Orto e giardino

Come fare il prato e mantenerlo sempre rigoglioso

Scoprite come fare il prato e mantenerlo curato sia semplice senza dover ricorrere a prodotti di sintesi ma usando solo tanta manualità e lotta biologica.

Come fare il prato e mantenerlo sempre rigoglioso

Un bel tappeto erboso ben curato e in salute rappresenta una grande attrattiva per un giardino, mettendo a disposizione uno spazio arioso per momenti di relax o svago e conferendogli uniformità, ecco perché sapere come fare il prato e curarlo nel modo migliore e senza dover ricorrere a prodotti chimici diventa importante.

Quale prato scegliere

Per decidere quali semi utilizzare sappiate che esistono varietà differenti a seconda dell’effetto finale che si vuole raggiungere, del clima e dell’esposizione del vostro terreno, e dell’utilizzo che si farà del prato.

Chi sceglie un prato ornamentale di alta qualità ricerca la massima uniformità e un aspetto perfetto. Pur essendo resistente all’usura, richiede molte cure. Qualora pensiate a un uso intenso dell’erba optate per un prato generico, che contiene imperfezioni ma mantiene comunque un bell’aspetto, richiedendo minor impegno per la manutenzione. Le aree sportive necessitano invece di una manto erboso molto resistente e di un’erba tagliata corta.

Si vi piace più il giardino selvatico, ricco di fiori e con l’erba non falciata, magari accanto ad un frutteto, sappiate che è non è però pratico come prato multiuso, richiede comunque poche cure a si adatta bene per un pendio o vicino all’argine di un ruscello.

Per separare varie aree e migliorare l’aspetto visivo con un contrasto di tessitura, si può anche giocare sull’utilizzo di differenti tipi di erba in varie parti del giardino, mescolando erba lunga e corta per una scelta estetica che darà ottimi risultati.

Quindi, prima di scegliere i semi o le zolle, valutate l’importanza dell’aspetto del prato, la resistenza e le cure necessarie.

Nei prati di alta qualità si devono mescolare specie di erba che creino una tessitura e dei colori attraenti e uniformi: risultano ottime le combinazioni di agrostide con festuca dalle foglie sottili, oppure le varietà di gramigna con erbe zoysia.

Come fare il prato e mantenerlo sempre rigoglioso
Come fare il prato e mantenerlo sempre rigoglioso

Nei prati multiuso è bene fare un mix di erbe resistenti che forniscano una superficie regolare e attraente, che però prive però della tessitura perfetta e dei colori di prati di alta qualità:  un’ottima combinazione è quella tra loglio perenne e festuca rossa (o in alternativa fienarola dei prati o cappellini delle praterie), oppure un varietà come stenotaphrum secundatum, dalla tessitura fine e per prati che richiedono poche cure, il paspalum notatum, l’assonopo o l’erba centipede.

Che idea! Ecco il divano fatto d’erba da costruire da soli!

Qualora invece vogliate manti erbosi fioriti è meglio utilizzare erbe native della zona, che possono svilupparsi meglio e forniscono un quadro d’insieme più armonico e meno artificiale. Valutate bene il clima, il tipo di suolo e la sua umidità per la scelta delle specie seminate. In genere si ricorre quasi esclusivamente ad agrostidi e festuche, ma all’inizio si parte anche con il loglio italico per coprire il terreno.

La posizione e il clima del prato

Il prato preferisce il sole, per crescere bene l’erba richiede infatti una buona esposizione, un terreno ben drenato e ricco di nutrienti e una regolare umidità.

Se avete zone d’ombra ed esposizione a nord pensate ad una qualità resistente all’ombra oppure ad un misto di semi adatto alle zone ombrose.

I miscugli resistenti all’ombra possono includere festuche e agrostidi come la festuca rossa, festuca ovina e cappellini delle praterie. Se poi il prato deve circondare un albero ricordate di lasciare un’area corrispondente all’ampiezza della chioma priva di erba, perché quest’ultima non può competere con l’arbusto in questione per nutrimento e umidità.

Altro fattore da valutare è il clima. Infatti ci sono varietà microterme adatte ad un clima temperato fino a 15-24° e varietà macroterme che si adattano ai temperature tropicali o sub-tropicali fino ai 26-35°.

Come fare il prato

Eccoci dunque alla preparazione del terreno, l’operazione che costituisce il vero segreto per la perfetta realizzazione di un nuovo tappeto erboso. Ci sono vari passaggi per partire con il piee giusto!

