Come fare un orto in giardino: idee e consigli per la coltivazione di ortaggi
La nostra guida pratica e suggerimenti
Eccovi anche la nostra guida con tutti i suggerimenti su come fare un orto in giardino. Per iniziare nel migliore dei modi ecco i nostri consigli per avere uno splendido orto nel vostro verde domestico. Vediamoli insieme.
Sommario
- Perché è importante fare un orto in giardino
- Scegliere lo spazio per fare un orto in giardino
- Preparare il terreno per fare un orto in giardino
- Nutrire il terreno prima di fare l’orto: il fertilizzante
- Quali piante per fare un orto in giardino
- Quali attrezzi e materiali indispensabili per l’orto in giardino
- Quale impianto di irrigazione per un orto in giardino
- Quali lavori fare nell’orto mese per mese
- Quali antiparassitari per un piccolo orto
Perché è importante fare un orto in giardino
Diventare ‘giardiniere metropolitano’ e creare un orto nel proprio giardino è un’attività che può riservare grandi soddisfazioni ma che richiede anche impegno e dedizione.
I suoi benefici sono evidenti:
- avrete un angolo che abbellisce il giardino con una macchia di colori e piante differenti
- lavorare in un orto aiuta a ridurre lo stress
- ottenere frutti dal proprio lavoro dà soddisfazioni
- il lavoro fisico del coltivare è fonte di benessere mentale ed è una forma di allenamento per il corpo
- avrete un controllo sui prodotti che si portano in tavola, senza pesticidi e fertilizzanti chimici, perché coltivate le verdure che poi consumate
- darete prova di grande motivazione e dedizione: un orto ha bisogno di molto tempo, entusiasmo e passione, crearlo è un vero e proprio progetto che va pianificato con cura
Non è necessario pensare ‘in grande’ ma iniziare a piccoli passi, meglio ancora se riuscite a coinvolgere anche qualche amico o vicino di casa, che abbia questa passione per condividere il lavoro ed i suoi risultati.
Scegliere lo spazio per fare un orto in giardino
La gestione dello spazio è uno degli aspetti cruciali dell’attività. Come regola empirica possiamo assumere che con circa 10 mq si soddisfa il fabbisogno di verdure di 1 persona, ad esempio se avete una famiglia da 3 persone, dovete arrivare ad una superficie di circa 30 mq del vostro giardino per l’orto.
Pensare inoltre a come utilizzare il terreno, renderlo accessibile e stabilire delle regole precise che ne regolamentino l’utilizzo e la fruizione è il modo più corretto per evitare imprevisti e disguidi di varia natura. Se avete dei collaboratori ed amici, ogni decisione deve essere presa insieme in maniera democratica e condivisa.
Preparare il terreno per fare un orto in giardino
Il più delle volte, l’orto viene realizzato in un’area dove c’è già molta erba, che deve essere eliminata.
In questo caso, il primo lavoro è di estirparla e rivoltare il terreno. Utilizzate una grelinette per dissodare il terreno: penetrerà più facilmente di una vanga, ed i suoi lunghi denti rompono in maniera efficace le zolle.
In caso di terreno morbido, bisogna vangare le zolle più grandi e lasciarle così, con le radici delle piante precedenti esposte all’aria e al sole, per farle seccare e morire. Quindi, passate a raccogliere le zolle, e scuotetele per rimuovere l’erba.
Nei terreni argillosi, con il terreno che forma blocchi molto compatti, dovete rimuovete le radici via via che procedete e lasciarle asciugare in un cumulo o mettetele poi nel compost.
Questo passaggio di dissodare il terreno per prepararlo alla coltura è fondamentale, l’obiettivo è ottenere un terreno sciolto ed elastico in cui le radici non abbiano problemi ad affondare. Quindi dedicategli tutto il tempo necessario per diserbare bene. Può essere una buona idea farlo in più fasi, perché è un lavoro faticoso, anche se le dimensioni dell’orto sono molto contenute.
L’ideale sarebbe vangare 2 volte prima di seminare e piantare, ma è possibile piantare ortaggi abbastanza facili da coltivare (pomodori, zucchine), con una buona pacciamatura per limitare le erbacce, dopo una sola vangatura.
