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Come fare il kombucha in casa

Ingredienti, procedimento e tanti consigli per preparare questo elisir di lunga vita

In questo articolo-guida andremo a spiegare come fare il kombucha. Questo tè fermentato apporta numerosi benefici e prepararlo è semplice. Bastano pochi ingredienti. Mettiamoci dunque all’opera!

Come fare il kombucha in casa

Che cos’è il kombucha

Il kombucha è una bevanda coreana a base di tè fermentato dalle origini antiche e che solo da poco tempo è stato riscoperto.

Si prepara semplicemente con del tè (nero o verde), zucchero e SCOBY (Symbiotic Culture of Bacteria and Yeast), una coltura simbiotica a base di aceto, lieviti e batteri, che si forma in superficie, dove il liquido incontra l’aria.

Come molti cibi fermentati è ricca di probiotici e di antiossidanti, la bevanda ha un gusto dolciastro e leggermente acido, che ricorda il sidro di mele.

Perché fa bene il kombucha: le proprietà

Vari studi hanno dimostrato che il kombucha possiede proprietà:

  • antiossidanti
  • antibatteriche
  • antimicrobiche
  • disintossicanti

Grazie a queste proprietà, il prodotto risulterebbe benefico per:

  • rinforza il sistema immunitario
  • depurare l’organismo
  • disintossicare il fegato
  • supportare il fegato e l’apparato gastro-intestinale nello svolgimento delle loro funzioni quotidiane
  • contrastare i problemi cardiovascolari

Come fare il kombucha in casa

Dopo questa breve introduzione, passiamo all’atto pratico e vediamo come si prepara. Prima di procedere con la preparazione, sterilizzate tutti i contenitori e gli utensili che andrete ad utilizzare.

  • 1 l di acqua filtrata o minerale
  • 5 gr di tè (tè nero, tè verde o tè bianco, purché non aromatizzato) in foglie
  • 65 gr di zucchero
  • SCOBY
  • 10% del volume totale di starter (Kombucha già pronto)

Preparazione. Fate bollire l’acqua e, una volta giunta a bollore, toglietela dal fuoco ed aggiungere il tè Lasciate in infusione il tè per il tempo desiderato, a seconda del grado di intensità che volete ottenere. Filtrate il tè e travasatelo in un contenitore di vetro bollente. Unite lo zucchero e mescolate con cura. Aspettate che il tè si raffreddi (max 25° circa) ed aggiungete il 10% della bevanda finita dell’ultimo kombucha.

A questo punto, aggiungete lo SCOBY. Coprite il recipiente con un telo a trama rada e fissatelo con un elastico, così che il preparato possa respirare, ma senza però che vi entrino sporco o insetti. Sistemate quindi il vostro tè in una stanza buia e con una temperatura costante possibilmente compresa tra 22° e 28°, per farlo fermentare, e comunque non inferiore ai 20° e non superiore ai 30°. Lasciate fermentare per un tempo da 7 a 21 giorni, a seconda del gusto che volete ottenere. Versate la bevanda facendola passare attraverso un colino in barattoli richiudibili e conservate in frigorifero.

Avvertenze importanti

  • Evitate l’utilizzo di contenitori ed utensili in metallo.
  • Evitate anche di maneggiare lo SCOBY indossando monili come anelli e braccialetti. A contatto coi metalli, infatti, gli acidi che si vanno a formare durante la fermentazione possono reagire e far morire lo SCOBY
  • Abbiate cura di avere sempre le mani ben pulite quando maneggiate lo SCOBY, meglio ancora, indossate dei guanti in latice

Che cos’è lo SCOBY e dove posso reperirlo

Lo SCOBY è l’ingrediente principale del kombucha. Molti, sbagliando, dicono che sia un fungo. In realtà, lo SCOBY è una coltura di batteri e lieviti che vivono in maniera simbiotica. Si presenta come un dischetto di materia gelatinosa che galleggia sulla superficie del liquido.

Lo si può acquistare su internet o produrre in casa; tuttavia, esattamente come accade per la pasta madre, l’ideale sarebbe riceverlo in dono da qualcuno.

Come preparare il kombucha senza lo SCOBY

Per preparare il primo lotto di kombucha potete usare solo il liquido starter, ossia il kombucha che ha fermentato di più ed è molto acido.

La quantità corretta di starter da aggiungere alla bevanda dev’essere di almeno il 10% rispetto al volume totale.

