Piante e fiori

Come curare la pianta dell’incenso, chiamata Plectranthus coleoides

Il suo caratteristico profumo d'incenso e le sue foglie verdi bordate di bianco la rendono una perfetta pianta decorativa

Sia in vaso che in giardino, questa specie è celebre per le sue foglie dall’intenso profumo e per la sua capacità di tenere lontani gli insetti. Originaria delle regioni tropicali, è resistente e facile da coltivare, rendendola perfetta anche per chi non ha molta esperienza con il giardinaggio.

Come curare la pianta dell’incenso, chiamata Plectranthus coleoides

Oltre al suo valore decorativo, è nota per le sue proprietà benefiche. Utilizzata spesso in aromaterapia e in medicina naturale, viene impiegata per purificare l’aria, ridurre lo stress e favorire il rilassamento.

Per mantenerla sana e rigogliosa, è importante conoscere le sue necessità specifiche: dal tipo di terreno ideale alla frequenza di irrigazione. In questa guida completa, scoprirete tutti i segreti su come curare la pianta dell’incenso.

Quali sono le caratteristiche della pianta dell’incenso

II suo nome scientifico è Plectranthus coleoides, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è apprezzata sia per la sua bellezza decorativa che per il suo profumo intenso.

Questa pianta si distingue per le foglie morbide, vellutate e carnose, di colore verde brillante, spesso bordate di bianco o crema, che emettono un gradevole aroma balsamico quando vengono sfregate, che contribuisce a creare un’atmosfera rilassante in casa o in giardino. I suoi piccoli fiori, tipicamente di colore bianco o lilla, sbocciano durante i mesi più caldi.

Originaria delle regioni tropicali dell’Asia e dell’Africa, la pianta dell’incenso è particolarmente resistente e si adatta bene sia alla coltivazione in vaso che in piena terra. È molto utilizzata come pianta ornamentale, sia per decorare balconi e terrazzi, sia come elemento per bordure nei giardini. Oltre a essere una pianta estetica, è anche funzionale: il suo profumo agisce come repellente naturale contro le zanzare e altri insetti.

Tra le piante simili troviamo altre specie appartenenti allo stesso genere, come il Plectranthus amboinicus (noto anche come origano cubano) e il Plectranthus verticillatus, conosciuto come “pianta del denaro”. Queste specie condividono molte caratteristiche con la pianta dell’incenso, ma si distinguono per alcune differenze estetiche e aromatiche.

Gli utilizzi della pianta dell’incenso

Tra le piante ornamentali è una delle più apprezzate come repellente. Ma ha altri numerosi utilizzi.

  • In medicina naturale. Ha proprietà benefiche, che vengono sfruttate da secoli nella medicina tradizionale. Il suo aroma balsamico ha un effetto rilassante e tonificante, aiutando a ridurre lo stress, combattere l’ansia e favorire il rilassamento. Inoltre, l’infuso delle sue foglie essiccate può essere utilizzato per preparare un tè dall’azione calmante, utile per alleviare i sintomi dell’insonnia o per migliorare la digestione. L’olio essenziale estratto dalle foglie della pianta viene impiegato per massaggi e inalazioni, poiché è efficace nel trattare problemi respiratori come raffreddore, tosse e asma. Grazie alle sue proprietà antibatteriche e antifungine, è anche utilizzato per disinfettare ambienti e purificare l’aria.
  • In aromaterapia. Le sue foglie, se essiccate e bruciate come incenso, rilasciano un profumo intenso e gradevole, perfetto per creare un’atmosfera rilassante e meditativa. Questo utilizzo è particolarmente apprezzato durante le sessioni di meditazione, yoga o preghiera, poiché aiuta a concentrarsi e a liberare la mente dalle distrazioni. L’olio essenziale, invece, può essere diffuso nell’ambiente per favorire il rilassamento e migliorare l’umore. Alcuni studi dimostrano che il profumo stimola il sistema limbico, responsabile delle emozioni, contribuendo a ridurre i livelli di stress e a promuovere un senso di benessere generale.
  • Per aromatizzare l’aria. Questa pianta è un vero profumatore naturale, che spande un delizioso aroma simile all’incenso ancora più intenso se si fregano le sue foglie..

Repellente per zanzare e altri insetti

Il suo aroma intenso, simile a quello dell’incenso (da cui prende il nome), è sgradevole per molti insetti, in particolare per le zanzare. Questa caratteristica la rende una scelta ideale tra le piante contro insetti e zanzare, oltre a decorare balconi, terrazzi e giardini, specialmente durante i mesi estivi.

I composti aromatici presenti nelle sue foglie, una volta rilasciati nell’aria, infastidiscono gli insetti. In particolare, è efficace se è posizionata in prossimità di aree frequentate, come tavoli all’aperto o ingressi. Le foglie vengono leggermente sfregate per intensificare l’odore.

Limiti dell’efficacia come antizanzare

Anche se è utile, non è un repellente infallibile. Per ottenere una protezione completa, può essere combinata con altre piante complementari come la citronella, la lavanda ed il geranio odoroso, e aggiungere l’utilizzo di spray naturali a base di oli essenziali di citronella e basilico.