Nutrire il terreno prima di fare l’orto: il fertilizzante
Una pianta può crescere solo in un terreno vivo, quindi è importante che sia fertile. Per renderlo tale deve essere nutrito prima di seminare.
Nutrire il terreno è il ruolo del compost, che è un fertilizzante organico derivato da una miscela di materia vegetale decomposta. Può essere acquistato o preparato da soli con gli scarti del giardino e della cucina con il compostaggio a caldo.
Si deve aggiungere al terreno prima dell’impianto delle colture, nell’autunno precedente o poco prima della semina, a seconda della situazione.
Comprendere il clima e le stagioni
Un altro elemento importante per fare un orto è determinare la sua esposizione e le condizioni climatiche in cui si trova. Queste ultime aiutano a capire se si verificheranno eventualità come gelate invernali, gradinate in primavera, siccità in estate, freddi prematuri in autunno.
Bisogna munirsi di una pianta climatica per studiare il clima e le temperature a cui il vostro orto sarà soggetto durante l’anno. In base a queste informazioni potrete stabilire quali ortaggi possono essere coltivati e pianificare degli interventi per limitare l’effetto di eventi atmosferici tipici della vostra zona climatica, per esempio mini-serra per tenere al caldo, pacciamatura e teli TNT per proteggere dal gelo notturno, reti anti-grandine, teli ombreggianti per proteggere dal sole o piantare siepi frangi-vento…
Per capire in quale fascia climatica si trova il vostro giardino e l’orto, potete munirvi della classificazione in zone USDA, cioè zone di rusticità, oppure utilizzare la cartina del sistema Köppen.
- Sistema Köppen: suddivide l’Italia in 5 fasce climatiche, chiamate come la varietà di alberi più diffusa in quella fascia: Picetum (conifere), Fagetum (faggi), Castanetum (castagni e sottobosco), Lauretum caldo (agrumi) e Lauretum freddo (olivi). La maggior parte del territorio (soprattutto quello posto tra gli 800 e i 1500 m) è definito Fagetum.
- Zone di rusticità del USDA, nasce dal Dipartimento dell’Agricoltura USA e divide il territorio in zone di rusticità per fornire delle linee guida sulla scelta delle coltivazioni. Non tiene però conto di fattori importanti come le medie stagionali, l’umidità dell’aria, le precipitazioni, i venti. In Italia il Sud gode di minime più alte (USDA 9-10), mentre il Nord ha un microclima temperato solo nella zona dei laghi o nel litorale ligure (USDA 5-6) ed uno continentale nelle zone del nord, che lascia il posto al clima alpino dell’arco alpino.
Altro elemento importante sono le previsioni del tempo. Se l’inizio delle colture, in primavera, è legato soprattutto al controllo delle temperature dell’aria e del suolo, per poter seminare o proteggerlo correttamente, l’altro elemento da prendere in considerazione è la pioggia, che condiziona il suolo e la germinazione. Le previsioni sulle precipitazioni sono fondamentali per decidere quanto irrigare, per evitare stress idrici o infezioni fungine.
Può essere utile integrare le previsioni consultate sul web con una piccola stazione meteo impiantata presso il vostro orto, da accompagnare ad un diario delle condiioni climatiche degli anni precedenti, dove segnare l’andamento delle temperature, della pioggia, le medie stagionali, le temperature e l’umidità, oltre alle date di semina, di crescita e di raccolto.
Quali piante per fare un orto in giardino
Prediligete specie autoctone, che rispettino la vegetazione della zona dove abitate. Questo vi assicurerà una percentuale di successo maggiore nel medio-lungo periodo poiché le piante cresceranno più facilmente nel loro ambiente naturale.
Fate una scelta in base alla fascia climatica e al tipo di temperature e precipitazioni abituali della vostra zona, oltre che alla facilità di coltivazione. Inoltre, le più comuni sono poi quelle che danno maggiori soddisfazioni anche per consumarle.
