, nelle coperte e nei tessuti in genere, che rappresentano il loro habitat ideale, poiché offrono cibo in abbondanza e condizioni climatiche favorevoli.

Il ciclo di vita degli acari: quanto vivono e come si riproducono

Il ciclo di vita degli acari della polvere è piuttosto rapido. Ogni femmina depone circa 60-100 uova nel corso della sua vita, che dura circa 2-3 mesi.

Le uova si schiudono in larve che diventano adulte nel giro di 2-3 settimane. Pur essendo invisibili a occhio nudo, riescono a riprodursi rapidamente, creando colonie numerose e persistenti. Le condizioni ideali per la loro crescita includono umidità superiore al 50% e temperature tra i 20° e i 25°, situazioni che si verificano comunemente nelle case.

Perché è importante combattere gli acari

Sebbene questi aracnidi non mordano né trasmettano malattie, la loro presenza può essere particolarmente problematica per chi soffre di allergia. In effetti, gli escrementi ed i frammenti dei loro corpi morti si disperdono nell’aria e, se inalati, possono scatenare reazioni allergiche anche molto intense.

Questo problema è particolarmente rilevante per i soggetti che soffrono di asma o altre malattie respiratorie, per i quali la presenza di questi animaletti può aggravare la condizione.

Allergia agli acari: sintomi e conseguenze

Chi soffre di allergia agli acari può sperimentare una serie di sintomi che vanno da starnuti e naso che cola a prurito agli occhi, tosse e persino difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’esposizione prolungata agli acari può scatenare attacchi d’asma, con sintomi quali senso di costrizione toracica e respiro sibilante.

L’allergia è una delle forme di allergia respiratoria più comuni e può colpire persone di tutte le età, anche se i bambini e gli anziani sono più a rischio. Se non trattata, l’esposizione continua agli allergeni degli acari può portare a un aggravamento dei sintomi, riducendo la qualità della vita del soggetto affetto

Come combattere gli acari con rimedi naturali

La buona notizia è che esistono numerosi rimedi naturali per combattere gli acari senza ricorrere a sostanze chimiche aggressive, che potrebbero nuocere sia alla salute che all’ambiente. Infatti, gli spray contro gli insetti si rivelano nocivi anche per l’uomo, dunque rischiamo anche di avvelenare il nostro organismo.

  • Aspirapolvere con filtro HEPA: è uno dei metodi più efficaci per eliminare gli acari della polvere. Questo tipo di filtro cattura le particelle microscopiche, inclusi gli acari e i loro escrementi, impedendo che tornino nell’aria durante la pulizia.
  • Lavaggi frequenti a temperature elevate: è importante lavare lenzuola, federe e coperte almeno una volta alla settimana a una temperatura di 60° o superiore. Questi aracnidi non sopravvivono a temperature elevate e il lavaggio regolare riduce notevolmente il loro numero.
  • Bicarbonato di sodio: è possibile cospargerne 3 cucchiai sulla superficie da trattare, lasciando agire 2 ore e poi passare l’aspirapolvere. Va bene su tappeti, materassi e divani. Questo metodo è semplice, ecologico e privo di sostanze chimiche nocive. Infatti, indagini scientifiche hanno dimostrato che i cristalli del bicarbonato hanno un’azione inibente sullo sviluppo dei parassiti. È stato dimostrato che spargendo bicarbonato sulla moquette o sul tappeto, si ottiene una riduzione degli acari fino al 79% in 1 ora e del 100% in 2 ore. agisce anche sciolta in acqua: è infatti sufficiente immergere un tessuto in una soluzione di acqua e bicarbonato e, una volta asciutto, mostrerà un abbassamento nella proliferazione degli acari fino all’84%. Questo avviene per effetto della ricristallizzazione del bicarbonato sul tessuto, che origina una barriera impenetrabile.
  • Riduzione dell’umidità: gli acari prosperano in ambienti umidi ed un deumidificatore aiuta a mantenere l’umidità della casa al di sotto del 50% è un ottimo metodo per limitare la loro presenza. È altrettanto importante garantire una buona ventilazione delle stanze, aprendo finestre e porte per favorire il ricambio d’aria.
  • Esposizione al sole e congelamento: non tollerano temperature estreme ed è importante esporre i cuscini e i materassi alla luce diretta del sole o congelare peluche e altri oggetti a rischio per alcune ore può aiutare a eliminarli.
  • Oli essenziali: l’olio di tea tree, lolio essenziale di eucalipto e l’olio essenziale di lavanda sono ideali per via delle loro proprietà anti-acaro. Si aggiungono all’acqua in un erogatore spray, e si spruzzano sul materasso. Aggiungere qualche goccia di questi oli nell’acqua durante la pulizia o nella lavatrice aiuta a mantenere l’ambiente fresco e privo di acari.
  • Aspirapolvere. Si possono inserire 2 bustine da tè e acqua tiepida in un contenitore di plastica con pompetta spray. Dopo aver lasciato per qualche minuto le bustine nel flacone, nebulizzare il liquido che ne deriva sul materasso e sui cuscini, quindi lasciate asciugare il tutto, meglio se alla luce del sole. Deve sparire qualsiasi traccia di umidità. Il tutto va ripetuto ogni due settimane.

