Bici

Come Minneapolis è diventata la capitale dei ciclisti negli USA

Le politiche pro-bici di una città che ha raggiunto i 260 km di piste ciclabili urbane

Siamo a Minneapolis, nel Minnesota, la città che ha oltre venti laghi e che ha saputo trasformarsi nel tempo in uno dei principali centri con una rete di percorsi ciclabili da record. Pensate che il magazine Bicycling l’ha nominata come la città migliore per andare in bici, mentre la League of American Bicyclists (LAB), un’organizzazione no-profit per i ciclo-amatori, le ha consegnato una medaglia d’oro.

Come Minneapolis è diventata la capitale dei ciclisti negli USA

Questi riconoscimenti non sono arrivati in modo del tutto inaspettato, visto che in questi anni sono stati realizzati diversi progetti volti a incentivare l’utilizzo della bicicletta come principale mezzo di trasporto.

Come ha fatto Minneapolis a diventare la capitale dei ciclisti negli USA

Muovendosi sulle due ruote, non solo si fa del bene anche alla propria salute, ma si contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre il traffico. In più ci si sposta a costo zero e si dà una mano anche al nostro portafoglio!

Ma come ha fatto la città di Minneapolis a poter sviluppare gli spostamenti su bici?

Innanzitutto, ha potuto avvalersi di un cospicuo fondo messo a disposizione dal Dipartimento dei trasporti: insieme a Columbia nel Missouri, Marin County in California e la Contea di Sheboygan nel Wisconsin, ha incassato 25 milioni di dollari per valorizzare le infrastrutture a favore degli amanti delle biciclette.

A coordinare lo sviluppo dei servizi rivolti ai cittadini c’è uno staff che collabora a vari livelli con i diversi reparti delle amministrazioni e degli enti della città.

Oggi Minneapolis vanta oltre 260 km di piste ciclabili, su strada e fuori strada, ma l’obiettivo è di raggiungere i 286 km di pista entro il 2015.

Fra queste spicca la Midtown Greenway, una pista che affianca le rotaie di una vecchia linea ferroviaria per una lunghezza di poco più di 9 km.

Dal 2007 al 2011 si è registrato un aumento dei ciclisti pari al 47%, cifre che dimostrano come a parità di servizi sempre maggiori, la popolazione sia ricettiva a cambiare le proprie abitudini. Questo è un dato che dovrebbe far riflettere le varie amministrazioni comunali del nostro Paese.

Parimenti si sono registrati un notevole calo degli incidenti causati dallo scontro fra automobili e ciclisti, considerando che mediante un adeguato programma di educazione stradale, la Bike Walk Ambassador Program, e grazie ad una capillare informazione sulla guida sicura, i cittadini hanno raggiunto la consapevolezza che su strada debbano guidare con una maggiore cautela.

La bicicletta viene oramai considerata parte integrante del traffico stradale, ma questi risultati sono stati raggiunti dopo anni di studi sul territorio in cui si è cercato di introdurre importanti innovazioni anche a livello di segnaletica stradale.

Pensate che sono stati installati dei semafori per le biciclette e dei cartelli stradali ad hoc, sono stati dipinti 600 nuovi simboli per definire i percorsi e i tratti più pericolosi sono stati tinteggiati di verde. Sono state distribuite gratuitamente 18.000 mappe con i nuovi percorsi ed è stato attivato un servizio di recupero per le biciclette abbandonate: trascorsi 30 giorni dal mancato reclamo da parte del proprietario, si procede con la vendita all’asta.

Ci sono addirittura dei distributori automatici, i Bikefixtation, in cui oltre a rifornirvi di snack e bevande è possibile acquistare pezzi di ricambio per la bici e gonfiare gratuitamente le ruote.

Se non è questa una città a misura di bicicletta!

Foto di copertina di Javier Quiroga su Unsplash

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Ultimo aggiornamento il 25 Ottobre 2024 da Rossella Vignoli

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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