Infine, selezionate le varietà in base ai periodi di semina e raccolto, scaglionando bene i lavori, per non ritrovarvi a mettere a dimora tutte le nuove piantine assieme, o ad un tempo di raccolto concentrato in una manciata di settimane. Per garantirvi invece una produzione lungo tutto l’arco dell’anno, sappiate che esistono numerose varietà di verdure primaverili e di verdure estive ma altrettante varietà di verdure autunnali e perfino di verdure invernali.
Tutti hanno provato a coltivare pomodori oppure carote nell’orto oppure insalata, perfetti da portare in tavola, ma per chi è più pratico potrebbe interessare provare con verdure meno comuni, oppure legumi e radii particolari, coltivare lo zenzero ma anche coltivare gli asparagi può essere interessante.
Fare il progetto dell’orto
A questo punto sarete pronti per eseguire un primo progetto del vostro orticello, che tenga conto dell’esposizione ottimale nei vari momenti della giornata. I
ll consiglio principale è di orientare i filari delle piantine in direzione nord-sud, per evitare che una volta cresciute, si ombreggino tra loro.
Poi, devono essere decise le distanze tra le fila e tra le piante, in base al tipo di ortaggio che si vuole seminare.
Una tabella di questo tipo permette di avere sott’occhio le principali distanze da tenere tra le piante per la semina, e tra le fila, quando le piante sono cresciute, entrambe le informazioni sono necessarie in fase di progettazione.
Ortaggio | Distanza tra le piante | Distanza tra le file |
---|---|---|
Pomodoro | 40-60 cm | 90-120 cm |
Lattuga | 25-30 cm | 30-40 cm |
Zucchine | 60-90 cm | 120-150 cm |
Cetriolo | 40-60 cm | 100-150 cm |
Fagioli | 8-15 cm | 40-50 cm |
Cavolo | 40-60 cm | 60-75 cm |
Peperoncino | 30-40 cm | 50-60 cm |
Carota | 5-10 cm | 25-30 cm |
Quali attrezzi e materiali indispensabili per l’orto in giardino
Ci sono degli attrezzi imprescindibili per lavorare il terreno, qualunque sia la grandezza dell’orto. Ecco l’elenco dei più comuni, che si adattano alle varie esigenze e sono perfetti per un terreno di piccole dimensioni, quindi tutti manuali.
- Vanga. Ha un manico con una lama piatta e affilata in acciaio, particolarmente utile per penetrare nel terreno. A seconda del modello, è dotata di poggiapiedi e di un manico a forma di T per facilitare la penetrazione nel terreno e il rivoltamento della terra. Nell’orto, è uno strumento indispensabile per scavare le buche di impianto e per preparare, rivoltare e alleggerire gli strati di terreno. È sufficiente premere la vanga nel terreno con il suo peso, quindi far oscillare il manico all’indietro per sollevare le zolle e rivoltarle. Grazie ai suoi bordi affilati, può essere utilizzata per sminuzzare in profondità le zolle in terreni leggeri e non sassosi e su piccole superfici. Il bordo affilato è utile per tagliare le radici o sradicare alcune piante e ortaggi a radice come porri, patate, carote e rape. Si usa anche per interrare fertilizzanti e altre sostanze necessarie per la corretta crescita degli ortaggi (compost ben decomposto, concime organico, letame di cavallo…)
- Forcone da scavo. È uno strumento complementare alla vanga. Costituito da 3 o 4 rebbi dritti e appuntiti, è indispensabile per arieggiare, decompattare, allentare e sminuzzare il terreno fino ad una buona profondità, senza rovesciare diversi strati, ma semplicemente frantumandolo con la penetrazione dei rebbi. Meno invasiva della vanga, permette di lavorare il terreno senza disturbare la vita microbica, senza tagliare i lombrichi e senza danneggiare le radici delle piante che già crescono nelle vicinanze. Può essere utilizzata anche per rimuovere sassi ed erbacce dal terreno e per estirpare alcuni tuberi come porri, patate, carote e rape. Mentre la vanga si usa su terreni leggeri, la forca-vanga è molto più adatta a lavorare su terreni argillosi, pesanti, compatti o sassosi.