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Come prevenire la proliferazione degli acari

La prevenzione è fondamentale per evitare l’accumulo di acari nella casa. Ecco alcuni consigli per tenere sotto controllo la loro presenza:

  • Arieggiare regolarmente la casa: garantire una buona ventilazione aiuta a ridurre l’umidità, ostacolando la proliferazione degli acari. Meglio farlo nelle ore serali, quando l’aria è più fresca e meno umida del mattino.
  • Evitare tappeti e tende pesanti: i tappeti e le tende rappresentano un habitat ideale per gli acari. Preferire materiali lavabili o ridurre il numero di tappeti e tessuti pesanti nelle stanze.
  • Utilizzare copri-materassi e copri-cuscini antiacaro: questi rivestimenti creano una barriera fisica che impedisce agli acari di infiltrarsi nei tessuti e proliferare.
  • Limitare gli oggetti che accumulano polvere: peluche, libri e cuscini decorativi possono accumulare polvere e attirare gli acari. Ridurre il loro numero nelle stanze da letto è una buona pratica per limitare la presenza di questi organismi.
  • Ridurre gli acari all’interno dell’aspirapolvere: mettete una bustina da tè bagnata all’interno del macchinario, prima di utilizzarlo sulle superfici. Anche in questo caso l’operazione di aspirazione sarà efficace se la bustina resta all’interno per 2 settimane. Poi va sostituita.

Acari nei cuscini

Secondo uno studio di un’equipe di ricercatori nel Regno Unito, i cuscini su cui ci appoggiamo comodamente possono ospitare microrganismi potenzialmente pericolosi, come lo stafilococco, il virus della varicella e perfino l’Escherichia coli, un virus patogeno responsabile di malattie intestinali.

Il cuscino è un luogo in cui c’è ‘vicinanza’ “con gli acari e batteri, spesso assai nocivi. Uno studio inglese del Sant Barth Hospital, condotto in collaborazione con il National Health Service inglese, rivela che il cuscino sia ricettacolo per 1/3 di acari, secrezioni, pelle morta, batteri e saliva.

Insomma non proprio invitante l’idea di sprofondare per ore su un vero e proprio incubatore di germi!

Il tutto è dovuto all’effetto spugna esercitato dal tessuto dei cuscini ma esiste un modo per contrastare il fenomeno. Ed è semplicissimo: far prendere aria quasi tutti i giorni ai propri guanciali, preferibilmente sotto i raggi del sole. In alternativa, si possono lavare in lavatrice ad alta temperatura una volta al mese.

L’umidità del corpo permette invece il proliferare dei piccoli acari e di altri virus, mentre il calore del sole o l’azione dell’acqua calda sono igienizzanti.