  • Ripulire. Dopo aver pulito il sito togliendo di mezzo pietrisco, sassi, ghiaia e piante residue, provvedete a sradicare le malerbe, eliminando ogni infestante perenne con rizomi sotterranei o fittoni profondi (ad esempio ortica, tarassaco, romice comune…). Il soprassuolo ideale per un prato è uno strato ben drenato e sabbioso profondo 20-30 cm, posto sopra un sottosuolo ben strutturato e drenante. Se il suolo è molto ricco di sabbia, aggiungete senza eccedere qualche sostanza decomposta organica per migliorare il trattenimento dell’acqua e delle sostanze nutritive.
  • Dissodare. Dopo aver pulito, dissodate tutta l’area e rastrellate bene per ottenere una sottile aratura e render più facile il successivo livellamento.
  • Drenare. Inutile per i prati posti su terreni già drenanti o in aree con poche precipitazioni, negli altri casi il drenaggio è fondamentale, per cui installate subito un sistema efficace per evitare problemi successivi. La soluzione migliore consiste in una fila di tubi in una fossa riempita di ghiaia. La loro profondità e distanza varia in base al sito, al tipo di suolo e alle precipitazioni.
  • Acidità terreno. La maggior parte delle erbe cresce piuttosto bene in terreni con pH compresi tra 5,5 e 7. Per festuche sottili e agrostidi i valori ottimali sono 5,5-6,5, mentre loglio e fienarola prediligono un pH oscillante tra il  6 e il 7. Se il suolo è molto acido scavate o coltivate della calce nel suolo e lasciate riposare il sito per un mese, prima di concimare.
  • Livellare. Anche se il giardino presenta una lieve ondulazione, riempite le buche e consolidate il terreno pressando col dorso di un rastrello o calpestandolo. Nei casi più difformi, è necessario livellare con dei pioli. Segnate sui pioli una tacca alla stessa distanza dalla punta e inseriteli nell’area creando delle file distanti circa un metro una dall’altra; con una livella controllate che siano tutti alla stessa altezza, quindi rastrellate il suolo fino alla cima dei segni, aggiungendo del terreno affinché sia tutto alla stessa altezza. Togliete i pioli.
  • Consolidare. Le ultime operazioni sono il consolidamento della superficie, che si fa calpestando o rastrellando il terreno, e rimuovendo le ulteriori piante infestanti dopo 3-4 settimane in cui il terreno è stato lasciato a riposo.
  • Concimare. Versare un composto organico granulare ben bilanciato (ad esempio pollina pellettizzata) e rastrellare, per poi lasciar riposare il terreno per qualche giorno prima di seminare.
Come fare il prato
Come fare il prato: un giardino meraviglioso

Come seminare il prato

Il metodo più economico per impiantare un tappeto erboso è proprio la semina, anche se deve passare almeno un anno prima che il prato riesca a sopportare un uso intenso. Richiede tempi ancora più lunghi e maggiori costi il metodo della propagazione.                                                                                             

La migliore stagione per la semina è il primo autunno, perché  in condizioni caldo-umide i semi possono germinare e installarsi rapidamente. L’erba coltivata in primavera può dare buoni risultati ma ci riempie di erbe infestanti, visto il suolo più freddo. In estate potete seminare qualora vi sia la possibilità di irrigare, ricordando però che le giovani piantine soffrono il caldo e potrebbero appassire o morire.

Prima di procedere con l’operazione calcolate la quantità di semi che vi serve, moltiplicando la grandezza dell’area da seminare in metri quadrati per il rapporto di semina consigliato (numero di semi per metro quadrato) presente sulla confezione.

La semina può essere effettuata a mano o a macchina. Per la prima marcate il sito in piccole aree uguali usando corde, canne o pioli, quindi pesate i semi per una singola area e iniziate a lavorare da questa,  spargendoli metà in una direzione e l’altra metà in senso perpendicolare alla prima. Procedete poi allo stesso modo nelle altre aree per completare l’operazione.

La semina a macchina, più precisa e veloce, rappresenta la modalità migliore in caso di aree più ampie. Dopo aver misurato la giusta quantità di semi, dividetela in due parti uguali e quindi distribuite una prima metà di semi in una direzione e l’altra ad angolo retto. Per ottenere limiti definiti stendete teli di plastica o tela da sacco lungo i bordi, prima di passarci sopra proprio con la macchina. In seguito alla semina, rastrellate delicatamente la superficie e irrigate con un irrigatore a pioggia.

Come fare il prato: la semina
Come fare il prato: la semina

Per la germinazione occorreranno 1-2 settimane e ricordatevi di proteggere il campo dagli uccelli coprendo con una rete e bagnando regolarmente nel corso della stagione secca.