- Zappa. Si usa per areare il terreno una seconda volta, dopo aver vangato o rivoltato. La zappatura è l’azione di rompere la crosta superficiale che si forma dopo la pioggia o l’irrigazione. Costituito da un manico corto o lungo e da una lama affilata posta ad angolo acuto rispetto al manico, questo strumento aiuta ad arieggiare e ad alleggerire il terreno, facilitando la penetrazione dell’acqua e dell’aria fino alla base delle piante. La zappatura riduce la necessità di annaffiare il terreno. Può essere usata anche per estirpare le erbacce, cioè per tagliarle con un colpo secco tra le file di ortaggi. Questo strumento viene utilizzato anche per rincalzare le piantine, portando un po’ di terra al colletto degli ortaggi per proteggerli.
- Rastrello. È uno strumento essenziale per preparare il terreno prima della semina o della piantagione. La sua testa dritta a forma di forca, dotata di tre o quattro denti appuntiti e ricurvi, arieggia il terreno e lo rende più sciolto. Un’azione ad artiglio che rompe le zolle, affina la grana del terreno e livella il terreno dopo lo scavo, prima della semina o della piantagione. Originariamente era stato progettato per spargere compost o letame nei campi, quindi è ideale per interrare ammendanti nell’orto. È utile anche per scavare le patate.
- Grelinette. Dietro questo curioso nome si nasconde una bio-forchetta inventata da un certo signor Grelin nel 1963. Ha due manici che terminano in una testa larga con 3, 4 o 5 denti d’acciaio affilati. Questo attrezzo è utilizzato per allentare il terreno fino a una profondità di circa 20 cm, semplicemente rompendolo quando i denti penetrano nel terreno. È molto apprezzato dai giardinieri che vogliono adottare un approccio di giardinaggio biologico e sostenibile, perché a differenza della vanga, questa arieggia il terreno senza rivoltarlo e quindi senza alterare l’equilibrio biologico. È un attrezzo ergonomico ed ecologico, perché non disturba la vita microbica del terreno e non taglia i lombrichi, che sono molto utili nell’orto. Ci vuole un po’ di pratica per abituarsi: si lavora all’indietro, appoggiandosi alla pedana per spingere la testa dello strumento nel terreno e tirando semplicemente le maniglie verso di sé, facendo leva. Permette di lavorare in piedi, limitando lo sforzo fisico e proteggendo la schiena, e di preparare il terreno dell’orto in modo più rapido e semplice. Può essere utilizzata su terreni sciolti e leggeri o su terreni compatti e argillosi. È progettata per preparare il terreno prima della semina o della piantagione. Scioglie, allenta e sminuzza il terreno. Può essere utilizzata anche per estirpare le erbacce radicate in profondità.
- Zappino. Uno strumento essenziale, grazie alla sua versatilità. È disponibile in diversi modelli: con lama a punta a cuore, piatta e rettangolare, con denti a punta o piatti, a doppia paletta, con manico lungo o corto. La sua testa è sempre dotata di due ferri diversi, in modo da poter essere utilizzata in diverse combinazioni. Doppia testa significa doppio uso. Potete scegliere l’accoppiamento più adatto alle vostre esigenze, ma la combinazione di punta e denti, è senza dubbio la più versatile. Si usa per diserbare, scavare piccole buche, zappare o imburrare. La lingua o la punta si usa principalmente per creare solchi per la semina o per arieggiare e scompattare il terreno in superficie. L’artiglio serve per raschiare il terreno intorno agli ortaggi e per estirpare le radici delle erbe infestanti tra le file. La cazzuola è facile da intrufolare intorno alle colture orticole, senza danneggiare le radici delle piante già ben radicate.
- Seminatore. Esistono sia semplici che specifiche a seconda della pianta. Si tratta di un piccolo strumento manuale con manico corto con una punta, realizzato in legno duro, acciaio o materiali compositi. Può essere utilizzato per scavare rapidamente nel terreno buche di larghezza e profondità variabili per le giovani piante di ortaggi, per i semi di grandi dimensioni come quelli di zucca o di melone, o per creare solchi per la semina in terreni leggeri. Può anche essere utilizzato per trapiantare piccole piantine da semenzai di ortaggi.
