Come comportarsi in caso di alluvione, ce lo spiegano i geologi
Non passa momento che l’Italia non sia funestata dalle alluvioni, e di conseguenza, da frane e allagamenti. Ma come bisogna comportarsi? Ecco il decalogo in 11 punti diramato da Vittorio D’Oriano, vicepresidente del Consiglio nazionale dei geologi. Sono consigli pratici anche di buon senso ma è sempre meglio ricordarli in caso di forti piogge.
Come comportarsi in caso di alluvione
Ecco il decalogo dei geologi sul corretto comportamento da tenere in caso di forti piogge che potrebbero sfociare in alluvioni:
- Interrompere l’erogazione dell’energia elettrica e l’erogazione del gas se centralizzato, chiudere le bombole di gas degli impianti individuali, per limitare gli scoppi e gli incendi accidentali per rottura.
- Non usare gli ascensori, si potrebbe rimanervi bloccati.
- Salire ai piani alti e mai scendere negli scantinati per nessun motivo.
- Non avventurarsi nelle strade allagate a piedi o con qualsiasi mezzo di locomozione.
- Entrare nel primo portone aperto se sorpresi dalla piena lungo una strada e salire ai piani superiori senza forzare in alcun modo la corrente.
- Abbandonare immediatamente l’auto se sorpresi nell’auto in piena e portarsi nell’edificio più vicino raggiungendo i piani più alti.
- Non accedere ai sottopassi, anche quando sembrano asciutti, se non dopo essersi accertati dell’assenza di pericolo.
- Non attraversare ponti anche quando la lama d’acqua che li sormonta sembra modesta.
- Non spostarsi lungo strade allagate.
- Non trattenersi lungo gli argini dei fiumi o sui ponti.
- Evitare di abbandonare un luogo sicuro per raggiungere amici o conoscenti.
La legge per la difesa del suolo
Una legge chiara già ci sia per la difesa del suolo, la 183/1989, e prevede molte cose, come l’attivazione di contratti di assicurazione per la copertura di certi rischi e la delocalizzazione con la previsione di indennizzi ai privati.
In pratica si prevede lo spostamento di edifici e infrastrutture, selezionati in base al livello di rischio idrogeologico e al valore in termini di beni coinvolti e di potenziali vite umane. Ma tutto è rimasto com’è, anzi, i condoni negli anni successivi hanno solo legittimato lo scempio urbanistico.
In fondo è naturale che avvengano le frane ma diventano un disastro quando si è costruito dove non si doveva…
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Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 da Rossella Vignoli
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Come comportarsi in caso di alluvione, ce lo spiegano i geologi
di Luca Scialò il 30 gennaio 2014
dica a vittorio d’oriano che se stila un undecalogo non scriva due volte la stessa cosa (4 e 9)
meglio un decalogo ben congegnato, si ricorda meglio e ci sono precedenti illustri.