Quando l’erba ha raggiunto un’altezza di circa 5 cm, tagliatela ad un’altezza di 2,5 cm con una falciatrice. Quindi rastrellate con cura ed eliminate l’eccesso d’erba. Durante la primavera successiva abbassate gradualmente il taglio fino a raggiungere l’altezza desiderata, che dipende dal tipo di erba utilizzata. Ricordate di usare il meno possibile il prato durante la prima stagione di crescita piena, poiché l’erba giovane è particolarmente esposta ai danni del calpestio.

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Come curare il prato

Le cure sono fondamentali per mantenere in salute un tappeto erboso stabilizzato. Ci sono operazioni continuative da fare durante tutto l’anno e attività specifiche che in genere si concentrano nel periodo autunnale e primaverile.

La manutenzione periodica prevede:

  • Taglio: una falciatura regolare permette di creare un manto denso con finitura uniforme, più frequente durante il periodo estivo caldo-umido, mentre in caso di siccità è meglio non tagliare o regolare il  trattorino tagliaerba o la falciatrice manuale per un taglio più alto. La falciatura deve essere ritardata anche in periodi molto umidi o di gelo per evitare di danneggiare il macchinario.
  • Frequenza e altezza del taglio: sono legati a vari fattori: il tipo di erbe, l’utilizzo del prato e il periodo dell’anno. Una regola sempre buona da seguire è quella di eliminare non più di un terzo della crescita delle foglie per volta. I prati di alta qualità possono essere tagliati bassi fino anche a 0,5 cm e necessitano di tagli continui per la cura del loro aspetto. Quelli di uso comune possono invece esser lasciati crescere di più, al fine anche di proteggere la superficie da un’usura più intensa. Ricordate inoltre che non è necessario falciare tutte le aree alla stessa altezza, perché due o tre altezze per aree verdi diverse variano la tessitura e aumentano l’attrattiva del giardino.
  • Rifilatura dei bordi: aiutarsi con forbici da erba dal manico lungo
    o una macchina tagliabordi, mentre durante l’autunno e l’inverno provvedete a rastrellare le foglie cadute sul prato.

Come fare il prato: falciare il prato

  • Concimazione. Questa è un’operazione fondamentale, che fornisce elementi nutritivi per la crescita (azoto, fosforo e potassio). Sono disponibili diversi fertilizzanti organici. La quantità richiesta dipende dalla velocità di drenaggio dell’acqua, dalla disponibilità idrica del prato, dalla rimozione o meno dei residui di tosatura e dal tipo di erba coltivata. I suoli pesanti e argillosi, poco irrigati, necessitano solo di una concimazione leggera, al contrario quelli leggeri e sabbiosi, ben irrigati, richiedono una maggior quantità di fertilizzante, perché più soggetti alla perdita di elementi nutritivi per dissoluzione.

Per la maggior parte dei prati sono sufficienti due applicazioni di concime l’anno (una primaverile-estiva e una autunno-invernale). Preferite un fertilizzante contenente un miscuglio di azoto sia a lento che a rapido rilascio, che aiuta il prato a inverdirsi in due o tre giorni e a rimanere verde per diverse settimane. In autunno può essere utile anche il ferro, che mantiene l’erba verde senza stimolarne la crescita.

Come fare il prato: l'innaffiatura

 

  • Arieggiamento: per ridurre la compattazione del suoloe favorire l’attecchimento delle zolle e la crescita di radici profonde.
  • Controllo erbe infestanti, muschi, parassiti e malattie: da fare almeno una volta l’anno. Contro le erbe infestanti si può ricorrere a prodotti organici combinati “diserbanti e fertilizzanti”, che concimano e al contempo contrastano muschi e malerbe a foglia larga. Bisogna ritagliare ogni bordo diventato poco uniforme e seghettato, oltre a riparare i pezzi danneggiati risistemando le zolle o riseminando: utilizzate un tagliabordi aiutandovi con il bordo di una tavola di legno, lungo l’area danneggiata e poi togliete la zolla con una vanga. Rastrellate la zona e applicate un concime granulare o liquido. Calpestate con cura il suolo per consolidarlo per stabilizzare la superficie e posate una nuova zolla, tagliandola per adattarla alla nuova posizione. Infine controllate che la zolla sia omogenea al resto del tappeto erboso, pressatela e annaffiate bene.