- Trapiantatore. Assomiglia a una piccola pala, più o meno larga e affilata, di forma conica e appuntita. Sono disponibili in tutte le dimensioni, con manico corto o lungo. I modelli a pala stretta sono più adatti alla semina in terreni argillosi. Questo strumento si usa in terreni già ben preparati e poco compatti. È prezioso per scavare le buche di impianto e posizionare con precisione le piante senza disturbare le altre piante già insediate. Può anche essere utilizzato per interrare il fertilizzante nelle buche di impianto.
Quale impianto di irrigazione per un orto in giardino
Altro elemento fondamentale è l’accesso all’acqua. Si deve prevedere un punto idrico per l’impianto d’irrigazione.
Altrettanto importante è la regolazione della quantità e dei tempi ottimali per garantire l’innaffiamento corretto per le piante. Questo deve prendere in considerazione variabili stagionali, varietà di ortaggi più o meno ‘affamati’ d’acqua e la fascia climatica in cui siete, per stabilire anche se la siccità è un evento che si potrà verificare più o meno spesso.
Per capirci, l’irrigazione deve variare in base alla stagione, ed al tipo di ortaggio che state coltivando ed al clima., per questo una zona piovosa in certi periodi dell’anno non deve avere irrigazioni automatiche, ma solo manuali. Si deve pianificare anche la possibilità di affrontare eventuali periodi con scarsa o nessuna pioggia, anche fuori stagione.
Quali lavori fare nell’orto mese per mese
Ci sono da fare dei lavori dell’orto mese per mese. È dunque essenziale conoscere il calendario ed il lunario agricolo, per sapere quando preparare il terreno, seminare, mettere a dimora, coltivare e raccogliere, e infine, smuovere il terreno per nuove coltivazioni.
Solo così vi godrete la riuscita del vostro progetto.
Quali antiparassitari per un piccolo orto
Una volta che il vostro orto in giardino è entrato a regime, dovrete preoccuparvi di proteggerlo dai nemici.
I nemici del vostro orto saranno infatti molti di più di quanti vi possiate immaginare, eccovi alcuni utili consigli per cercare di limitarne l’effetto.
Attenzione: ovviamente non tutti gli insetti sono nemici del vostro orto, anzi la maggior parte ne sarà amica ed eccovi la nostra guida su come come attirare gli insetti ‘amici’ delle piante.
Applicare la rotazione delle colture
La rotazione delle colture nell’orto richiede un po’ di organizzazione: scegliere le piante, alternarle… Cominciamo passo dopo passo.
- Scegliete le piante da coltivare. La scelta determina il raccolto dei mesi successivi. Che preferiate seminare o trapiantare, dovete fare la vostra scelta prima di piantare per la prima volta.Dovreste anche pensare a piante che forniscano nutrimento alle colture. Alcune piante arricchiscono il terreno, per esempio di azoto, ed esistono anche consociazioni benefiche tra le piante.
- Determinate i gruppi di piante. Bisogna ora suddividere le piante scelte in gruppi. Ogni gruppo dovrebbe comprendere piante con le stesse caratteristiche: il tipo di pianta, il suo fabbisogno nutritivo, la sua suscettibilità a malattie e parassiti e la sua facilità di invasione da parte delle erbacce. Bisogna alternare gruppi di piante con caratteristiche diverse nello stesso appezzamento.
- Elaborate un piano di rotazione. Una volta stabiliti i gruppi, si procede alla stesura della pianta. Le piante vengono posizionate in relazione l’una all’altra. Ogni gruppo occupa un appezzamento. Di anno in anno, il gruppo di un appezzamento si sposta in quello del vicino. Dopo diversi anni, le colture tornano al loro appezzamento originario. In questo modo è possibile variare i tipi di piante all’interno dello stesso appezzamento.
- Piantate e alternate. Ora si può iniziare a concimare gli appezzamenti in base ai gruppi e alle loro esigenze. Non resta che piantare e mantenere le colture in base alle loro esigenze. E seguire il vostro piano di coltivazione.
Che si tratti di un orto disposto su file o di uno a quadrati, la rotazione delle colture deve seguire regole precise. Il ciclo di rotazione dipende da ciò che si coltiva. L’ideale sarebbe ripiantare lo stesso tipo di ortaggio nello stesso posto solo ogni 3-6 anni.