Dopo circa una settimana di fermentazione, sulla superficie del liquido comincerà a formarsi lo SCOBY. Terminata la fermentazione, conservate lo SCOBY che si è formato e una parte del kombucha (starter) per utilizzarli per la prossima preparazione.

Consigli sugli ingredienti

Il tè deve essere di ottima qualità, sfuso (non pensate che le bustine vadano bene) e possibilmente biologico. Lo zucchero da usare è quello bianco semolato (meglio evitare lo zucchero di canna).

Ogni fermentazione deve avere il proprio SCOBY. Se utilizzate diversi tipi di tè, ognuno deve avere il proprio lievito.

Tè nero o tè verde per fare il kombucha?

La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo del tè nero o del tè verde. Talvolta viene usata una combinazione di entrambi (3 gr di tè nero + 2 gr di tè verde).

Queste due varietà sono infatti quelle che producono i risultati migliori sia in termini di gusto che di effetti benefici.

Domande comuni su come fare il kombucha

Rispondiamo ora alle domande più frequenti sul tema.

Quanti giorni deve fermentare il kombucha?

Il barattolo contenente la bevanda va riparato con un telo fissato con un elastico che protegga il kombucha, pur lasciandolo respirare. Il contenitore va sistemato in una stanza buia e lasciato a fermentare per un periodo variabile da 7 a 21 giorni, a seconda del gusto finale che si vuole ottenere.

Durante il periodo di fermentazione, osservate spesso lo SCOBY per rilevare eventuali cambiamenti di colore o l’eventuale formazione di muffa in superficie, tutti segnali che indicano una contaminazione esterna che ha rovinato sia la bevanda che lo SCOBY, ormai non più utilizzabile.

Qual è la temperatura per far fermentare il kombucha?

La temperatura è un parametro fondamentale per la fermentazione. La temperatura ideale è attorno ai 25°C. In ogni caso, durante la fermentazione, la temperatura non deve scendere sotto i 20°C e non deve superare i 30°.

Nel primo caso, infatti, temperature troppo basse rallenterebbero la fermentazione; di contro, temperature troppo elevate la accelererebbero.

In genere, la bevanda fermentata impiega più tempo in inverno rispetto all’estate.

Come capire se il kombucha è pronto

Durante la fermentazione, assaggiate ogni giorno il kombucha per valutare i cambi di sapore. Potrete così interrompere la fermentazione quando la bevanda avrà assunto il gusto a voi più gradito.

Come conservare il kombucha

Una volta pronto, si conserva in frigorifero ad una temperatura compresa tra 0° e 4°. A questa temperatura lieviti e i batteri presenti sospendono i processi di fermentazione.

Quanto kombucha bere

Se è la prima volta che lo bevete, o se comunque non siete abituati ad assumere alimenti fermentati, cominciate a piccole dosi, per vedere come il vostro intestino reagisce.

All’inizio è bene cominciare con 100 ml al giorno. In seguito, in base alla tolleranza rilevata, aumentare la dose fino a 200 ml al giorno.

Altri consigli utili sulla preparazione di bevande fermentate

Concludiamo con ulteriori consigli per l’ottima riuscita del prodotto finale.

  • Utilizzate solo ed esclusivamente contenitori di vetro (no a plastica e metallo) che garantiscono la massima protezione dello SCOBY rispetto a batteri esterni
  • Maneggiate con attenzione lo SCOBY, evitando di contaminarlo, indossando dei guanti in lattice
  • Sterilizzate il contenitore prescelto usando acqua tiepida, un detersivo poco aggressivo e un po’ di aceto. Infine sciacquate con acqua bollente. Prima dell’uso.
  • Fate raffreddare per bene l’acqua del tè prima di inserirvi lo SCOBY
  • Aprite la bottiglia con delicatezza e cautela perché potrebbe letteralmente esplodere, al termine della fermentazione
  • Maggiore è la quantità di zucchero e più la bevanda assumerà un gusto d’aceto
  • Lo SCOBY tende ad aumentare di spessore ol passare del tempo. Smuovetelo facendolo girare spesso, ed utilizzatene gli strati più giovani
  • Controllate spesso lo SCOBY. Se comincia ad emanare un cattivo odore o assumere colorazioni e texture strane, potrebbe essere malato o contaminato. Gettatelo e ricominciate con un nuovo SCOBY

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Ultimo aggiornamento il 28 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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