Invece, sostituire frequentemente le federe e lavare il cuscino, qualora sia specificatamente previsto dall’etichetta di produzione, serve a ben poco. I ricercatori suggeriscono di cambiare cuscino almeno ogni due anni, anche in presenza della dicitura anti-acaro, poiché nessuna sterilizzazione risolverà completamente il problema.

La federa agisce come un telo che paradossalmente protegge un ammasso di batteri che continuano a proliferare, favoriti anche dalle calde temperature prodotte dal nostro corpo durante la notte.

Come sappiamo gli acari, o meglio i loro escrementi, sono responsabili di diverse allergie e patologie respiratorie e hanno un ciclo di riproduzione molto elevato. Ma è praticamente impossibile eliminarli una volta per tutte. Si annidano nei vari tessuti di casa, dalle tende ai tappeti, i materassi e i peluche, ma l’importante è saper prendere le giuste precauzioni una volta individuato il problema.

Fonti e bibliografia tra acari e allergia

Questi studi illustrano bene la correlazione tra l’allergia e la presenza di acari della polvere:

  • The prevalence of sensitization to dust mite allergens among asthmatic children in different parts of the world: a systematic review” (Platts-Mills et al., 2015): la prevalenza della sensibilizzazione agli allergeni degli acari della polvere nei bambini asmatic è presente in diverse parti del mondo, questi allergeni  sono importanti nello sviluppo e nell’esacerbazione dell’asma.
  • “Dust mite allergy and asthma: new understanding of pathophysiologic mechanisms and implications for treatment” (Gregory et al., 2009): approfondisce i meccanismi patofisiologici che collegano l’allergia agli acari della polvere e l’asma, fornendo importanti informazioni per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.
  • “Indoor allergen exposure is a risk factor for sensitization during the first three years of life” (Sporik et al., 1990): si dimostra che l’esposizione agli allergeni indoor, inclusi gli acari della polvere, durante i primi tre anni di vita è un fattore di rischio per lo sviluppo di sensibilizzazione allergica.
  • “Association of sensitization to indoor allergens with asthma and allergic rhinitis in children: results from the International Study of Asthma and Allergies in Childhood Phase Three” (Asher et al., 2006): conferma l’associazione tra la sensibilizzazione agli allergeni indoor, come gli acari della polvere, e lo sviluppo di asma e rinite allergica nei bambini.

Alcune soluzioni naturali

Potete aiutarvi con i consigli di questi libri sui rimedi naturali:

Il Libro Completo dei Rimedi Naturali
Autori Vari
Alimentazione, cure naturali, omeopatia, disturbi e rimedi
Rimedi Semplici e Naturali
Una Guida ai Rimedi Naturali
Autori Vari

Altre informazioni

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Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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4 Commenti

  1. Sono abbastanza informata sull’argomento.. credo solo che un buon aspirapolvere sia sempre la migliore soluzione, in questi casi!

  2. Una cosa che mi domando spesso è se esiste un tipo di materasso che respinge per sua natura gli acari. Ad esempio, un materasso in schiuma di lattice tiene gli acari più lontani rispetto a un materasso in lana? E come faccio ad acquisire la competenza necessaria a sceglierne uno che allo stesso tempo abbia buoni livelli di resilienza ed ergonomia rapportati al mio peso?

  3. grande titti, stessa scelta anche noi per i nostri gemellini allergici, niente più starnuti e occhi lucidi, ottimo prodotto e ottima azienda, adesso mi sa che non attiveremo la profilassi anche per la casa in montagna…

  4. Ho letto con curiosità ed interesse l’articolo. Io sono moglie di un allergico e vorrei aggiungere che la qualità della nostra vita è tanto migliorata da quando abbiamo iniziato ad usare delle buone coperture antiacaro. Noi ci troviamo bene con le microair pristine, che sono fatte in Italia da un’azienda italiana. Le abbiamo da più di 10 anni e sono come nuove. Credo che il tessuto imbevuto di bicarbonato perda la sua impermeabilità una volta che lo lavi. Quelle che usiamo noi invece le butto in lavatrice e senza problemi le metto anche in asciugatrice.

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