Il prato inglese a rotoli

La semina del prato è un’operazione complessa e dagli esiti non sempre prevedibili, poiché richiede una manutenzione continua e la buona riuscita è legata a una serie di fattori quali l’umidità del terreno, gli agenti atmosferici, le condizioni climatiche. L’alternativa più semplice e valida consiste nel ricorso al prato a rotoli detto anche a zolle, che sebbene sia costoso garantisce un effetto visivo immediato e permette di utilizzare il tappeto erboso in tempi brevissimi. Si tratta di un prato di vera erba coltivato già da 18 mesi da aziende qualificate e quindi venduto già maturo, dopo esser stato tagliato a sezioni con pochi centimetri di terreno sottostante e arrotolato per la consegna.

Le zolle di prato all’inglese, vendute a rotoli, sono le più costose e vanno acquistate sempre presso aziende qualificate o buoni centri di giardinaggio e, prima di stenderle, controllate che non ci siano infestanti, parassiti o malattie, né un’eccessiva quantità di feltro. Le zolle di campo sono coltivate per scopi agricoli e molto più economiche. A tessitura meno fine, possono contenere erbe agricole grossolane e vigorose, unite a infestanti a foglia larga come le margherite. Di varia qualità, i prati creati con zolle di campo hanno bisogno di frequenti falciature ma sono adatti per un uso comune e per le famiglie. Le zolle palustri sono invece costituite da festuche e agrostidi sottili e possono contenere uno strato limaccioso, che riduce il drenaggio del prato e la sua resistenza al calpestio.

Come fare il prato: il prato pronto in tappeti
Come fare il prato: il prato pronto in rotoli

Disponibili in varie misure e forme (quelle ad alta qualità sono spesso in rotoli larghi 40 cm e lunghi oltre due metri), le zolle dovrebbero esser posate lo stesso giorno in cui si comprano: in caso di ritardo, distendetele su una superficie pavimentata o su fogli di plastica in una zona leggermente ombreggiata e mantenetele ben idratate.

La posa può avvenire in ogni periodo dell’anno ma non in presenza di temperature particolarmente rigide. Se il terreno è stato preparato bene, la procedura è piuttosto semplice: su suolo umido ma non bagnato posate la prima fila lungo un bordo diritto, quindi procedete allo stesso modo con le altre, che saranno posizionate sempre in modo parallelo rispetto alle precedenti. Pressate ogni zolla col dorso di un rastrello e assicuratevi che non ci siano bolle d’aria. In seguito livellate bene con un rullo e provvedete ad applicare un leggero concime di copertura setacciato e sabbioso, spazzolando bene per riempire ogni spazio. Infine, qualora non fosse prevista pioggia, annaffiate bene le zolle e tenetele umide fino a quando non hanno attecchito.

Una manutenzione importante per il prato a zolle è quella di rimuovere il feltro in eccesso, ossia il materiale organico che riduce l’evaporazione e protegge il terreno dal calpestio, che quando però è troppo impedisce all’acqua di raggiungere il suolo sottostante, interferendo col drenaggio. L’operazione va fatta rastrellando bene il prato permettendo all’aria di entrare.

I prezzi del prato

Il prato pronto a rotoli è più costoso di quello da semina ma garantisce migliori risultati e una disponibilità immediata. A seconda delle varie tipologie e del quantitativo richiesto i prezzi oscillano da 5 a 10 euro al mq, ma un pronto inglese di qualità e altamente decorativo può arrivare a costare anche oltre 20 euro al metro quadro. In genere la maggior parte delle aziende produttrici propongono prezzi variabili a seconda della superficie da rivestire. Prima dell’acquisto chiedete sempre dei preventivi per effettuare comparazioni e trovare l’offerta più conveniente.

Nonostante il sempre maggior successo del tappeto erboso a rotoli, il prato da semina è ancora quello più utilizzato dagli appassionati di giardinaggio. Puntate sempre su semi certificati e di qualità che possono dare vita a un manto sano, durevole e di buon impatto visivo. Diffidate invece da semi di provenienza sconosciuta, ricchi di impurità, mal conservati e venduti a prezzi troppo bassi. Generalmente i miscugli di semi possono essere acquistati in confezioni da 1 o 5 Kg. Il prezzo medio per quella da 1 Kg, che consente di seminare 25 mq di terreno, è di 10-20 euro. Per risparmiare conviene acquistare le confezioni da 5 Kg che costano mediamente più di 30 euro e coprono una superficie di 200 mq. Naturalmente i prezzi variano in base alla qualità.

Pronti per il vostro prato?

Ultimo aggiornamento il 29 Giugno 2023 da Rossella Vignoli

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