Come curare la Sanseveria: consigli e suggerimenti
Temperatura ed esposizione ideali, irrigazione e i più comuni errori
Ecco alcuni consigli utili su come curare la Sanseveria, nota anche come lingua di suocera, per via della forma delle sue lunghe foglie. Questa pianta da interni è molto resistente e facile da curare. Il suo potere decorativo è dato dalle sue foglie lunghe e slanciate, che le conferiscono un aspetto elegante e raffinato, adatto per qualsiasi contesto. Ma non è solo la bellezza il motivo per tenere in casa una Sanseveria. Sono note infatti le sue proprietà purificatrici. Per questo è molto indicata come pianta da tenere in camera da letto.
Sommario
- Le varietà di Sanseveria
- Che benefici ha la Sanseveria
- Che tipo di vaso usare per la Sanseveria
- Che terra ci vuole per la Sanseveria
- Come curare la Sanseveria: le annaffiature
- Come stimolare la crescita della Sanseveria: che tipo di concime darle
- Quando fiorisce la sanseveria
- Come curare la sanseveria: quando cambiare il vaso
- Come curare la Sanseveria: la pulizia delle foglie
- Malattie comuni della Sanseveria
- Come curare la Sanseveria: gli errori da non fare
- Possibili problemi della Sanseveria
- Come moltiplicare la Sanseveria
- Approfondimenti
Le varietà di Sanseveria
Esistono più di 60 specie la più classica è la Sansevieria trifasciata, dalle lunghe foglie allungate con margini color crema. Oltre a questa, ve ne sono altre sempre molto belle e interessanti esteticamente.
Tutte infatti possiedono una linea piuttosto minimalista, che le rende eleganti e moderne al tempo stesso. Qui di seguito riportiamo le più comuni.
- S. cylindrica: alta 50-70 cm, presenta foglie tubolari dalle punte arrotondate, verdi o grigio-argenteo
- S. hahnii: varietà di piccole dimensioni (max 10 cm) con foglie a rosetta
- S. zeylanica: varietà “gigante”, che può raggiungere i 2 metri. Ha foglie a rosetta grigie, con striature di varia gradazione
- S. grandis: piccolissima a(25 cm), presenta foglie ovali, di colore verde e i bordi rossi
Che benefici ha la Sanseveria
Oltre che per la sua bellezza, la sanseveria andrebbe tenuta in casa per i vantaggi che apporta. Rientra infatti nella categoria delle piante che purificano l’aria e che, come tali, sono ideali da tenere in camera da letto.
È stato dimostrato che le foglie assorbono sostanze nocive presenti nell’aria, come lo xylene, la formaldeide e il toulene, combattendo l’inquinamento elettromagnetico. Inoltre, produce ossigeno durante la notte. Migliorando l’aria che si respira nell’ambiente in cui si passano parecchie ore, apre che questa pianta aiuti a prevenire disturbi come il mal di testa, problemi respiratori e le irritazioni agli occhi.
Che tipo di vaso usare per la Sanseveria
La pianta va rinvasata in un vaso in plastica o in terracotta, piuttosto grande e profondo.
Dove posizionare la sanseveria
In genere, viene coltivata in casa, come pianta d’appartamento. Qui, vive bene tutto l’anno.
In generale, la sua temperatura ideale per vivere è compresa tra 18 e 24°. Ad ogni modo, se il terreno è asciutto, può riuscire a sopportare temperature anche fino a 10°, ma non oltre al di sotto di questo limite.
Va tenuta lontana da fonti di calore dirette, come termosifoni, stufe, camini… Così come anche da zone che in inverno sono frequentemente soggette a colpi d’aria fredda, e quindi lontano da porte, finestre e porte-finestre.
Da maggio a settembre, può anche essere messa all’esterno, purché in posizione semi-ombreggiata e protetta dal vento e da correnti d’aria.
Che terra ci vuole per la Sanseveria
Il terreno più adeguato dove far crescere questa pianta è poroso ben drenante. Sul fondo del vaso è ben e distribuire uno strato di materiale drenante, come ghiaia, perlite o argilla espansa.
Come curare la Sanseveria: le annaffiature
In termini di irrigazione, si tratta di una pianta poco esigente. Predilige infatti gli ambienti aridi ed è bene non esagerare con l’apporto idrico.
Le annaffiature, si consiglia di utilizzare acqua non calcarea e a temperatura ambiente per evitare shock termici.
Quando si annaffia la pianta, l’acqua va versata lentamente solo sulla terra, facendo attenzione a non bagnare le foglie.
Quante volte va bagnata la Sanseveria
Ha bisogno di poca acqua. Tuttavia, le irrigazioni vanno gestite in base alla stagione. In estate, quando fa molto caldo, è sufficiente annaffiarla una sola volta alla settimana; poi, in inverno, le irrigazioni vanno ridotte ad una sola al mese.
Come capire se la Sanseveria ha bisogno di acqua
Va bagnata quando il terreno è completamente asciutto, anche in profondità. Per capirlo, oltre alla semplice osservazione, basta inserire un dito nel terreno e percepirne il livello di umidità fino a 2-3 cm di profondità.
Inoltre, per capire che la pianta ha bisogno di acqua, un ottimo indicatore sono anche le sue foglie, che cominceranno ad essere a perdere la loro tipica rigidità e ad apparire un po’ secche e raggrinzite. Inoltre, in mancanza di acqua, le foglie centrali tenderanno a diventare giallastre.