La rotazione richiede un po’ di organizzazione, pr cui è bene pianificare prima di piantare qualcosa. È l’unico modo per ottenere un terreno equilibrato e ben strutturato ed evitare l’uso di pesticidi.
A questo punto non resta che indossare i guanti, armarsi di zappa e palette e mettersi al lavoro!
La consociazione tra verdure: quali ortaggi vanno assieme
La consociazione tra ortaggi è fondamentale per chi vuole seguire un tipo di orto il più possibile biologico ed è la base della permacultura.
Questa tecnica antica si basa sull’osservazione che alcuni ortaggi amano stare in prossimità di altri, mentre non vanno d’accordo con certi. Per un orto produttivo, la combinazione gli ortaggi permette di sfruttate al massimo la loro interazione.
Esistono due tipi principali di associazione:
- Consociazione allelopatica: quando le piante crescono, possono avere un effetto positivo o negativo sui loro vicini. Possiamo quindi sfruttare questo fenomeno per migliorare il raccolti.
- Consociazione nel tempo e nello spazio: non tutte le piante crescono alla stessa velocità o occupano la stessa quantità di spazio nel terreno o in superficie. Scegliendo con cura le varietà da accostare, si può trarre vantaggio dalla loro prossimità.
Potrebbe aiutarvi questa semplice tabella che mostra come associare gli ortaggi più comuni.
Ortaggio | Consociazioni consigliate CON ALTRI ORTAGGO E FRUTTA |
---|---|
Pomodoro | Basilico, carota, cipolla, prezzemolo |
Lattuga | Carota, fragola, sedano, cipolla |
Zucchine | Piselli, fagioli, mais, insalata |
Cetriolo | Mais, fagioli, piselli, sedano |
Fagioli | Pomodoro, cetriolo, cavolo, lattuga |
Cavolo | Menta, salvia, pomodoro, sedano |
Peperoncino | Basilico, prezzemolo, carota, cipolla |
Carota | Cipolla, lattuga, piselli, pomodoro |
Cosa fare con le eccedenze dell’orto
Tutti quelli che lavorano nell’orto sanno che è possibile ritrovarsi con troppa frutta e verdura di stagione, magari di una sola varietà, rispetto a quella che è possibile consumare, oppure ritrovarsi con ortaggi brutti e poco invitanti. Per evitare di sprecare che avete comunque prodotto con fatica, ci sono vari modi.
Potete certamente regalare l’eccesso ad parenti e amici, ma non è l’unica opzione.
- Conservazione. Alcuni tipi di frutta e verdura possono essere messi in frigorifero, nel cassetto delle verdure. Altri, invece, devono essere consumati entro freschi poco tempo, allora pensate al congelamento. Potete cuocere la frutta e la verdura per farle durare più a lungo. Potete anche fare conserve sott’olio o sott’aceto per diversi mesi. Infine, per una migliore conservazione, potete anche riporre la frutta e la verdura in cantina o in un luogo asciutto, buio, fresco e arieggiato. Questo tipo di ambiente è ideale per conservare patate, pere, carote, aglio, cipolle, rape, barbabietole.
- Donare a familiari e amici. Potete regalare a chi conoscete una parte dell’eccedenza di frutta e verdura che avete appena raccolto.
- Vendere o barattare frutta e verdura online. Potete offrire i vostri prodotti online sia in vendita che barattarli con altri. Ci sono diversi siti che offrono scambi e vendita tra privati. Questo potrebbe anche generare un piccolo reddito supplementare. Alcuni siti per ospitare il vostro annuncio possono chiedere dei un abbonamento annuale. Esistono anche siti in cui giardinieri e coltivatori possono entrare in contatto per scambiarsi consigli e offrire frutta e verdura, indicando dove sono.
- Diversificare le varietà coltivate. Pensate e coltivate il vostro orto in modo più intelligente, per evitare di gestire un’eccedenza di produzione, la volta successiva potrete evitarla in anticipo, pianificando attentamente quali varietà di frutta e ortaggi gestire nel proprio orto. In questo modo correggerete le eccedenze, diversificando la produzione.
Altre informazioni sull’orto
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Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Rossella Vignoli
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