Reduce da un matrimonio vegan… il mio!
La nostra veg coach Roberta Bartocci si è sposata. Ecco come ha organizzato la cerimonia: non poteva che essere vegan-style, naturalmente…
“Domenica 20 ottobre ho detto il fatidico sì! Io e Alessandro ci siamo sposati in una splendida tenuta sopra il lago di Bracciano (Roma), con adiacente spazio per il ricevimento e con piacere condivido con gli amici di Tuttogreen qualche pillola del nostro grande giorno. Già…perchè il nostro matrimonio non poteva che essere green! Nel nostro caso ciò che ha principalmente reso eco le nostre nozze è stato il banchetto, affidato ad una delle più grandi società di catering di Italia, il cui chef si è impegnato fin da febbraio a studiare nuovi sapori e alimenti per esaudire il nostro desiderio di un pranzo nuziale completamente vegano.
Il fatto stesso di aver realizzato il banchetto vegan in effetti ha significato un abbattimento di quintali di CO2 solo attraverso i consumi alimentari, rispetto ad un classico banchetto con formaggi, salumi e carni, per quanto a km zero potessero essere. La società di catering si è impegnata anche ad effettuare la raccolta differenziata e a minimizzare gli sprechi: avevamo acquistato dei contenitori di alluminio in cui suddividere le pietanze non consumate che abbiamo poi portato a casa. Un altro particolare eco-friendly è stato l’allestimento degli addobbi in chiesa e la scelta di bomboniere ecologiche: per gli addobbi abbiamo provveduto con delle ceste quadrate 40×40 con composizione di ortaggi e frutta da agricoltura biologica che abbiamo poi donato ai nostri testimoni.
Le bomboniere sono state la parte più impegnativa: una piccola cassetta di legno dal modello analogo a quelle da ortofrutta, ma realizzate a mano da mio marito a partire da listelle di legno certificato FSC e riempite con lenticchie bio del Castelluccio, ciambelline al vino, noci, nocciole e mandorle italiane insieme ad un cestino di vimini con paglietta e confetti ad immagine di un cestino pieno di uova, simbolo di fertilità.
Abbiamo cioè pensato ad un oggetto che potesse essere riutilizzato, come contenitore per il pane o i vegetali e non ad un piacevole ma poco utile soprammobile.
Anche le partecipazioni sono state a basso impatto ambientale, ovvero abbiamo inviato delle mail all’80% degli invitati, cioè per tutti quelli in possesso di un indirizzo di posta elettronica (ebbene sì, alcuni non hanno un account). Si trattava di un video realizzato e montato in casa da noi, che raccontava in meno di 4 minuti la nostra storia e alla fine del quale abbiamo inserito l’invito a cerimonia e rinfresco.
Per il resto, in un evento importante come un matrimonio ci sono moltissimi dettagli da considerare e quando ho iniziato ad occuparmi dei preparativi lo scorso inverno mi sono resa subito conto che ci sono molti modi di interpretare un evento per essere il più possibile eco-sostenibile. Ad esempio: è meglio optare per piatti in MaterBi e coni di foglie di palma per i fritti o utilizzare i classici piatti di ceramica o porcellana? Per quanto mi riguarda, anche se biodegradabile, l’idea dell’usa e getta la trovo comunque sbagliata da un punto di vista didattico, anche se per i piatti di coccio va considerato il fatto che vadano trasportati e lavati con acqua e sapone.
E poi: meglio affittare il vestito o prenderlo nuovo in tessuto eco? E le bomboniere? Equo e solidali oppure fatte in casa? Insomma non esiste “il” matrimonio green, esistono tanti modi di intenderlo e realizzarlo in base al messaggio che si intende trasmettere ai propri invitati, al budget disponibile, e non da ultimo, alla propria filosofia di vita. Ma a prescindere dal modo in cui lo abbiamo realizzato noi, è stato comunque un giorno unico!”.
Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2024 da Rossella Vignoli
Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.
Ciao Roberta,
sto pensando a qualcosa di simile per il mio matrimonio, vivendo in scandinavia, pensavo di fare una colazione/brunch a base di avena. cosa ne pensi? hai qualche consiglio? grazie, Frida
Certo Alessandro, hai ragione! Abbiamo tuttavia optato per l’alluminio rispetto al vetro per una questione di peso, ingombro e fragilità. E in ogni caso le vaschette di alluminio si possono riutilizzare lavandole. In questo modo il vetro non è meno energivoro dell’alluminio 😉
Le vaschette di alluminio per gli avanzi non sono molto eco friendly secondo me.
Meglio le vaschette in vetro