Come stimolare la crescita della Sanseveria: che tipo di concime darle
Di norma la sanseveria non richiede particolari interventi di concimazione. Tuttavia, per stimolarne la crescita, è opportuno fornirle un concime con un buon rapporto fra azoto, potassio e fosforo. Sarà sufficiente farlo due volte all’anno: una volta in primavera e una volta in autunno.
Quando fiorisce la sanseveria
I piccoli fiorellini bianchi o bianco-verdi compaiono generalmente fra giugno e luglio. Tuttavia, le piante coltivate in casa, raramente fioriscono. In ogni caso, non è un grande problema perché dal punto di vista decorativo, i fiori sono poco significati. Il valore estetico di questa pianta è dato principalmente dalle sue foglie.
Come curare la sanseveria: quando cambiare il vaso
Poiché cresce piuttosto lentamente, il rinvaso va fatto ogni 2-3 anni circa, e comunque quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio del vaso.
Ovviamente, va utilizzato un contenitore un po’ più grande rispetto a quello precedente.
In che mese si rinvasa
In genere, il momento più indicato per procedere col rinvaso è la primavera.
Come curare la Sanseveria: la pulizia delle foglie
Nella manutenzione è importante pulire regolarmente le sue foglie, rimuovendo la polvere che si deposita sopra di esse, in quanto potrebbe ostruire i pori, andando così a limitare la respirazione delle foglie.
Per la pulizia delle foglie è sufficiente passarle delicatamente con un panno umido, facendo attenzione a non romperle.
Malattie comuni della Sanseveria
In linea generale, è una pianta piuttosto robusta, che resiste bene a malattie e parassiti.
Il suo più grande nemico è rappresentato da marciume radicale. In tal caso, eliminate l’acqua in eccesso, trapiantate la pianta in un terreno più asciutto e sospendete immediatamente le annaffiature.
Gli esemplari coltivati in casa non sono esposti a insetti e parassiti. Quelli coltivati all’aria aperta, invece, possono essere colpiti dalla cocciniglia, che provoca tante piccole macchie scure sul lato inferiore delle foglie. Oltre ai comuni pesticidi in commercio, la cocciniglia è facilmente debellabile con rimedi naturali come il macerato d’aglio e di ortica, l’alcol e l’olio di Neem.
Come curare la Sanseveria: gli errori da non fare
Per coltivarla è opportuno seguire le indicazioni descritte in questo articolo-guida. In ogni caso, si tratta di una pianta davvero molto facile da gestire, una delle piante adatte anche per chi non ha il pollice verde. Il più grosso errore che si può commettere è quello di esagerare con le annaffiature.
Questa succulenta trattiene, come riserva, l’acqua all’interno delle sue foglie. In caso di eccessive annaffiature, le foglie diventeranno molli e appassite per via dell’eccessiva acqua accumulata.
Per evitare di darle troppa acqua, il consiglio è di annaffiarla solo quando il terreno è completamente asciutto, anche a 2-3 cm di profondità (basta inserire un dito nel terreno per verificarne il livello di umidità).
Possibili problemi della Sanseveria
Ora che abbiamo spiegato come prendersi cura di questa pianta molto diffusa, analizziamo le sue problematiche più comuni rispondendo alle domande che più di frequente ci rivolgete a riguardo.
Perché la Sanseveria non cresce
Se la pianta stenta a crescere, le cause possibili possono essere 2:
- scarsa luce
- scarso apporto di nutrienti tramite la concimazione
Perché si piegano le foglie
Le foglie mollicce che si piegano sono sintomo di annaffiature eccessive
Perché le foglie sono sbiadite
La mancanza di luce fa perdere alle foglie il loro colore originario, che comincia a sbiadire. Trovate un’altra collocazione alla vostra pianta, scegliendo un punto ben illuminato, ma al riapro dai raggi diretti del sole.
Cosa vogliono dire delle macchie secche sulle foglie
Si tratta di bruciature che, purtroppo, non andranno più via. Vuol dire che la pianta è stata esposta per lungo tempo al sole diretto. La dovete spostare in una zona illuminata ma al riapro dai raggi diretti.
Perché le foglie risultano raggrinzite
Se le foglie cominciano a seccare è perché avete dato troppa poca acqua alla pianta
Cosa significa se le foglie presentano macchie scure
Macchie scure sulle foglie sono sintomo di marciume radicale. Vuol dire che avete dato troppa acqua alla pianta. Rinvasatela in un terreno asciutto ed evitate di annaffiarla per un po’.
Come moltiplicare la Sanseveria
È possibile propagarla attraverso 2 tecniche.
- Divisione dei cespi. In primavera, estraete la pianta dal vaso e separate le radici delle varie piante che si sono generate. Trapiantate quindi ognuna di esse in un vaso
- Talea. Prelevate una foglia dalla base della pianta e, usando un coltello ben affilato e disinfettato, tagliatela in orizzontale ricavando pezzetti grandi circa 3-4 cm. Aspettate 5-6 giorni in modo che asciughino e che il taglio si cicatrizzi, e poi mettete le talee a radicare in piccoli vasetti riempiti con un mix fatto di terriccio universale e sabbia in uguali quantità. Per un’ottima radicazione, collocate i vasetti con le talee in un ambiente con temperatura di circa 21°
Approfondimenti
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Ultimo aggiornamento il 21 Maggio 2024 da Rossella Vignoli
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