Altri insetti che tiene lontani la pianta

Oltre alle zanzare, il profumo della pianta dell’incenso può allontanare altri insetti fastidiosi, come mosche o piccoli parassiti. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla concentrazione di insetti nell’ambiente e dalle condizioni climatiche.

Come coltivare la pianta dell’incenso

Si tratta di una pianta che richiede pochi e semplici gesti ed è adatta anche ai meno esperti, purché si rispettino alcune regole fondamentali per garantirne una crescita sana e rigogliosa.

Il terreno più adatto alla pianta

Predilige un terreno ben drenato, leggero e ricco di sostanze organiche. Per evitare i ristagni d’acqua, che possono causare il marciume radicale, si consiglia di mescolare del terriccio universale con sabbia o perlite.

Questo favorirà un drenaggio ottimale e permetterà alle radici di respirare. Se coltivata in vaso, è importante scegliere un contenitore con fori sul fondo per consentire il deflusso dell’acqua in eccesso.

L’esposizione giusta della pianta dell’incenso

Ama la luce, ma non deve essere esposta direttamente ai raggi solari più intensi, soprattutto durante le ore centrali della giornata.

Una posizione luminosa, come una finestra orientata a est o un angolo semi-ombreggiato in giardino, è l’ideale. Durante l’inverno, se coltivata in esterno, è consigliabile spostarla in un luogo riparato, poiché non tollera temperature inferiori a 10°.

Irrigazione perfetta

L’irrigazione deve essere regolare, ma senza eccessi. È fondamentale annaffiare la pianta solo quando il terreno risulta asciutto al tatto.

Durante i mesi estivi, la frequenza può aumentare, mentre in inverno è necessario ridurre le annaffiature per evitare che le radici soffrano di ristagni d’acqua.

Moltiplicazione della pianta dell’incenso

Si moltiplica facilmente per talea. Durante la primavera o l’estate, è sufficiente prelevare un rametto di circa 10-15 cm, rimuovere le foglie inferiori e immergere la base in acqua fino alla formazione delle radici.

Una volta radicata, la talea può essere trasferita in un vaso con terriccio ben drenato. Questo metodo è semplice e garantisce una propagazione veloce della pianta.

Quali sono le malattie e i parassiti della pianta dell’incenso

La pianta dell’incenso è generalmente resistente e poco soggetta a malattie, ma può comunque essere colpita da alcuni problemi, spesso legati a condizioni ambientali sfavorevoli o a una cura errata. Conoscere le principali minacce e sapere come prevenirle è essenziale per mantenerla in salute ma anche per prevenirle.

Infatti, la prevenzione è sempre la miglior cura. Garantitele un ambiente luminoso, un terreno ben drenato e un’irrigazione moderata per evitare gran parte dei problemi.

Controllate regolarmente foglie e tronco, per individuare precocemente eventuali anomalie e intervenire tempestivamente.

Marciume radicale della pianta dell’incenso

Una delle problematiche più comuni è il marciume radicale, causato da ristagni d’acqua nel terreno. Questa condizione provoca l’ingiallimento delle foglie e, nei casi più gravi, il deperimento della pianta.

Per prevenirlo, è fondamentale garantire un buon drenaggio del terreno, evitare annaffiature eccessive e controllare regolarmente lo stato delle radici. In caso di marciume, si consiglia di rinvasare la pianta utilizzando un substrato fresco e ben drenato, rimuovendo eventuali radici marce.

Parassiti della pianta dell’incenso

Gli afidi e la cocciniglia sono i suoi nemici.

Gli afidi si nutrono della linfa della pianta, causando deformazioni delle foglie e rallentando la crescita.

La cocciniglia, invece, si presenta come piccoli puntini bianchi o marroni sulle foglie e sui fusti, ricoprendoli con una sostanza appiccicosa.

Rimedi naturali contro afidi e cocciniglia del Plectranthus coleoides

Per combattere gli afidi, si può utilizzare un infuso di aglio o peperoncino diluito in acqua e spruzzato sulle foglie.

Contro la cocciniglia, è efficace rimuovere manualmente i parassiti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol oppure applicare un olio bianco naturale sulle parti colpite.

Per prevenire entrambi i parassiti, è utile nebulizzare regolarmente acqua sulle foglie, poiché questi insetti tendono a proliferare in ambienti secchi.

Muffa grigia

In ambienti troppo umidi e poco ventilati, la pianta dell’incenso può sviluppare la muffa grigia, un’infezione fungina che si manifesta con macchie scure e una patina grigiastra sulle foglie.

Per contrastarla, è importante migliorare la ventilazione e ridurre l’umidità. Si può anche trattare la pianta con un prodotto antifungino naturale a base di bicarbonato di sodio o propoli.

Altre piante odorose

Questa pianta è eccellente per abbellire ambienti interni ed esterni, grazie alle sue foglie colorate e al suo portamento ricadente. La sua capacità di adattarsi a diverse condizioni e di resistere al caldo la rende una scelta versatile per chi desidera aggiungere un tocco di verde e profumo alla propria casa. Ecco altre piante profumate simili:

 

Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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